"Ho paura di perderti dopo averti cercato in tutti gli angoli del mondo"
2. Paura di perderti
«Charles, bandiera rossa» gli dice il suo ingegnere di pista.
«Che succede?»
«Incidente, torna ai box»Charles torna ai box e dopo essere sceso dall'auto; va a vedere i monitor. Non ci può credere che Pierre abbia fatto un'incidente.
Nel frattempo, nel box Red Bull; tutti i meccanici e Chris Horner sono tutti con il fiato sospeso per l'incidente. Horner apre un team radio: «Pierre, tutto bene?»
Pierre non risponde subito, non sa nemmeno dove si trova con il corpo; figuriamoci con la testa. Sente Chris chiamarlo per radio «Sì, sto bene. Cos'è successo?»
«Hai fatto un'incidente mentre Max ti sorpassava»Nel box Ferrari, Charles sta per avere un attacco di panico. Vedendo l'incidente di Pierre gli è venuto in mente il suo amico Jules Bianchi; morto nel 2015 dopo nove mesi di coma a causa dell'incidente di Suzuka nel 2014. Le immagini dell'incidente corrono veloci davanti ai suoi occhi.
Charles riesce a calmarsi grazie a Sebastian Vettel, suo compagno di squadra.
Inoltre gli comunica che hanno estratto Pierre dalla vettura e che sta bene ha perso i sensi.«Pierre sta bene Charles, lo hanno portato al centro medico ha perso i sensi.»
Ore 16.05
Charles dopo aver finito la riunione, si dirige verso il centro medico per vedere come sta.
«Buongiorno, vorrei sapere come sta il pilota coinvolto nell'incidente di oggi.»
«Salve, come si chiama il pilota in questione?»
«Pierre Gasly»Il medico gli indica una stanza sopra vicino alle scale. C'è scritto il suo Pierre Gasly fuori dalla porta.
Entra e si siede nella sedia e aspetta.Ore 16.30
Pierre arriva nella stanza; è ancora svenuto. Lo mettono sul lettino e chiudono la porta.
Il pilota della Rossa, esce dalla stanza insieme al medico. Dopo cinque minuti Pierre iniziò a svegliarsi ed appena aprì gli occhi non capiva dove si trovava.«Dove sono?» chiese Pierre
Charles si alzò dalla sedia e gli andò incontro, si abbassò al suo livello e gli disse: «sei al centro medico Pierre, hai fatto un'incidente a causa di un sorpasso sei andato contro le barriere e hai perso i sensi.» sentendo quelle parole si tranquillizzò, non perché era una persona qualunque, perché era Charles il suo migliore amico.Si rese conto, dopo aver alzato la testa dal pavimento, che aveva gli occhi lucidi e rossi. Si alzò barcollando dal lettino e si avvicinò a lui, lo guardò e gli mise le mani sul viso e lo guardò meglio. Charles sul viso aveva una lacrima solitaria che scendeva.
«Mi hai fatto prendere paura, ho avuto paura che ti succedesse qualcosa di peggio... avevo paura che te ne andassi come Jules.»
«Charles, ehi guardami!» disse Pierre con voce calma, Charles lo guardò e disse ancora Pierre «sono qui, sto bene. Ho solo qualche taglio e delle botte, ma sto bene.»
Charles appena ha sentito questo, si fiondò tra le sue braccia.Ore 17.00
Uscirono dal centro medico insieme ed entrambi andarono in hotel.
Pierre quando passò davanti al box Red Bull, vide che tutti stavano festeggiando la vittoria di Max. Il monegasco se ne accorse e lo portò via di nuovo, verso la macchina insieme.
Quella sera, il ragazzo biondo non se la sentiva di dormire da solo e chiese a Charles se voleva rimanere.
«Charles, posso chiederti una cosa?»
«Certo dimmi.»
«Puoi dormire con me?» e dopo aggiunse «ho ancora le immagini dell'incidente impresse per favore... rimani.»Non se lo fece ripetere due volte e rimase si misero a letto e dormirono insieme uno abbracciato all'altro.
