CAPITOLO 2

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Sono 1:30 di notte è l ora di andarsene e iniziare a vivere, ma prima vado in camera di mia sorella, maya, dove trovo lei che dorme ovviamente.

Mi siedo sul letto e inizio ad accarezzarle i capelli

<< ahh, maya maya... mi dispiace così tanto>> mi scende una lacrima

<< mi dispiace, ma non ce l ha faccio più a stare qui, tornerò te lo prometto, ti voglio bene >> gli do un bacio sulla fronte e la abbraccio forte senza svegliarla.

Mi affaccio sulla camera dei miei genitori e senza svegliarlo abbraccio puremio padre, poi mia madre...

<< anche se è per metà colpa tua che me ne vado, cerca di non essere troppo dura con maya, solo questo ti chiedo>> gli sussurro.

Vado giù al piano di sotto e metto la lettera sul tavolo infine ritorno in camera.

Cuffie, telefono, zaino ed esco dalla finestra oppure farei troppo rumore.

Mi avvio verso casa della mia amica fidata keira, i suoi genitori non ci sono per fortuna quindi busso anche se so che la sveglierei.

Ma anche so che non dormono, ne lei ne Simon... suo fratello gemello nonché mio amico da anni.

Busso e mi apre con faccia confusa Simon

<< ciao... che ci fai qui? Sono quasi le due di notte >> beh si è un po' strano.

<< ei, lo so... mi fai entrare o mi lasci sul ciglio della porta tutta la notte? >> gli chiedo scherzando

<< sisi scusa, entra >> e mi fa entrare

<< simo, chi- luna! Che ci fai qui? >> e mi viene ad abbracciare la mia migliore amica

<< ciao keira >> la saluto

<< hey, che hai? Sei... spenta. >>

<< nulla, sto bene, ma mi serve un favore >> dico appoggiando lo zaino sul divano

<< tutto quello che vuoi lo sai >> li amo.

<< mi potete portare in stazione, non me la sento di andare a piedi >> butto fuori

<< luna.. certo... >>

<< perché in stazione lù? >> mi chiede simon

<< voglio staccare per un po', capitemi per favore, andrei a piedi ma- >> cerco di dire

<< ti capiamo...non preoccuparti mo ti accompagnamo >>

<< ma scusa, tu hai la moto perché non vai con la tua? >> mi chiedono

<< non mi fido a lasciarla in stazione per più di un giorno >>

<< si non mi fiderei manco io. >> ci mettiamo a ridere

<< dai andiamo pazza >> si cambiamo e ci avviamo verso la stazione

visto che simon sa portare meglio la moto salgo dietro di lui e keira nella sua moto, mettiamo il casco e partiamo.

Arriviamo alla stazione.

<< hey ragazzi..grazie >> lo sanno che faccio difficoltà a dirlo

<< ma di cosa, lo sai che ci siamo sempre. >>

<< ehm... potete farmi un favore, non ditelo a nessuno vi prego. >>

<< certo... ma manco a nicholas? >> un nostro amico stretto

<< beh si, dategli questa. >> gli do una lettera

Il viaggio che ci ha cambiato la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora