Capitolo 7 - parte terza

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− Sei una bambina viziata e prepotente! − nonostante le sue parole, non mi sfugge una sfumatura carezzevole nel suo tono.

− E tu un orso orgoglioso e testardo! − rincaro la dose. Ho bisogno di avere la certezza del suo amore. Voglio sapere che ha voglia di provarci, al di là di tutti gli ostacoli e le differenze.

Intanto mi ha raggiunto e ha preso il mio viso tra le mani. Nei suoi occhi scorgo nuovamente qualcosa: un sentimento profondo non più celato da rabbia o paura. Quando mi bacia sento il sollievo invadere il mio corpo. Chiudo gli occhi e mi abbandono alla sua bocca morbida ed esigente.

− Hai ragione − mi dice, le labbra vicinissime alle mie, tanto che le mie gambe si fanno molli. Poggio le mani sul suo torace, sentendo il suo cuore battere forte quanto il mio − Ho una fottuta paura di amarti. Perché amarti significa credere che l'amore che posso offrirti sarà sufficiente, che potrai essere mia senza mai rimpiangere la tua scelta, che la vita non sarà così crudele da portarti via da me − passa dolcemente la lingua sulle mie labbra, sfiorandomi con esasperante lentezza. Mi sento mancare e un immediato calore si diffonde tra le mie cosce − Nonostante questo ormai mi sei entrata dentro, non riesco a smettere di pensarti e saperti con lui mi ha fatto impazzire di gelosia − rivendica il suo possesso su di me prendendomi tra le braccia e stringendomi forte a lui. I nostri corpi aderiscono frementi, posso sentire la passione tra noi crescere come un campo magnetico che ci attrae l'uno verso l'altra come calamite. −Non posso lasciarti andare. Sei mia e qualunque cosa accada non posso accettare di perderti.

È il discorso più lungo che gli abbia mai sentito fare e sono al settimo cielo. Per tutta risposta gli getto le braccia al collo e incollo la mia bocca alla sua accogliendo la sua lingua tra le mie labbra dischiuse.

Mi solleva di peso con un gemito rauco, intreccio le gambe intorno ai suoi fianchi, sentendo la sua erezione sfregarmi tra le gambe. Si siede sul divano tenendomi a cavalcioni su di sé. Gli sorrido e sollevo le braccia per aiutarlo a sfilarmi il maglione, che vola in un angolo subito seguito dal reggiseno. La sua bocca bollente scende sul mio collo e raggiunge il mio seno, assaporandolo con voluttà con la lingua. Rovescio il capo all'indietro mentre prende uno dei miei capezzoli in bocca e inizia a mordicchiarlo.

Muovo il bacino contro di lui, sentendo il suo membro duro e gonfio premere sulla mia intimità bollente. Non ho mai desiderato e amato qualcuno così tanto, è un sentimento così assoluto da togliermi il fiato e farmi tremare il cuore. Gli sbottono la camicia e la mando a far compagnia ai miei abiti. Seguo la linea del tatuaggio sfiorando il suo braccio, la spalla, i pettorali e gli addominali scolpiti e infilando le dita nella cintura dei pantaloni.

Lui sorride con quella sua espressione seducente e irriverente e mi fa ruotare, spingendomi dolcemente fino a farmi stendere con la schiena sul divano. Mi toglie le scarpe e mi sfila i pantaloni con estrema lentezza, posando una scia di baci dal mio bacino lungo la gamba, fino alla caviglia. Ogni tocco delle sue labbra accende ancora di più il fuoco che ormai divampa dentro di me. Completato il percorso risale lungo l'altra gamba, fino a raggiungere l'orlo dei miei slip. L'afferra con i denti, e con un movimento perfetto me li abbassa rivelando il mio sesso bagnato e fremente. Sollevo il bacino per aiutarlo a spogliarmi e offrendomi a lui completamente.

La sua lingua scende a giocare con il mio clitoride, mentre le sue dita si fanno strada dentro di me, affondando nei miei umori e muovendosi ritmicamente. I miei gemiti si fanno sempre più forti e il mio corpo è scosso da brividi di piacere così intensi da farmi perdere completamente il contatto con la realtà. Non so più chi sono, non ricordo dove sono. L'unica cosa che conta siamo lui e io. L'unica cosa che so è che mi sta facendo impazzire. Quando piega le dita per sfiorare ripetutamente il punto più sensibile dentro di me, il piacere esplode facendomi urlare senza freni.

− Sei bellissima, amore mio − mormora, salendo a cercare la mia bocca per un bacio appassionato. Si stacca da me per liberarsi di scarpe e calze, mi alzo a sedere e afferro con la mano la cintura dei suoi pantaloni. Voglio essere io a spogliarlo. Gli tolgo i pantaloni e gli abbasso i boxer alle caviglie, liberando il suo grande membro, che si erge splendidamente duro e voglioso di me. Senza attendere oltre, lo prendo in bocca, assaporandolo con la lingua e amandolo con tutta la voracità della mia passione troppo trattenuta. Lo sento gemere sonoramente quando afferro i suoi glutei marmorei per attirarlo più a fondo nella mia bocca. Poi sento la sua mano sulla mia testa, con un ringhio sordo mi spinge via.

− Voglio venire dentro di te − mormora rauco, e quella confessione non fa che aumentare la mia voglia. Lo attiro sul divano e mi metto nuovamente a cavalcioni su di lui. Afferro il suo membro con la mano e lo avvicino alla mia fessura, muovendolo contro di me per fargli sentire quanto sono bagnata e pronta per lui.

Lui mi prende il viso tra le mani e mi fissa intensamente negli occhi, mi sento affondare in quei vortici d'argento che risplendono di amore e desiderio. I miei seni sfiorano il suo petto, respiro il suo profumo inebriante, il suo corpo è contro il mio e posso sentire il suo cuore battere forte.

− Ti amo, Sam − il suo tono è sicuro, ogni timore sembra essere scomparso. Mi abbasso su di lui, accogliendolo dentro di me e cominciando a muovermi lentamente nella danza più antica del mondo. Le sue mani sono sui miei fianchi, afferrandomi per intensificare quelle spinte deliziose.

− Quanto? − gli chiedo sorridendogli in modo impertinente e resistendo per un attimo alla sua muta richiesta.

− Più di quanto avrei mai creduto possibile − sorride lui − Abbastanza da non farti mai pentire di essermi venuta a cercare oggi − aggiunge in tono appassionato.

− Parli troppo, te l'ha mai detto nessuno? − scherzo, mordicchiandogli l'orecchio.

− Ah, davvero? Allora lascia che te lo dimostri − ammicca, sollevando il bacino e spingendosi in me fino in fondo.

− Uhmpf! − è la mia replica, mentre le sue spinte si susseguono poderose e mi muovo contro di lui, incoraggiando i suoi movimenti con tutta la forza del mio desiderio.

Il piacere sale come un'onda incontenibile, trascinandoci insieme sulla vetta più alta dove esplode sorprendendoci più uniti e innamorati che mai. Improvvisamente so che andrà tutto bene, che i miei incubi sono finiti e che sono finalmente libera.

Libera di vivere, di amare, libera di essere sua. 

***CI SALUTIAMO NELL'EPILOGO***

Siamo arrivati alla conclusione di questa storia! Ti aspetto all'epilogo, ma nel frattempo non dimenticare di lasciare un commento e una stellina, grazie!

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