20 giugno 2019
Charles e Pierre decidono di tornare insieme in Francia e Pierre si ferma da lui per un po'. Voleva passare del tempo anche al di fuori del lavoro. Durante il viaggio hanno parlato del più e del meno, ridendo e scherzando.
Charles ieri; dopo che Pierre tornò in stanza, uscì fuori per parlare con il medico e gli disse:
«Pierre come sta? Ha riportato qualche trauma?»
«Sta bene, ha riportato un leggero trauma alla testa e gli consigliamo di non correre per almeno un po' fino all'inizio della prossima stagione.»A Charles gli cadde il mondo addosso, non poteva essere vero. Si promise che farà di tutto per aiutare il suo amico anche di portarselo dietro.
Ore 14.30
Sono arrivati all'aeroporto di Nizza, prendono l'uscita da quest'ultimo e vanno verso la macchina.
Oggi per Charles è un giorno particolare; è l'anniversario della morte del padre avvenuta nel 2017. Aveva promesso a sua mamma che l'avrebbe accompagnata al cimitero con i suoi fratelli Lorenzo e Arthur.
Arrivano alla macchina, e partono subito. Per tutto il viaggio Pierre ha dormito. Dopo circa un'ora e mezza di viaggio arrivano a Monaco. Charles mette subito giù Pierre davanti casa sua e gli dice di andare a farsi una doccia e di riposarsi nel frattempo va a casa di sua mamma.
«ehi Pierre, siamo arrivati a casa. Dai vieni entra pure!»
«Charles, ma dove vai te?»
«Devo andare a casa di mia mamma... sai oggi è un giorno particolare; è l'anniversario della morte di mio padre» disse Charles andando a prendere un mazzo di fiori dentro a un vaso nel tavolo della cucina. «Pierre puoi farti una doccia e riposarti nel frattempo, fai come se fossi a casa tua»
Detto questo uscì dalla porta il francese si ritrovò da solo, di nuovo.Ore 15.30
Arrivato a casa Leclerc, Charles suona il campanello ed entra; saluta la madre e i suoi fratelli.
Insieme si avviano verso al cimitero per portare il mazzo di fiori. Quando hanno fatto questo tornano a casa; e il monegasco si chiude nella sua cameretta dell'infanzia invaso dai ricordi del padre. Cercando di non farsi sentire che sta piangendo e i singhiozzi si fanno sempre più forti.I minuti passano, Pascale si preoccupa per il figlio; sa che Pierre è a casa sua e decide di chiamarlo per dirgli di venire lì.
«ciao sono Pascale, la mamma di Charles»
«Salve signora, ha bisogno di qualcosa?»
«In realtà sì, potresti venire a casa nostra. Charles è chiuso nella sua stanza non è ancora uscito, sono preoccupata per lui»
«Certo, vengo il tempo di essere lì»Intanto Charles comincia ad avere i respiri irregolari, la vista appannata e le lacrime scorrono come fiumi in piena e i singhiozzi sempre più forti. In lontananza sente dei passi, ma non ci dà troppo caso, la porta si apre e vede una figura avvicinarsi a lui.
Gli prende e le mani dopo che si è inginocchiato e lo aiuta ad alzarsi.Ha un profumo famigliare. Apre la bocca ma non esce nulla nemmeno un gemito strozzato.
«Charles, è tutto ok. Sono io, sono qui per favore guardami»
Charles alza gli occhi ed incontra quelli azzurro ghiaccio del suo amico.
«Cosa ci fai qui?» chiese «mi ha chiamato tua madre per farmi venire qui era preoccupata per te»Senza pensarci; lo tira in un abbraccio stretto; in un disperato bisogno di contatto fisico.
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10 Seconds
Fanfiction❗Questa storia è scritta a quattro mani❗ ° ° ° 2019, inizio stagione della Formula Uno. Pierre Gasly corre per la scuderia Red Bull. È un sogno di chiunque pilota: far parte di una scuderia, ma un incidente cambia tutto per lui. Ci sarà una persona...