𝕟𝕠𝕥 𝕒𝕝𝕝𝕠𝕨𝕖𝕕 [hyunlix]

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• 3rd person •

Gli otto ragazzi si disposero uno di fianco all'altro, con le braccia alzate, salutando l'infinità di persone che mai avrebbero immaginato di avere di fronte ai loro occhi. "ringrazio tutti voi per il supporto che ci date, senza non saremmo mai riusciti ad avvicinarci così tanto alla vetta" disse il leader prima di porre definitivamente fine ad una delle ultime tappe del tour.

• Hyunjin •

Presi la mano di Felix e iniziai a correre via, lontano da tutto quanto, ridendo come un matto per l'espressione creatasi sul volto di alcuni.
"hai sentito quel 'aw' che si è sollevato non appena mi hai preso la mano?" chiese Felix ridendo leggermente; sorrisi anche io annuendo con la testa.
Intanto erano giunti anche gli altri così Chan poté dare a tutti la notizia di una live di gruppo che si sarebbe tenuta di lì a qualche ora, invitandoci prima a riposarci un po'.

Giunto il momento della live, ci recammo in una stanza piuttosto ampia nella quale lo staff ci stava aspettando per darci le disposizioni: io capitai sull'estremità del lato destro con a fianco Felix e, dall'altra parte, Jeongin e Changbin.
Mentre la live procedeva molto tranquillamente, notai stanchezza negli occhi di Felix "se vuoi, puoi anche poggiarti sulla mia spalla" gli sussurrai all'orecchio; fece dunque come gli avevo detto, sussurrandomi a sua volta un 'grazie' in risposta; gli scompigliai i capelli e lo vidi sorridere mentre giocava con la mia mano.

"ragazzi avete rotto il sistema, le STAY stanno impazzendo! " urlò improvvisamente Jisung con il telefono in mano rivolgendosi a noi due, ridendo e contagiando anche gli altri, me compreso.

Involontariamente incrociai lo sguardo con un membro dello staff, i cui occhi si sposarono sulla figura di Chan con il quale creò uno strano contatto visivo: in qualche modo Chan riuscì a comprendere cosa gli volesse dire e pareva piuttosto preoccupato.
Qualche minuto dopo, infatti, se ne uscì con la proposta di un piccolo gioco da fare durante la live che fece alzare tutti e cambiare di posto: mi ritrovai al fianco di Jeongin e Minho mentre il mio posto era stato occupato da Changbin.
Giocammo ad uno di quei soliti giochi con le braccia aperte e il palmo sopra la mano di un altro, stando attendi a non nominare certi numeri.
Strano ma vero, Changbin riuscì a vincere e allora tutti si congratularono con lui, poi vidi Felix abbracciarlo.

Non avrei saputo spiegare quel sentimento che mi aveva pervaso il corpo, ma che fossi infastidito quello era un dato di fatto, così palese che Minho se ne accorse, ma la buttò sul ridere dicendo di essermela presa per aver perso.
Tutti risero e tra le loro risate lo ringraziai per non aver dato a vedere il reale motivo del mio cambio d'umore.

Finita la live feci per andarmene se non fosse stato per Chan che aveva trattenuto sia me che Felix. "ragazzi" iniziò a dire, aveva un tono preoccupato "cosa c'è, hyung?" chiese Felix; lo vidi esistere su ciò che voleva dirci.

"limitate le interazioni" tirò fuori secco, lasciandoci spiazzati. "che vuoi dire con questo, Chan?", non capivo.
"quello che ho detto" e prese un leggero sospiro "girano certe voci su voi due...lo staff ...ecco...detesto moltissimo indurvi a questo, ma purtroppo evitare di stare insieme, almeno di fronte alle camere è l'unico modo al momento per porvi fine".

Non sentii più niente, se non una sensazione di vuoto che si era propagata fino alla parte più interna del mio corpo ed unita alla sensazione di prima, peggiorandola.

"scusatemi ragazzi" disse Chan, sapevo fosse sincero, quello che in un certo senso c'era nel mio rapporto con Felix l'aveva capito, non ci avrebbe mai forzato lui di sua spontanea volontà. "scusami tu, Chan" dissi invece io, guardando un'ultima volta Felix e andandomene.

