CAPITOLO 5 (RED EYES)

183 9 1
                                    

Cinque anni prima...

Dopo la visita delle sue amiche. Sam era rimasta chiusa nella sua stanza per tutto il resto del pomeriggio.

Sapeva che ormai era stata sospesa da scuola. Per almeno tre giorni. Questa era stata la decisione della preside.

Sua madre era preoccupata. Jim le aveva spiegato che Sam l'aveva fatto solo per difenderla. Ma non era servito a molto.

La gente avrebbe di sicuro parlato male di lei e della sua famiglia. Il nome prima di ogni altra cosa. E lei lo aveva appena infangato.

Sua nonna aveva telefonato sgridando sua madre al telefono. Sentiva la lite anche dal piano di sopra, con la porta chiusa, per quanto fosse accesa. Voleva che si scusasse con quella stronza di Nita.
   
Sdraiata sul letto, sbuffó fissando il soffitto.

Perché doveva essere lei a scusarsi? Si chiese. Non ne aveva nessuna voglia. E...non l'avrebbe fatto.

Si mise seduta sul letto. Si mise ad ascoltare un po' di musica con le cuffie. Non voleva pensare. Aveva solo confusione in testa. Voleva svuotare la mente.

Notò che la mano non le doleva più. Tolse la fasciatura e...

Era incredibile la mano era guarita. Così all'improvviso. Come se niente fosse successo. Non aveva al cun segno. Ne livido. Niente.

"mah! cosa?" si chiese stupita

La sua mano era guarita da sola. In pochissimo tempo. Non era possibile.

Era sempre più turbata e confusa. Non riusciva a capire cosa le stesse succedendo.

Con la mano di nuovo in ottime condizioni. Decise di fare l'unica cosa che le tirava su il morale.

Disegnare. Le era sempre piaciuto. Soprattutto dipingere.

Recuperò una matita e dei fogli...

E disegnó l'unica cosa che non riusciva a togliersi dalla testa.

Lei. La ragazza del sogno. Una splendida fanciulla dall'abito bianco. Con addosso un ciondolo dalla forma sferica.

Si concentró dapprima sui dettagli come il ciondolo anche se non  lo ricordava bene. Poi passò a rappresentare lei...e la sua bellezza.

Iniziò dal disegnare il viso. Per poi entrare nei dettagli come gli occhi e...

...le labbra.

Disegnó questi dettagli più è più volte con varie sfumature.

Terminati, li appese alla parete. Si mise a braccia conserte, a fissarla.

Era così bella. Speró in cuor suo di sognarla ancora.

Da quando aveva fatto quel sogno. Non riusciva a non pensare ad altro.

Perché mai era ossessionata così tanto dalla figura di un sogno? Si chiese

Ignorò quei pensieri. Si rese conto che si era fatto tardi. Aveva disegnato per tutto il pomeriggio. Il cielo, fuori dalla finestra, era buio. Era sera. La festa.

Tee e Jim l'avevano convinta ad andare lo stesso alla festa. Nonostante quello che era successo. Dicendo che la gente aveva già dimenticato il tutto.

Sam non ci credeva molto. Sicuro avrebbe avuto tutti gli occhi puntati addosso. Più del solito. Già immaginava...gli sguardi e i sussurri all'orecchio. Tutto alle sue spalle. No che tutto questo le importasse qualcosa.

"alla festa ci vieni lo stesso vero?" aveva chiesto Jim  disperata "ho bisogno del tuo sostegno e lo sai. Sei l'unica  persona che può tenermi lontana dall'alcol. Se non vuoi farlo per me, fallo per il bambino. Sei sua zia infondo e devi badare a lui. Che ti piaccia o meno" aveva insistito

LO SQUARCIO ROSSO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora