CAPITOLO 7 - AMARE MENTRE LA NOTTE ANCORA NASCONDE L'ALBA CHE APPASSISCELouis
Dopo aver perso la verginità all'età di sedici anni, Louis non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe stato un quarantenne e in qualche modo avrebbe rivissuto lo stesso nervosismo che provava allora. Ovviamente allora era più ansia da prestazione che altro. Temeva che non sarebbe stato in grado di alzarglisi, considerando che la compagnia a letto non era proprio ciò che avrebbe preferito e non era proprio qualcosa che trovava stimolante in quel modo, non importava quanto lei fosse adorabile in tutti gli altri modi.
Non sa da dove vengano i nervi adesso. Ha fatto abbastanza sesso da non preoccuparsene troppo, ha fatto abbastanza sesso con Harry da sapere che non esiste posto più sicuro per lui del loro letto attualmente condiviso.
Ma a quanto pare la prima volta è sempre la prima volta.
"Hai quaranta cazzo di anni" mormora al suo riflesso, aggrappandosi al lavandino. "Non sei più un adolescente."
Ha terminato il processo di pulizia da un po', ma non ha ancora lasciato il bagno. È bloccato nel tentativo di tornare in sé per qualcosa per cui non dovrebbe essere così nervoso.
"È solo sesso," sibila, sperando davvero che Harry non stia origliando da qualche parte dietro la porta. Abbassa la testa e fa un lungo respiro profondo, prima di alzarla di nuovo e affrontare il suo riflesso.
"Solo sesso. Non devi vergognarti dei tuoi desideri."
Davvero non deve. Si rifiuta di permetterselo. Harry si rifiuta di permetterglielo.
Harry.
Un'altra vampata di nervosismo percorre il suo petto e si deposita nella sua pancia. Mentre vi poggia sopra una mano per calmarlo, si rende conto che non è tutto nervosismo. C'è anche eccitazione e ce n'è in abbondanza.
Nel bel mezzo della sua crisi sente un bussare alla porta, accompagnato dalla voce di Harry. "Sei lì da un po'. Va tutto bene?"
"Sto bene," si affretta a dire Louis. "Solo... sto cercando di calmarmi, immagino."
"Ho qualcosa che puoi provare da solo prima se può aiutare."
Louis inarca un sopracciglio, guardando verso la porta. "E cosa dovrebbe essere?"
La porta si apre leggermente con un cigolio, solo il pugno di Harry esce dalla fessura con in mano qualcosa.
Louis ridacchia, avvicinandosi per accarezzare la mano, e ne tira fuori l'oggetto.
La mano scompare e la porta si chiude, lasciando Louis da solo con il curioso oggetto in mano. Mentre lo guarda, vede subito che è senza dubbio un plug anale.
Okay. Lo stanno davvero facendo.
La porta si apre di nuovo, con la mano di Harry che scivola attraverso la fessura, questa volta con una bottiglia di lubrificante.
"Quasi dimenticavo. Non farti del male. E lascialo acceso se lo metti dentro."
Ridacchiando, Louis afferra la bottiglia e allontana la mano. Non sa se Harry si rifiuti di entrare per via della 'sorpresa' o perché sta cercando di dare a Louis tutto lo spazio di cui ha bisogno.
Non gli importa davvero quale sia il motivo, lo apprezza comunque.
Louis si allontana dallo specchio, troppo imbarazzato per guardarsi mentre si mette cose nel culo.
Il plug è abbastanza piccolo da non intimidire, a differenza di altre cose che stanno per essere laggiù stanotte.
Flette le dita prima di pompare un po' di lubrificante su di esse, chiudendo gli occhi mentre si allunga dietro di sé per spalmarlo sul suo buco. È più facile di quanto pensasse all'inizio, stuzzica solo con il polpastrello, poi con il dito intero, dentro.
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Love is a word, you gave it a name | Traduzione
FanfictionDopo due decenni nel brutale mondo dello spettacolo, Louis Tomlinson sta cercando di ripristinare la sua tranquillità d'animo nella quiete del Nord Europa dove il sole tramonta appena, il bar di Maria è sempre aperto e il giovane Harry ha una scinti...