2.Testa quadra

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Uchiha's pov:

Erano circa le 23 di sera, il ragazzino non si era ancora svegliato, e anche se l'avesse fatto non l'avrei potuto lasciare andare, dovevo chiedergli qualcosa in più, ovviamente non potevo di certo chiedergli:" Chi ti ha fatto quei tagli?" Lui non mi avrebbe mai risposto, dovevo fate alcuni giri di parole per fargli sputare la verità, e farlo con le buone maniere o le cattive importava poco, l'importante era capire cosa c'era sotto quella faccenda.
Camminai verso il divano, dove sul tavolino di fronte vi era appoggiato il mio telefono, vibrò e capii che era arrivata una notifica, lo presi e lo accesi, mi era appena arrivato un massaggio su WhatsApp, mi fermai quando vidi che era da parte di Itachi, cosa voleva ancora?

Itachi
Hey, sono in missione e passo nella tua zona, va bene se domani mattina vengo a casa tua?

Mi bloccai un attimo, volevo rispondergli nel peggiore dei modi tipo "No che non puoi" o altre cose simili, ma se rifiutavo dovevo dare una spiegazione, non potevo mica dirgli che avevo un ragazzino ferito in casa che probabilmente si collegava al mondo sovrannaturale.
Pensai per qualche secondo, non sapevo proprio cosa rispondere, mi misi accanto al biondo provando a trovare una soluzione e qualche secondo dopo trovai una scusa plausibile.

Sasuke:
Scusa Itachi ma non sono a casa e non rientro entro domani sera, non puoi venire.

Itachi:
Sicuro? Ho una copia delle chiavi di casa.

Sasuke:
No mi dispiace ma domani proprio no
se puoi passare tra circa sei giorni.

Itachi:
Ok allora ci vediamo venerdì

Sasuke:
Ciao

Dopo spensi il telefono e mi concentrai a guardare il biondo, attivai lo Sharingan per vedere se non aveva ossa rotte e fortunatamente era tutto apposto, il mio sguardo si posò sulla sua pancia dove c'era uno strano segno, sembrava quasi un sigillo, prima non lo notai a causa della canottiera che lo copriva ma ora era chiaro, chiusi gli occhi e quando li riaprii erano nuovamente neri, guardai nuovamente il ragazzino, stava ansimando, vidi piccole gocce di sudore sulle sue guance, mi sedetti accanto a lui e gli toccai la fronte, era bollente, mi alzai e camminai verso la cucina a prendere del ghiaccio.

Narratore's pov:

Il corvino era già in cucina e stava bagnando con dell'acqua fredda uno straccio, per poi tornare dal biondo e appoggiarlo delicatamente sulla fronte,"ci mancava solo questa" pensò sembrava essersi calmato, e lentamente il respiro tornò regolare, il corvino era ancora seduto accanto al ragazzino, guardò l'orologio che segnava le 2, il giorno dopo sarebbe dovuto andare a scuola, ma preferiva restare insieme al biondo, per evitare che scappasse o che combinasse qualche guaio, prese tra le braccia il biondo e lo porto in camera sua, lo mise sul suo letto sotto le coperte, e si mise accanto a lui, chiuse gli occhi e si addormentò all'istante.

Era mattina, stavano domando entrambi, il primo ad aprire gli occhi fu il ragazzo dai capelli color grano, lentamente aprii le gemme azzurre, e si accorse subito di non trovarsi più sul divano nel salotto dell'Uchiha, girò leggermente il capo e notò che il volto del moro era a pochi centimetri dal suo, aveva gli occhi chiusi e alcuni raggi di sole illuminavano il suo delicato viso, si accorse dopo di avere un panno umido sulla fronte, provò ad alzarsi ma non ci riuscii, ma la speranza in lui non moriva mai e continuò costantemente a provare, ma alla fine tutto si rivelò inutile, l'unica cosa che causarono quegli sforzi fu il risveglio del corvino.
-La smetti?- chiese ancora con gli occhi chiusi, il biondo si girò e mormorò delle scuse -Non riesci ancora ad alzati?- chiese ancora il muro ma stavolta rivelò la notte presente nei suoi occhi, il ragazzino annui, e il moro si alzò per aiutarlo.
Arrivarono in cucina, e si dettero a tavola, il moro si preparò nuovamente del caffè, e chiuse al biondo se voleva qualcosa.
-No grazie- disse con un radioso sorriso, l'Uchiha si sedette a tavola col biondo e lo guardò negli occhi, quelle immense gemme di diamante che scintillavano ogni secondo.
-Ragazzino come ti chiami?- chiese per poi inumidirsi le labbra con il caffè.
-Naruto Uzumaki- e poi sorriese nuovamente -Devo presentarmi solo io?- chiese ridendo.
-Sasuke Uchiha- disse per poi poggiare nuovamente la tazza sulle labbra.
-Sasuke emh quanti anni hai?- chiese il biondo.
-21- rispose guardando l'interno dalla tazza -Tu?-
-16 tra poco ne faccio 17- rispose quasi fiero il biondo.
-Non credi che la tua famiglia ti stia cercando?- chiese cercando di essere gentile il moro.
-No- la sua voce fu quasi un sussurro e la sua testa si abbassò, "mi sta dando più informazioni di quante pensa" pensò Sasuke.
Si era creata un po' di tensione, e nessuno dei due sapeva come spezzarla, erano da un paio di secondi zitti, l'unico movimento lo compieva il moro, che stava continuando a sorseggiare il suo caffè, che finì dopo qualche minuto, i diamanti luminosi si erano spenti, Sasuke si stava cominciando a preoccupare, e capii di aver detto qualcosa di sbagliato quando sentì il biondo singhiozzare e dal suo viso cadere delle gocce d'acqua.
-Tutto ok?- disse "probabilmente non ha più una famiglia" pensò subito dopo aver finito la frase.
-Si- disse alzando la testa e quegli occhi che qualche secondo prima erano umidi e pieni di lacrime ora erano nuovamente scintillanti e sorrideva come prima.
-Tu vivi da solo?- chiese a sua volta il biondo.
-Si ma certe che viene mio fratello più grande-
-Senti amico ora devo andare- disse alzandosi e guardando il corvino.
-Ciao Naruto- disse Sasuke provando ad accennare un mezzo sorriso, il ragazzino si voltò e apri la porta per poi uscire e sbatterla di colpo, "in futuro lo rincontrerò né sono certo" pensò il moro poi tornó a fare le sue faccende.

Mi lasci così...? (Sasunaru)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora