Sequel della storia: dovrei odiarti ma non ci riesco
Summer McCall, la sorella gemella di Scott, viene separata da fratello dopo il divorzio dei loro genitori, Summer e stata costretta a vivere con il padre contro la sua volontà, dopo un grave litig...
Erano passate ore di viaggio ormai, era sera, mi ero perfino addormentata, guardai l'orologio digitale che avevo al polso, portava le 22:30, sarei dovuta arrivare a Beacon Hills alle 8:30 quindi sarei a "casa" tra 11 ore,
sbuffai e apri il finestrino per vedere il panorama fuori e rimasi di stucco, c'era una vista stupenda, riuscivo a vedere il meraviglio panorama che c'era sotto di me, era davvero bellissimo, sarei rimasta lì a osservarlo per tutta la notte
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Mi riaddormentai di nuovo con quella bellissima vista,
**la mattina dopo** Mi svegliai di soprassalto quando l'aereo atterro, la gente che applaudiva fu la mia sveglia, ma che cazzo hanno d'applaudire, mi hanno fatto prendere un colpo, guardai l'orologio e vidi che portava le 8:30, preciso il pilota, scesi dall'aereo e presi la mia valigia,
uscii dall'aeroporto e chiamai un Uber per andare a "casa", nel tragitto verso "casa" mi misi a vedere su internet case qui a Beacon Hills, se mia madre non mi avrebbe accettata avrei bisogno comunque un posto dove andare
Arrivai davanti all'abitazione, posai la valigia sul porticato e mi avvicinai alla porta della casa, avevo ansia, tanta ansia, feci un respiro profondo e bussai, non sapevo cosa dire o come comportarmi, la porta si aprì e rivelo un ragazzo un po' più alto di me, mi somigliava ma non tanto, SCOTT? <si?> mi domando,
<si salve stavo cercando Melissa McCall> dissi tutto d'un fiato, sentii dei passi da dietro lui <Scott chi è?> domando una voce femminile da dietro al ragazzo, Scott si sposto e mi rivelo la sagoma di una donna di mezza età, con i capelli ricci e scuri,
la donna mi guardo dalla testa hai piedi, poi realizzo e si porto le mani sulla bocca, <non ci posso credere> disse, io sorrisi, <Summer> sussurro incredula, la bambina che era in me incomincio a saltare dalla gioia, guardai Scott e vidi che anche lui mi guardava incredulo, <hey mamma> dissi,
mamma era una parola che non usavo spesso quindi era strano pronunciarla,
lei mi corse in contro e mi strinse tra le sue braccia, <la mia bambina> disse scoppiando a piangere, in quel momento neanche non riuscì più a contenermi e scoppiai a piangere, dopo 11 anni ho potuto riabbracciare la mia famiglia,
mia madre si stacco da me e guardai Scott, stavo parlare ma lui mi prese e mi abbraccio anche lui, <mi sei mancata Sammy> disse, a quel "Sammy" rimasi scioccata, <anche tu biscottino> dissi ridacchiando, da piccola lo chiamavo sempre così, anche lui ridacchio,
Scott e Melissa mi fecero entrare in casa e lui porto la mia valigia in camera mia, io e mamma eravamo sedute al tavolo della cucina, <che ci fai qui tesoro> disse mia madre ancora sotto shock, <ho litigato con papà e per "punizione" mi ha mandata qui> dissi mimando la parola punizione tra virgolette,
Melissa sorrise <mi fa piacere che sei qui Summer> disse stringendo la mia mano poi scese anche Scott e passammo tutta la serata a parlare finché non andai a letto <buonanotte tesoro> disse mia madre, ricambiai la buonanotte e mi addormentai quasi subito