Capitolo 19 (The Locket)

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Blackblood si era fermata al faro. Aveva aiutato gli umani con il raccolto. I demoni distruggevano la loro fonte di energia, il cibo.

Si fermó al faro per stare un po' da sola. Si affacció li dove la sera prima Mon era in piedi, lo stesso muretto. Doveva riprenderla perché era troppo alto per lei che era una semplice umana. E se cadeva di sotto sarebbe stata la fine. Al solo pensiero le mancò il respiro. Al pensiero di perderla il suo cuore perse dei battiti.

Si mise a ripensare alla sua immagine. Lei con la sua bellezza e la sua forza, aveva ridato la speranza in tutti loro. Anche in lei. Sorrise. E... La Disegnó. Disegnó Mon in piedi sul muretto con la luna che rifletteva la sua bellezza. Con il pugno in alto a dimostrare la forza e il coraggio. L'aveva disegnata sul tetto del faro. Un disegno che sarebbe rimasto lì per sempre. Simbolo della nostra salvezza.

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La raggiunse...

Mon era già a casa...approfittó dell' assenza di Blackblood per farsi una doccia. Dopo quello che era successo voleva passare con lei più tempo possibile.

...la vide uscire dal bagno. La porta era aperta. Era in accappatoio. Si fermó sulla porta.

"alla fine hai trovato un modo per combattere i demoni" disse riferito alla sua testa dura, ma sorrise, quella ragazza non si arrendeva mai.

"troverò sempre un modo per starti vicino" ammise. Era girata di spalle.

Ma Blackblood sentì la sua voce incrinarsi. Vide il suo riflesso nello specchio. E le vide...le lacrime rigavano il suo volto.

Si avvicinò a lei. Le prese il volto con due dita e lo alzò verso il suo. Si perse nei sui occhi se pur lucidi.

Le asciugò dolcemente le lacrime. "non piangere piccola Mon."

"ieri..." si bloccò aveva un groppo in gola, le mancava il respiro "...ho avuto così tanta paura. Paura di perderti" confessò.

Blackblood le accarezzava la testa con  dolcezza e le diede un bacio sulla fronte per consolarla.

Si fissarono intensamente negli occhi...  Mon fece scendere un po' l'accappatoio. Scoprendo la spalla. Segno che non le bastavano solo i baci sulle labbra. Voleva di più.

"Mon..." disse deglutendo e passando una mano sulla spalla. Accarezzando la sua pelle. Sospirò perché anche lei voleva di più, ma aveva paura di trasformarsi, di farle del male. Era già successo in passato con la dj. Le aveva spezzato il polso e se succedeva di nuovo? L'ultima cosa che voleva era farle del male. Ma resistere era diventato impossibile.

Si fissarono a vicenda, si desideravano a vicenda.

Mon le diede un bacio a stampo e sussurrò sulle sue labbra "basta aspettare" continuó a baciarla anche se Blackblood teneva le labbra serrate.

Le labbra di Blackblood si mossero da sole a poco a poco con l'insistenza di Mon. Rispose ai baci. Si lasciò andare. La bació con la lingua. La spinse a muro facendola eccitare di più, glielo lesse negli occhi. Prese a baciarle il collo e poi quella spalla scoperta. Le aprì l'accappatoio e ci intrufoló la mano. La sentì che aumentava il respiro affannato per l'eccitazione..accarezzó il suo corpo e...la fece SUA. Sentirla gemere e il piacere che sta provando la fecero trasformare. Sentiva la differenza. Per fortuna aveva la testa rivolta verso il muro e lei non poteva vedere i suoi occhi rossi. "non ti fermare" la sentì dire. Non lo fece. Anzi la trasformazione in demone le fece aumentare  la velocità e la forza. Finché non Mon venne fra le sue dita.

Si aggrappó alla sua schiena per riprendersi dal piacere che le aveva appena dato.

Blackblood invece appoggiò la mano che aveva usato per farla sua sul muro. Era la stessa mano che aveva spezzato il polso della dj. Tenne gli occhi chiusi e la testa appoggiata alla sua spalla per riprendersi e calmare la sua parte di demone. Sono quando ne ebbe la certezza e capí che i suoi occhi non erano più rossi cercò quelli di Mon.

