LA FESTA pt. 1

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Oggi è sabato, ciò significa: niente serrande aperte alle 6.30, niente scuola, niente litigi per chi deve cucinare, perché si pranza e cena fuori con qualsiasi schifezza tu voglia, ma soprattutto festaaaaa!

Le feste alla Stark sono sempre state le migliori, non solo perché le organizza mio padre, ma perché dopo che sono andati tutti via, rimaniamo solo noi intimi tutti sbronzi e ci si mette a raccontare storie imbarazzanti o a fare giochi stupidi o, come è succeso una volta, che qualcuno inizia a fare la lap dance su qualcun altro... Lunga storia.
Tutto questo fino alle cinque del mattino, dove ci si addormenta tutti, chi a terra, chi sui divanetti, chi nel bancone da bar, e ci si sveglia il giorno seguente come degli zombie.
Io di solito non bevo tanto, ho solo 19 anni non voglio finire come Frank Gallagher... A proposito mi sono appena ricordata che io e Nat venerdì non abbiamo visto l'episodio di shameless, strano che non me lo abbia ricordato lei, ve matta per quela serie... Vabbè recupereremo.

«buongiorno» sento una voce molto assonnata, ma anche molto dolce, venire da destra.

«buongiorno» dico contenta, pensando a quanto bella sarà la giornata di oggi.

«che ore sono?»

«le 8.40»

«sei sveglia da tanto?»
«ehm... Dalle... Otto... credo» rispondo incerta.

«e non ti sei alzata da allora?»

«avevo paura di fare casino e svegliarti, eri così carina mentre dormivi»

«mi hai guardato mentre dormivo?» chiede mattendosi sul letto a gambe incrociate e lanciandomi uno sguardo quasi arrabbiato.

«solo qualche minuto...» la vedo alzarsi ed andare verso il bagno.

«ti sei arrabbiata perché ti ho fissata?»

«turbata più che altro» mi sorride «ti dispiace se uso...»

«no, no vai pure»

Entra in bagno e chiude la porta, ma ciò non ci impedisce di continuare a conversare.

«tuo padre ha già detto a che ora è la festa?» chiede Wanda urlando per far si che la senta.

«mi ha detto che inizierà verso le 21.30/22.00, infatti pensavo che forse è meglio ordinare una pizza e mangiare alla torre per non fare troppo tardi»

«ora che ci penso... ma come mai questa festa?»

«perché? mio padre ha mai avuto motivi per organizzare feste?»

«chiedevo...» si sente lo scarico del wc, poi un rumore di acqua che scorre dal rubinetto ed infine la porta del bagno è di nuovo aperta.

Wanda si avvicina sul letto e poi si butta a peso morto su di esso.

«allora che facciamo ora?» chiede annoiata.

«andiamo a fare colazione?»

«si, sto morendo di fame...»
La vedo riflettere un attimo.
«ho voglia di crepes, andiamo a prepararle» dice spruzzando energia da tutti i pori, questi suoi immediati cambi di personalità, mi affascinano e spaventano allo stesso tempo.

Ci alziamo dal letto, ci diamo una rinfrescata veloce, ci mettiamo qualcosa di comodo e filiamo dritti in cucina.
Era strano vedere la cucina completamente vuota, ma dopo una lunga settimana piena di missioni e stress, perfino Steve sarà ancora sul letto a dormire.

«prendi padelle e mestoli, io prendo gli ingredienti»
Annuisco e mi dirigo ai pensili dove prendo due padelle, una ciotola per unire tutti gli ingredienti, e due piatti dove posizionare le crepes pronte, poi vado verso uno dei cassetti e prendo due mestoli, un frustino, ed infine poggio tutto sul tavolo.

WHAT IF WE REWRITE THE STARS || Wanda MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora