CAPITOLO 2 — QUARZO ROSAHarry
Harry è abituato a sentire i suoni di Sarah, Niall e Mitch che chiacchierano in cucina al mattino, soprattutto durante il fine settimana. È una delle cose che gli dà più conforto quando trascorre una lunga estate al resort per lavoro. È stato sempre così da quando li ha incontrati durante la sua seconda estate qui.
È familiare.
Quando sei lontano da casa per periodi di tempo così lunghi, è essenziale avere qualcosa che ti sembri sicuro e confortevole come a casa. Harry è fortunato ad averli con sé.
Tuttavia, il confortevole e familiare chiacchiericcio si interrompe bruscamente nel momento in cui Harry questa mattina entra in cucina, facendolo sentire esposto nel modo più strano. Sa già che hanno parlato di lui, ma lo sguardo su tutti i loro volti lo conferma.
"Oh, guarda chi c'è", dice Sarah da dietro il suo bicchiere di succo fresco dopo un paio di secondi di agonizzante silenzio. "Com'è andato il tuo appuntamento?"
"Per la milionesima volta, non era un appuntamento", insiste Harry andando a prendere una tazza dalla credenza. Sente tutti i loro occhi che gli perforano la schiena mentre si versa una tazza di caffè. Pensa persino di metterlo in una tazza da asporto e di andare direttamente a lavoro, lontano dai loro occhi indiscreti.
C'è ancora silenzio quando si avvicina agli altri seduti intorno al tavolo. Prendendo una sedia accanto a Niall, Harry si siede, disinvolto e tranquillo.
In qualche modo l'atmosfera gli ricorda la passeggiata della vergogna dell'estate scorsa, quando ha dovuto attraversare non solo i suoi amici ma anche molti altri colleghi nella hall dell'hotel, dopo una notte davvero selvaggia.
Camminare sotto gli occhi di Maria con i succhiotti su tutto il collo, i capelli arruffati e i bottoni della camicia strappati lo ha segnato per tutta la vita.
Era stato molto vicino a scavalcare la finestra della stanza in cui aveva passato la notte, con qualcuno di cui non ricordava nemmeno più il nome, invece di attraversare l'atrio per uscire.
Si convinse che niente sarebbe mai potuto essere così brutto.
Eppure questo momento sembra stranamente simile, anche se la situazione è molto diversa.
Trascorrere una giornata con Louis, Louis Fottutissimo Tomlinson di Fireproof, è stata un'esperienza così... personale. Harry farebbe un'altra Passeggiata della Vergogna o si calerebbe dalla finestra in questo momento, piuttosto che raccontare ai suoi amici del suo compagno misterioso.
E questo dice molto.
Non pensa che a Louis importerebbe troppo se i suoi amici lo sapessero, ma mantenere un profilo basso sembra molto importante per lui. Harry non violerà la fiducia che Louis gli ha donato, nemmeno per caso.
La paura di incasinare tutto, anche se non c'è niente da incasinare, è troppo dominante nella sua testa, impedendogli di dire qualsiasi cosa ai suoi amici.
Nessuno dice niente per diversi secondi, tutti ovviamente ancora in attesa che Harry elabori qualcosa. Con chi era, cosa hanno fatto, come mai ha impiegato così tanto tempo...
"E dovremmo crederci?" chiede allora Sarah, ridendo incredula. "Scompari per tutta la sera dopo il lavoro, non invii un solo messaggio per ore e, quando finalmente lo fai, è per dire che non era un appuntamento."
Harry non dice niente perché sa che è inutile. Prende un cracker da uno dei piatti e si allunga per raggiungere la crema.
Sarah beve un altro sorso del suo succo. "Non ti ho nemmeno sentito arrivare ieri sera."
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Love is a word, you gave it a name | Traduzione
FanfictionDopo due decenni nel brutale mondo dello spettacolo, Louis Tomlinson sta cercando di ripristinare la sua tranquillità d'animo nella quiete del Nord Europa dove il sole tramonta appena, il bar di Maria è sempre aperto e il giovane Harry ha una scinti...