Mon voleva ricambiare e cercò di sfilarle la maglietta ma Blackblood si fece indietro "Mon..." disse dispiaciuta, le fermó la mano. Non era pronta a lasciarsi andare completamente e a trasformarsi di nuovo. Si allontanò...

Mon appoggiò la testa al muro e chiuse gli occhi per un momento ripensando a quanto era stato bello e a quanto sarebbe potuto esserlo ancora di più se solo Blackblood l'avesse lasciata continuare...

Si vestì e mentre recuperava degli oggetti personali notò in un angolo del bagno qualcosa di bianco. Incuriosita lo recuperó. Era una maglietta bianca. O almeno quello che restava di una maglietta. C'era un taglio all'altezza del fianco. La maglia era macchiata. Macchiata di sangue nero. Blackblood. Terrorizzata uscì dal bagno...

La raggiunse in spiaggia...

Blackblood vide che aveva in mano la sua maglia. Quella dell'altra sera quando erano stati attaccati dai demoni. Uno di loro l'aveva ferita la fianco, ferendola momentaneamente. Essendo un demone aveva la capacità di guarirsi da sola. E la ferita era scomparsa. Ma il taglio sulla maglia era rimasto e purtroppo non solo quello. La vide turbata e non sapeva cosa dire.

"questa è..." le mancava il fiato "...è la maglia che avevi l'altra sera. Quando via hanno attaccati. Perché? Perché non sei venuta con gli altri a farti visitare. Sei ferita? Aspetta! Ieri hai combattuto pur essendo ferita? È per questo che prima mentre stavamo... Non hai voluto che ti togliessi la maglietta, vero? Ti prego fammi vedere la ferita. Dammi la possibilità di prendermi cura di te" disse avvicinandosi.

"Mon... No... Mon... Io..." non la lasciava parlare e alla fine disse "sto bene... Ok? Mon...sto bene" disse di nuovo. Si alzò quanto bastava la maglia per tranquillizarla. Non c'era nessuna ferita.

"mah! Comè possibile? C'è un profondo taglio sulla maglia e..." fece una pausa e poi aggiunse "...del sangue. Nero. Come il nome che ti sei data Blackblood. Che significa?" chiese cercando una spiegazione

Blackblood non aveva scelta doveva dire la verità ma...

...in quel momento... Un piccolo raggio di sole colpì il medaglione. Riflettendo il raggio.

Blackblood si sentì mancare. Si sentiva debole, senza forze. Era come se la sua parte di demone l'avesse lasciata per far parte alla sua parte debole e umana. Non capiva cosa era cambiato? Non si era mai sentita così stanca in vita sua. Perché? Perché adesso? Cosa stava succedendo?

Si accasció sulla sabbia.

Mon la raggiunse "hey! No no...guardami. Blackblood. Ti prego guardami." disse accarezzandole la testa. Era preoccupata.

Ma più Mon le stava vicino più Blackblood si sentiva debole.

"vado a chiamare aiuto"

Mon tornó con Tee e Jim. Trovarono Blackblood svenuta. Mentre si avvicinavano Tee notò che il medaglione di Thesavior luccicava al sole. E glielo fece notare... "Thesavior..." disse indicando il medaglione "...era mai successo prima?" chiese

Thesavior fissó il medaglione che aveva al collo, non si era accorta di nulla prima e disse "no... È la prima volta. Non si era mai attivato fino ad ora."

Tee capì e fece cenno a Jim di allontanarsi con lei.

"tesoro perché non vieni con me" disse Jim

"no, no, non la lascio"

Ma Jim insistette " credimi! È per il suo bene" disse e la spinse via.

Dopo qualche minuto Blackblood riprese conoscenza e tornó in sé. Era come se non fosse successo nulla. Aveva di nuovo le sue forze. Ma qualcosa ea successo, ma cosa?

"cos'è successo?" chiese senza capire e fissando il suo corpo e la strana reazione che aveva avuto.

Tee fissó prima Thesavior e poi lei... E chiese "è successo qualcosa fra voi due?"

Blackblood la fissó e ammise "sì. Noi... Ci siamo avvicinate"

"in che senso?"

"in... Quel senso..." le fece capire. E poi chiese "perché?"

Tee fissó di nuovo Thesavior e disse "perché credo di sapere come funziona il medaglione".



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