Kiara
Camminare sulla spiaggia a tarda notte è il mio passatempo preferito, il rumore delle onde che si incontrano con la riva mi da una sensazione di calma che non so spiegare. Il silenzio che c'è a quest'ora, però, fa emergere i pensieri che frullano nella mia testa. "perfetta" è definita la vita dei kooks, gente piena di soldi che si diverte senza mai subire. La verità è che niente è perfetto come sembra soprattutto se, come me, sei un pesce fuor d'acqua.
Ecco perché vengo qui, per scappare da una realtà che non mi appartiene, per sfuggire dalle pretese di perfezione che hanno i miei genitori, per sfuggire da quello che ormai è un loop fatto di finzione.
Mi sentivo persa prima di conoscere Sarah e la verità è che neanche ora sto percorrendo la strada giusta , sto solo fingendo di farlo.
" Sola e pensosa" dice una voce alle mie spalle
" è di una poesia, la stava ripetendo Pope stasera" mi spiega la testa bionda che comincia ad avvicinarsi a me.
"che ci fai qua" domando spazientita, volevo restare sola con i miei pensieri.
" tu che ci fai qua, questo è il mio posto" mi dice mentre si siede sulla sabbia fredda.
"non ho trovato nessun cartello con su scritto «proprietà di JJ-testa di cazzo-maybank»" rispondo affiancandomi a lui.
"non c'è bisogno di offendermi in questo modo stronzetta" mi risponde scuotendo la testa
"dopo che l'altro giorno mi hai dato della viziata questo è solo il minimo" cerco di incrociare i suoi occhi che però sono puntati verso il mare.
"non mi hai ancora detto che ci fai qua" dice rompendo il silenzio.
"stavo pensando e volevo stare sola" rispondo cercando di fargli capire che ha interrotto il mio momento di solitudine.
"sola e pensosa, avevo ragione" ride guardandomi
"ma si può sapere che razza di poesia è" chiedo ormai piena
"e che ne so, Pope ha scelto letteratura straniera e stava studiando questa poesia italiana, credo che fosse italiana" mi risponde
"a cosa pensavi?" dice notando il mio silenzio
"niente di importante" rispondo
"sono le due di notte e tu sei sulla mia spiaggia, sicuramente hai qualcosa di importante a cui pensare" insiste
"uno la spiaggia non è tua e due non sono tenuta a dirti i miei pensieri" rispondo
"uno la spiaggia di notte è mia perché sto sempre qui e due non mi interessano i tuoi pensieri" risponde imitandomi
"e cosa ci vieni a fare qui di notte? Vieni per scopare con quella biondina dalle tette enormi?" lo canzono
"lo senti anche tu?" dice tirando su col naso
"cosa?" rispondo cercando di annusare l'aria
"odore di gelosia" risponde con un sorrisetto sul viso
"ti piacerebbe che fossi gelosa di te" rido
"in realtà mi piacerebbe altro" dice con un il sorrisetto ancora stampato in faccia
"sei un tipo ambizioso" commento guardandolo negli occhi
"è un male?" chiede avvicinandosi leggermente alla mia faccia
"si se cominci ad illuderti" dico a due centimetri dal suo viso.
"buonanotte" prendo la borsa e mi alzo da terra
"non sognarmi troppo" mi urla
"lo stesso" rispondo allontanandomi dalla spiaggia con un sorriso in faccia.
JJ
So che dovrei andare a dormire ma dopo aver avuto Kiara Carrera a 2 centimetri dalla mia faccia non so se riuscirò a sognare qualcosa che non sia lei stanotte.
La sveglia suona troppo presto interrompendo i miei sogni poco casti. John B arriva in perfetto orario suonando il clacson come una trombetta di quelle che si usano a carnevale.
"ma hai dormito?" mi chiede il mio amico non appena entro in macchina.
"poco" rispondo ancora assonnato
"ho interrotto qualche sogno che mi stai per raccontare?" dice mettendo in moto
"cazzo amico mi conosci troppo bene!"
John Booker Routledge è il mio migliore amico dalla terza elementare. Non ricordo nemmeno precisamente come ci siamo conosciuti ma ricordo solo che ero in punizione e lui era con me. Forse abbiamo cominciato a parlare di macchinine o di videogiochi ma so solo che ora è la persona che mi capisce di più al mondo e che mi sopporta più di tutti.
Kiara
Forse non sarei dovuta andare a dormire così tardi ieri notte ma penso che se non fosse arrivato JJ probabilmente sarei rimasta tutta la notte a pensare. Per quanto quel ragazzo sia stupido e puttaniere ieri sera mi ha aiutato a scacciare i brutti pensieri e a sorridere un po'. Ovviamente stamattina a scuola come mi aspettavo è nel cortile con i suoi amici e circondato da alcune ragazze che come al solito gli sbavano dietro. Cassie Williams, la bionda di cui parlavo ieri sera è proprio lì che racconta qualcosa insieme a Michelle e Ginevra Bennett, le due gemelle diverse una mora e una rossa. Ginevra è avvinghiata a lui e fa battutine mentre parla invece Michelle e ferma a guardarlo come se volesse saltargli addosso da un momento all'altro. Che vomito.
Entro nell'edificio e immediatamente qualcuno mi cinge la spalla con il braccio.
"attacco alle spalle, Rafe, mi hai spaventata" lo punzecchio
"volevo sorprenderti" dice sorridendo
"non è andata a buon fine questa cosa" rispondo
"che fai nel pomeriggio?" mi domanda ad un tratto
"niente penso, perché?"
"volevo chiederti di venire con me a quel bari fighissimo che hanno appena aperto" propone
"ma quale quello che si affaccia sul mare?" chiedo e lui annuisce.
"boh va bene, sembra figo" rispondo e poi vado verso la mia classe.
"a dopo allora" mi urla Rafe ma io ormai sono lontana.
JJ
"Porta questi bicchieri al tavolo 5" mi ordina Josh. Ho accetto questo nuovo lavoro perché avevo bisogno di soldi per gestirmi dato che mio padre non è mai a casa. È da quando se n'è andata mia madre che mio padre si fa, prima per mantenere in piedi la famiglia spacciava solo, poi ha cominciato a diventare un cliente. Mia madre la ricordo a malapena, so solo che non ha pensato di portarmi con se ma di abbandonarmi nelle grinfie di mio padre. Lui la picchiava e da quando è andata via ha cominciato a fare lo stesso a me.
Ma non fa niente, mi ha sempre chiesto scusa dopo.
Mia madre non la sento da 7 anni probabilmente, è andata via con mia zia e mia cugina che anche loro non ho idea di dove siano. L'unico che mi resta è mio cugino, il paramedico, che mi vende l'erba quando ne ho bisogno. Lui non lo hanno portato perché era abbastanza grande per autogestirsi o almeno così dice lui; io,invece, credo che lo abbiano abbandonato proprio come hanno fatto con me.
"fatto, che altro devo fare?" domando scacciando via i pensieri.
"Al tavolo 12 si sono appena seduti vai a prendere le ordinazioni" mi dice.
"Buonasera, che prendete?" dico tenendo gli occhi sul taccuino.
"Un gin lemon per me" dice una voce maschile e io annoto
"invece per me una coca cola" alzo gli occhi di scatto e trovo Kiara davanti a me. Con Rafe Cameron.
"va bene, nient'altro?" domando guardandola
"apposto così, puoi andare" dice Rafe con aria arrogante. Non posso fare scenate, ho bisogno di questo lavoro.
"perfetto" dico a denti stretti per poi andare via.Che cazzo ci fa Kiara con lui?
Kiara
Mi giro più volte a guardare in direzione di JJ, non si perché ma senti di avergli fatto un torto.
"Ma cos'ha quel biondo che tanto attrae le ragazze?" dice Rafe ad un tratto
"non lo so, non so come facciano" rispondo
"ma per favore, piace anche a te" dice infastidito
"la cosa ti infastidisce?" lo punzecchio
"non sono infastidito" risponde stringendo i denti
"mmm...ma perché siamo qui?" cambio discorso
"mi piaceva il posto e ho pensato di portarti"
" è molto bello in effetti" dico guardandomi intorno. Noto subito delle onde che sembrano perfette da surfare e vorrei tanto che qualcuno mi avesse insegnato da piccola proprio come i pouge.