Iniziammo a porre fine anche alle nostre azioni più quotidiane, per abituarci di fronte alle camere, trasformando le giornate in momenti lenti e monotoni; l'unica cosa che provava a distrarmi era la pittura, una pittura che trasmetteva tutto ciò che sentivo.

• Felix •

Vedevo come mi passava accanto privo di emozioni; sentivo quanto provava a stare distante.

Aveva tolto gli anelli, quegli anelli.

Li tolsi anche io.

Forse non l'avevo mai così tanto dato a vedere, forse mostravo troppa eguale empatia verso tutti e ciò forse era un bene, anzi sicuramente lo era, ma non per me.
Sentivo come con lui fosse diverso, quanto bene mi sentissi soprattutto con lui; sentivo quel sentimento che mi pareva reciproco, ma non avrei mai pensato che un piccolo tentare ci avrebbe fatti allontanare.

Mi accorsi di come la sera finiva sempre per primo il pasto per andare a rifugiarsi nella sua stanza, tra i suoi fogli e colori.

Una di quelle sere, dopo che se ne andò, rimasi a fissare il suo posto a tavola che piano piano diventava sempre più sfuocato. Tristi lacrime avevano preso il sopravvento.
Mi girai di scatto fingendo di dover andare urgentemente in bagno e corsi in camera, dando libero sfogo al pianto, un pianto ormai abituale, che mai prima d'allora però iniziava in presenza degli altri.

Fa male nel profondo pensai.

Presi un foglio di carta e iniziai a scrivere tutte le cose che mi venivano in mente, tutti i pensieri arrivando in piena notte, con il sonno ormai passato, a leggere e rileggere le parole di quella che uscì fuori come una canzone.

Avevo bisogno di registrarla il prima possibile, di darle piena vita.

'ti prego, ho bisogno di un favore' scrissi a Changbin; non badai neppure alla tarda ora.

'dimmi tutto' lessi subito in risposta: nel mio petto si accese così una scintilla.

Nell'arco di pochi giorni riuscii ad adattare la canzone alla base e a registrarla. "sei sicuro di quello che vuoi fare?" mi chiese Changbin "più che sicuro" risposi deciso prima di premere quel tasto.

"Deep end" - by Lee Felix of Stray Kids - è stata pubblicata.

La canzone lasciò un forte stupore in chiunque la ascoltasse, ma io non ottenni ciò che più desideravo.

e se non l'avesse sentita? ero invaso da paranoie; certo, sarebbe stato bello tornare a quegli attimi in cui stare insieme ci era possibile, ma c'era ancora del timore a bloccarmi; mi bastava sapere che avesse capito, nulla di più.

Arrivò finalmente il giorno di quel concerto che sembrava non arrivare più, la mia canzone era giunta alle orecchie di migliaia di STAY che quasi all'unisono mi stavano in quel momento chiedendo di cantarla; anche i membri del gruppo mi incitavano a farlo.
Guardai furtivamente Hyunjin e lo vidi abbozzare un sorriso. che sia un sorriso forzato? pensai in preda a false speranze.

Iniziai a cantare mettendo inconsapevolmente in luce tutto il peso di cui le parole si facevano carico; e lo guardai mentre continuava a sorridere.

"[...]
Honestly
Without you in my life
Deep inside
I've never felt alive" e il testo finì.

Sentii applausi su applausi e due braccia fin troppo mancate che mi circondavano la vita.
Tentai di dire qualcosa, ma non ci riuscii.

Lo guardai, dritto negli occhi, mentre percepivo i nostri cuori battere all'unisono.

"hai già detto abbastanza, Lix; ora tocca a me" mi disse per poi rivolgersi agli altri "vai con la musica, Jis".

Prese il microfono in mano e...

"In front of the person who loves me
I couldn't even say that I love you
I don't want to sit around, what should I do?
Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah
[...]"

"H-Hyunjin cos'è questa canzone?" chiesi, non credendo a ciò che avevo appena sentito.

"Love Untold, per un certo Lee Felix, ma tu non dirglielo, si chiama 'untold' apposta" rispose Hyunjin facendomi alla fine un occhiolino.

"Saranghaeyo" sussurrò; le nostre mani finalmente insieme.

Stray Kids - one ѕнoтѕDove le storie prendono vita. Scoprilo ora