CAPITOLO 4 - LASCIA SCATENARE LE TUE INIBIZIONI
Louis
Louis va in bagno e si lava velocemente i denti. Sapore di pesce e birra non era quello che aveva in mente quando pensava di baciare Harry. C'è anche la possibilità che a Harry non piaccia sentire il sapore della sigaretta in bocca.
Dopo essersi lavato i denti si tira il colletto della camicia e guarda dentro, giù verso il petto. Stringe le labbra, inclinando la testa. "Questo dovrà andare bene per ora."
Inoltre, Harry lo ha visto a torso nudo parecchie volte comunque.
Alla fine si slaccia la cintura e apre la cerniera dei pantaloni, tira fuori il pene e lo pulisce un po' con un tovagliolo di carta umido. Forse la sua mente sta correndo troppo ma... giusto nel caso in cui la bocca di Harry dovesse andare nei paraggi.
Non c'è tempo per la toelettatura ora sfortunatamente.
Getta i tovaglioli di carta nella spazzatura, si riveste e si sistema. Dannazione, sta già sfoggiando una mezza erezione e non è ancora successo niente. Non è stato così facile negli ultimi dieci anni, di solito ci vuole un po' più di... impegno per farlo entrare in azione.
Ad essere onesti non è che abbia fatto proprio molto sesso con persone che trovava sessualmente attraenti. Ce n'è stata una manciata negli ultimi dieci anni, ognuno dei quali ha firmato un NDA pre-sesso, ma questo è tutto.
Non c'è stato sesso negli ultimi due anni. Questo è proprio il motivo per cui non solo sente la pelle prudere ma è quasi doloroso sentire un altro corpo contro di essa, caldo e umido di sudore, che si contorce per il bisogno e il desiderio.
Louis espira mentre afferra il lavandino tenendo la testa bassa perché sembra che stia per svenire a causa del rapido flusso di sangue che dalla sua testa scorre verso il centro delle sue gambe. "Non correre" mormora.
Alza la testa e guarda il suo riflesso. Capelli arruffati dal vento, pupille dilatate dalla crescente attesa ed eccitazione. Ci sono anche alcune cose non così sexy che vede in modo più evidente, come un paio di rughe intorno agli occhi e i numerosi peli argentati che crescono tra quelli castani sulla sua mascella.
Perché Harry lo abbia preso in simpatia non lo capirà mai, ma non si lamenterà.
Esce dal bagno e controlla il telefono. Vedere i messaggi dei suoi figli lo fa sorridere, poiché spesso pensa che dimenticheranno il loro vecchio non appena lui non sarà nei paraggi. È stata una sorpresa così positiva vedere che non è quello che succede.
Risponde a entrambi e, come sempre, dice loro di dare a Sophie qualche bacio da parte sua.
Passano ancora un paio di minuti prima che si senta un debole bussare alla sua porta. Con il cuore che salta e lo stomaco che si contorce, Louis poggia il telefono sul tavolino e va alla porta.
Prendendo un respiro profondo si aggiusta il colletto della camicia e il cazzo mezzo eccitato un'ultima volta prima di aprire la porta.
"Ciao," sussurra Harry, giocherellando con i suoi gioielli.
"Ehi," sorride Louis mentre si fa da parte e fa cenno a Harry di entrare chinando la testa.
Ridacchiando sommessamente, Harry gli passa accanto in modo che lui possa chiudere la porta. Nell'istante in cui si chiude con un clic, Louis sente crescere l'attesa. L'atmosfera è pesante, ma in un modo piacevole ed emozionante. Il tempo sembra quasi fermarsi.
Tenendo le braccia rigide e dritte ai lati del corpo, Louis stringe tra i pugni la stoffa dei pantaloni. Non sa nemmeno come dovrebbe procedere? Come farà ad avvicinarsi e baciare Harry senza che il suo cuore esploda?
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Love is a word, you gave it a name | Traduzione
FanfictionDopo due decenni nel brutale mondo dello spettacolo, Louis Tomlinson sta cercando di ripristinare la sua tranquillità d'animo nella quiete del Nord Europa dove il sole tramonta appena, il bar di Maria è sempre aperto e il giovane Harry ha una scinti...