(Anni prima)Un bicchiere di un ottimo vino, fin troppo forte per loro due, e montagne di libri. Cuscini comodi su cui posarsi, un'aria sottile e un po' fredda. Le spalle si stringono, si rimane vicini.
Non era una decisione già presa, non un calcolo programmato. Le era solo venuta voglia di sentire come sarebbe stato accarezzargli la schiena e poi graffiarlo, di colpo, a sorpresa, per controllare l'espressione che avrebbe potuto fare.
Ma Cyno non era uno dei tanti, non era uno a caso. Non avrebbe potuto comportarsi in quel modo.
Intanto lui le era vicino e non sospettava niente dei suoi pensieri. Perché Cyno era un ragazzo serio, in gamba davvero, che meritava una ragazza come si deve, una che poi rimanga.
Lisa, invece, era soltanto una persona molto triste. Una di quelle che ti contagia, con la sua tristezza, come una macchia che si espande.
E non voleva macchiare lui. No, oh no, non lui. Non anche lui, per favore.
Eppure...
Eppure lui le aveva parlato della conoscenza, degli argomenti che studiavano durante tutto il giorno, di idee interessanti, profonde. Lo faceva con delle labbra sottili e una voce fin troppo adulta per la sua apparenza, perché era molto giovane e lei non avrebbe dovuto guardare in quel modo il suo profilo, la linea sotto la tunica. Perché non c'era alcun motivo per desiderarlo, perché era un suo compagno, un amico, un fratello.
Giusto?
Eppure Cyno la guardava come mai nessuno spasimante aveva fatto prima. Con... rispetto. Con un interesse pulito. E Lisa aveva bisogno di sporcarlo, in fretta, altrimenti sarebbe diventato vero, e quello no, non poteva di certo permetterlo.
"Tu cosa ne pensi?" le stava chiedendo.
Perché gli importava della sua opinione. La vedeva come importante.
Qualcosa nello stomaco. Forse, il vino. Qualcosa che si stringe e si contorce.
"Io..."
"Cioè, voglio dire." Cyno aveva portato una mano sul mento e aveva assunto un'aria pensosa, ignaro della minaccia. "Ritengo che la conoscenza sia qualcosa da perseguire, chiaro. Ma... forse, inseguendola senza curarsi di altro, si rischia di dimenticare altri aspetti dell'esistenza. Per esempio, quel che di più piccolo e sciocco compone l'esperienza umana. Le piccole cose, sai. Anche quelle sono importanti, e chi intende dedicarsi solo allo studio potrebbe convincersi di esserne al di sopra, e ignorare..."
Continuava e continuava.
Era capace di parlare per ore, con l'entusiasmo di un cervello fresco e pungente che ricerca le risposte. Un cervello perfetto, ricco, interessante.
"Sei così intelligente, Cyno. Non ci si crede." Gli aveva sorriso, persino, anche se con un po' di tristezza, e lui non aveva colto.
Perché era troppo giovane per cogliere il senso della situazione.
Lisa aveva cercato di ripeterselo in mente, diverse volte. Troppo giovane, Lisa. Troppo giovane. Hai capito? Troppo g...
"Eh eh, grazie. Ma è anche merito tuo, le nostre conversazioni sono davvero stimolanti."
Era arrossito, persino. Un ragazzo pieno di ossa e spigoli ancora in crescita, seduto lì con lei in penombra, brillo, con in mano del vino e nel petto un cuore veloce. E un buon odore, e delle belle dita.
"No, sul serio, sei assurdo. Potrei innamorarmi di te!"
E lì ci aveva piazzato una bella risata, esagerando pure un pochino, per sottolineare l'ironia. Per dargli una possibilità di fuga.
Ma Cyno era diventato serio. All'improvviso.
E poi aveva parlato.
"Be'..." aveva detto, posando il bicchiere ancora mezzo pieno. "Mi rende felice pensare che questo sia possibile."
Lisa si era un po' allarmata, per quella sua espressione composta. "Era una battuta, Cyno. Scherzavo. Non devi sempre credere a qualsiasi parola io dica."
"Mh, d'accordo. In ogni caso... anche se era una confessione ironica, io credo che nasconda un pezzo di verità. E... sono felice di piacerti, Lisa. Lo sono moltissimo."
Le aveva sorriso, e quella era stata la fine per lei.
Era sconfitta.
L'aveva fissato a occhi sgranati, per troppi secondi, e poi lui aveva riso e le sue guance erano tutte rosse, ed entrambi avevano abbassato lo sguardo e poi lui si era sporto ed era successo così, ed era romantico e splendido, e il cuore di Lisa aveva corso tantissimo come se fosse una cosa reale. Una cosa bella, e dolce.
L'aveva baciata come si bacia qualcosa di fragile e prezioso.
L'aveva stretta e le sue braccia non erano quelle di un ragazzino.
Non lo sembravano per niente.
L'aveva tenuta vicina e Lisa si era sentita felice.
Anche se non avrebbe dovuto lasciare che accadesse, anche se sapeva benissimo che gli avrebbe fatto male, prima o poi, in un altro momento del tempo... in quell'istante l'aveva amato, e su questo non c'era alcun dubbio.
Lui non ci avrebbe mai creduto, forse. Non l'avrebbe mai capito.
Ma quello era stato il primo momento, nella vita di Lisa, in cui si era sentita innamorata.
E l'ultimo.

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Windblume
FanfictionUna raccolta di brevi storie sui personaggi che hanno partecipato all'evento Windblume 2023. E molto fangirling per Cyno. ❤️