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Questa è la prima volta che portiamo un progetto qui su Wattpad.

Questa storia è scritta a quattro mani.

Devo ringraziare moltissimo alicegranata634 per questa bellissima collaborazione🤍

Fateci sapere come la trovate questa storia🤍

Buona lettura🎈


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È rimasto aggrappato alla convinzione che la vita non sia una mera sequela di insignificanti incidenti o coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano squisito e sublime.

(Dal film Serendipity – Quando l'amore è magia)


1.Incidente

📌9 giugno 2019, Canada

Ci troviamo al circuito Gilles Villeneuve di Montréal, tutti i piloti sono carichi per questa gara, ma soprattutto per Pierre Gasly che vuole rimanere nella Red Bull a tutti i costi.
Vuole dimostrare che merita il sedile di quella monoposto e di affiancare Max Verstappen.

Mancano poche ore all'inizio della gara e Pierre si trova nel suo spogliatoio assieme al suo mentore, deve concentrarsi per portare prestazioni sia personali e per la squadra. Il suo obiettivo principale è Christian Horner, se lo convincesse in diverse gare, ha la possibilità di rimanere con un bel contratto.

«Forza Pierre, concentrati al meglio!» inizia ad avere i respiri irregolari per colpa dell'affaticamento mentale. I suoi allenamenti sono per adesso, prove di riflesso e forza del collo.

Intravede l'orologio appeso sopra la porta della stanza che segna le 11 del mattino, mancano 4 ore per iniziare la gara.

«Tra mezz'ora possiamo andare a mangiare» il biondo annuisce, ma lui non sente fame.

Vuole solo portare avanti il suo obiettivo.

Si alza dalla sedia e il suo mentore gli mette delle fascette attorno alla sua testa per testare la forza del collo, perché nella monoposto è sottoposto ad una forza tale che senza esercizio potrebbe morire.

Dopo dieci minuti di questo step; è il momento degli addominali. Loro lo chiamano il defaticamento.

11.30
Ѐ l'ora di mangiare pranzo. Pierre sospira forte e si autoconvince di aver bisogno calorie per la gara.

Escono dalla stanza e non c'è nessuno, non è andata mai a genio che non lo calcolano nemmeno. Non vogliono proprio avere a che fare con il pilota.

Il suo mentore nota lo sguardo triste del ventitreenne, gli posa una mano sulla spalla per far capire al pilota che non si trova solo.

Pierre annuisce affranto ed esce per raggiungere il punto di ristoro del paddock, spera che non lo guardino come se fosse uno sfigato; purtroppo, nel paddock della Red Bull c'è un'aria di bullismo, dove Pierre è la vittima bullizzata.

Max è il ben visto e lo possono elogiare, ma Pierre non vuole essere la ruota di scorta, ha sempre odiato essere chiamato secondo pilota.

Pierre ha sempre voluto un'unica squadra ed essere tutti affiatati, ma lui si è rassegnato al momento in cui sono andati a dirgli:" Tu sarai sempre il secondo pilota, Max qui è l'unico ad avere le capacità di portare su la squadra."

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