"ecco a voi" dice Maybank poggiando il vassoio con i due bicchieri sul tavolo.
"questo è lo scontrino" dice poggiandolo sul tavolo. Ad un tratto sento i suoi occhi su di me e avvampo appena incrocio il suo sguardo.
"grazie" dico con un filo di voce.
"avete finito la scenetta?" dice Rafe mentre batte le mani lentamente. JJ serra la mascella cercando di contenersi mentre Rafe sembra pronto a litigare.
"veramente pensi che lei ti voglia?" ride guardandolo negli occhi. Lui si volta pronto ad andare via.
"sei un perdente Maybank" lui serra i pugni e senza aspettare neanche un secondo gli tira un destro sullo zigomo sinistro. Rafe si alza di scatto e reagisce buttandosi addosso a lui. JJ è steso a terra che cerca di difendersi da Rafe che, sopra di lui, lo picchia a sangue.
Mi alzo in piedi e cerco di allontanare Rafe da JJ spingendolo via più forte che posso.
"perché devi fare sempre scenate?" gli urlo contro
"questi pouge di merda vogliono mangiarti e tu neanche te ne rendi conto" urla indicando JJ che nel frattempo si è rialzato.
"hai rotto il cazzo Rafe" urlo avvicinandomi a lui
"hai rotto il cazzo a dire di volermi proteggere quando sei solo geloso!" urlo spingendolo di nuovo.
"stai dicendo cazzate" risponde
"non mi interessa, non voglio vederti più!" urlo.
Rafe indietreggia di qualche passo e poi si gira per andare via definitivamente."come stai?" dico avvicinandomi a JJ
"ho subito di peggio" risponde facendo spallucce
"hai un occhio viola, il labbro spaccato e il sopracciglio insanguinato" dico guardandolo.
"vieni con me" dico in fretta guidandolo verso il bagno del locale.All'interno di ogni bagno kook c'è sempre una cassetta di medicinali e, come previsto, c'è anche qui.
"Siediti" ordino
"non serve Kiara" mi risponde
"sta zitto" dico e lui si arrende sedendosi sul sanitario.
"allora per prima cosa devo disinfettare le zone insanguinate con questo, farà un po' male ti avverto" dico mostrandogli il disinfettante.
"non mi fa male niente" risponde sicuro di se
"vedremo" dico poggiando sul sopracciglio il cotone con il disinfettante.
"AHIA" urla il biondo
"ti avevo avvisato" dico ridendo
Con delicatezza gli disinfetto la zona per poi applicarci un cerotto sopra. Lui mi guarda e io cerco di non incrociare il suo sguardo concentrandomi solo sulle ferite.
"Siediti se è più comodo" dice lui mettendo una mano sulle sue gambe e notando la mia difficoltà nel disinfettare stando in piedi.
Un po' titubante mi siedo sulle sue gambe e continuo senza guardarlo negli occhi. Arrivo all'altezza delle labbra e ci passo un dito sopra per vedere la profondità della ferita. Qui il mio piano va in frantumi perché i suoi occhi cielo mi catturano. Ci guardiamo intensamente e mi sembra di riuscire a sentire tutto ciò che ha dentro. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza. Sento il suo respiro vicinissimo alle mie labbra e l'unica cosa che voglio in questo momento è sentire il sapore delle sue. Lui si spinge più avanti e mi bacia senza pensarci due volte. Il sapore del sangue si mischia all'alito di sigarette ma nonostante ciò non riesco a fermarmi. Appena ci stacchiamo le mie labbra pregano di continuare ma il mio cervello urla di smetterla.
Lo guardo negli occhi e la voce nel mio cervello sparisce.
"Vaffanculo" sussurro prima di fiondarmi di nuovo nelle sue labbra.
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Stay with me// JJ&Kiara
RomanceCom'era la vita dei nostri pouge prima della scomparsa di Big J e della ricerca dell'oro? Leggete per scoprirlo <3 La storia è inventata da me e non presenta molti riferimenti alla serie Tv se non per i personaggi