- Case of Collei -

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Cyno le posa una mano sulla testa, con naturalezza, come fa spesso mentre lei è distratta. Si volta, gli sorride per sembrare rassicurante.

In realtà si sente esausta.

"Allora? Ti sei divertita?"

Già, è proprio come se fosse suo padre, nonostante sia alto quanto lei. Tighnari è più severo e le impone sempre cosa fare, ma Cyno ha lo sguardo da papà orgoglioso e questo la imbarazza moltissimo.

Prima o poi lo deluderà. E allora in che modo verrà guardata?

"Sì, certo, è stato fantastico!"

"Sucrose è simpatica, no?"

"Eccome, la adoro!"

Ride, ride, ride. Collei è una ragazza allegra, Collei è contenta e grata della gita. Collei cammina e i suoi due padri intanto la accompagnano per essere sicuri che non esploda di nuovo uccidendo tutti intorno.

Una favola dolcissima, davvero.

"Ottimo." Cyno toglie la mano, finalmente, e la scruta. Purtroppo, è in grado di capire ben più del sorriso superficiale che prova a offrirgli. "Quindi come mai sei preoccupata?"

"Non sono preoccupata."

"Mh. Va bene."

Tighnari gli getta un'occhiataccia, come a dire: piantala, lasciala in pace.

"Be', sai di poterci parlare per qualsiasi problema. Giusto?" continua Cyno, ignorando l'altro come se nulla fosse.

"Certo, lo so. Grazie."

"Bene."

Ovvio che lo sa, ma questo non significa che lo voglia. Che voglia essere un peso, ancora, oh cielo, ancora. Non è abbastanza? Non è già fin troppo, così?

Ma Cyno non si è arreso. Le prende una mano, senza neppure guardarla, e prosegue a camminare in silenzio.

Questo è il motivo per cui Collei ha bisogno di entrambi: Tighnari parla troppo e dispensa consigli e imposizioni, mentre Cyno sa restare in silenzio e stringerla, soltanto. Servono entrambe le cose.

Camminano, dunque, e non è necessario parlarne, perché è tutto chiaro ed è tutto a posto.

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