10 Seconds

10.

Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro agli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili, vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole

alicegranata634

Epilogo

10. 10 Seconds

Siamo nel 2021.

Durante la pausa estiva decidono di andare a cena. Quella sera sarà il loro primo appuntamento vero e proprio.
Non hanno mai avuto l’occasione di farlo veramente; certo hanno mangiato molto spesso insieme quasi sempre. Ma non hanno mai avuto un vero e proprio appuntamento.

15 luglio

Quella mattina si svegliarono entrambi. Era un giorno come tutti gli altri per Pierre; ma per Charles no.
Quel giorno di 6 anni fa morì un giovane ragazzo. Un amico di famiglia, un fratello. Nessuno si ricorda di lui. Altre persone hanno perfino detto che era meglio se moriva lui; però grazie al suo incidente nel 2014 molte persone si ricordano di lui. Si ricordano della sua gentilezza, del suo animo gentile e dei modi di fare da gentiluomo e ragazzo educato che era. A volte mi capita di cercarlo tra la folla o di pensare che devo raccontarlo a lui, ma poi mi rendo conto che lui non c’è. E sì mi manca.

Nel frattempo Pierre vede la sua dolce metà triste. Si avvicina a lui e lo sa bene che giorno è. Il 15 luglio 2015 morì Jules Bianchi. Non ha mai avuto la possibilità di parlargli molto né tanto meno di passare del tempo; ma quelle volte che ha parlato con lui ha sempre visto il suo animo gentile. Il giorno del suo funerale ricorda che la chiesa era piena c’era tutta Monaco. Andò anche lui rimase in disparte in quel giorno tanto triste; voleva esserci per Charles.

Passano le ore.
Sono seduti sul divano in sala guardando un film. Pierre non è molto interessato alla televisione dato che sta letteralmente fissando il moro che sta dormendo comodo sopra di lui. Sembra un angioletto senza pensieri né preoccupazioni.
La voglia di baciare quelle labbra è tanta.

Ha un’idea migliore.

Si alza cercando di fare meno rumore possibile. Si dirige verso il bagno per riempire la vasca con l’acqua.
Mentre la vasca si riempie, torna in salotto spegne la televisione e con un bacetto sulla guancia sveglia il piccolo.
Gli da la mano e si dirigono verso il bagno. Si tolgono i vestiti con calma e si immergono dentro all’acqua.
Il biondo prende parola.
«Charles.» disse dolcemente
«Sì?» rispose il piccolo con la voce ancora impastata dal sonno.
«Stavo pensando a una cosa?»
«Che cosa?» disse curioso
«Non abbiamo avuto ancora il nostro primo appuntamento vero e proprio.» disse senza giri di parole.

Il monegasco pensa a quello che ha appena detto il maggiore, ed è vero. Non hanno mai avuto un appuntamento.

La gioia lo pervade.

Si gira verso il biondo e lo guarda come per dire continua.
«Charles, amore mio. Ti andrebbe di andare al nostro primo e vero appuntamento?» chiese.
Il piccolo annuì semplicemente. La gioia era tanta in quel momento. Si fiondò letteralmente sulle labbra dei yeux bleus.

16 luglio
Sera

Nel frattempo a casa della famiglia Leclerc stava finendo il finimondo.
Charles era in preda alla disperazione; non sapeva che cosa mettersi quella sera.
Era letteralmente indeciso.
Chiamò sua mamma urlando dalla sua cameretta.
«Mamma puoi venire un attimo in camera?»
Sua mamma; sentendo la voce del secondogenito, si diresse verso le scale e salì al piano superiore. Aprì la porta della camera e trovò quasi tutto l'armadio del figlio nel letto. Vestiti sparsi da per tutto.