9. la rinascita

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scritto da _Michelle_98

9. La rinascita

Più i mesi passano e per Pierre non gli sembra ancora vero che sia diventato il terzo pilota della scuderia del cavallino. Ma nel 2020 dovrebbe essere un nuovo anno dove ci saranno aspettative più alte, ma niente. Una nuova minaccia si è messo in mezzo e ha bloccato tutto.

Da marzo è arrivato un virus che sta destabilizzando il mondo e per i piloti sembra di vivere in un mondo parallelo, ovvero: in un mondo post apocalittico. Le strade deserte, persone rinchiuse in casa e scoprendo che tutte le gare sono a porte chiuse per i ragazzi che gareggiano sentono un vuoto.

Farà strano non sentire nessun urlo, oppure gli spalti pieni di persone che esultano ad ogni passaggio, per ogni incidente oppure per festeggiare il podio.

Pierre, alla notizia del blocco mondiale per questa pandemia sente un vuoto. Ormai convive con Charles da parecchio e sapendo che non può partire per andare a trovare i suoi genitori si sente bloccato.

Charles cerca di essere spensierato e cerca di tenersi allenato e cerca di fare coinvolgere anche Pierre. Non si sa mai che dovrà guidare nei test e deve essere al cento per cento delle prestazioni.

La prima volta dove lo aveva visto con la tuta della Ferrari, per Charles era una vista spettacolare. Per il monegasco era un'ottava meraviglia del mondo e i suoi occhi parlavano alla vista. Sebastian fece l'occhiolino ai due fidanzati, perché bastava poco per far comprendere a chiunque che erano innamorati.

«Charles, si vede che sei cotto a puntino» lo aveva preso in giro Seb. Charles lo guardò storto perché doveva fingere che sia così. «Non ti preoccupare, qui dentro tutti lo avevamo capito da subito. Avete il nostro appoggio» voleva sprofondare dall'imbarazzo, ma Seb, appoggia una mano sulla sua spalla. «Poi siete la coppia più bella del tutto paddock, battete persino i CarLando» Charles rise timidamente, avere l'appoggio del suo compagno di squadra si sente fiero. È contento che non deve nascondersi.

Pierre passa la mano davanti al suo ragazzo per svegliarlo nel suo stato di trance. Per Charles ricordarsi quel momento è dovuto dall'entusiasmo di vederlo dentro la Rossa. Si riprende e Pierre si mette a ridere sotto i baffi per la faccia che aveva.

«Come mai ti sei imbambolato?» chiede il biondo.

«Non ti preoccupare» sorride.

Pierre annuisce un po' titubante per la risposta e quando mette della musica con la radio per allenarsi.

Charles si avvicina e lo abbraccia da dietro lasciando dei baci delicati sul collo, lo sa quanto gli piacciono e Pierre cerca di non lasciarsi andare. Devono allenarsi.

Charles ha un altro obiettivo, ma non riesce ad arrivare a quel punto perché Pierre si gira a guardarlo e sorride.

«Furbacchione, dobbiamo allenarci. Al sesso ci pensiamo dopo» Charles ridacchia e alza le mani come dire che non ha fatto niente di male.

Per fortuna hanno la palestra in casa e così si possono allenare quanto tempo vogliono e quando ne sentono il bisogno. Pierre inizia riscaldarsi facendo delle flessioni, si sente carico e con la musica le sue energie e la voglia di allenarsi lo stimolano sempre di più.

Charles prende i pesi e anche lui allena le braccia.

Non lo deve guardare perché se no gli viene voglia di saltarlo addosso ed è più importante mantenere il corpo allenato, poi il defaticamento sarà nel letto dove si daranno la pazza gioia.

Finite le flessioni, Pierre prende la corda per allenarsi e con la musica tiene il tempo saltellando. Serve a regolarizzare il suo respiro e l'emicrania si allevia.

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