L'aria era pesante, a Kate iniziava a far male la testa, aveva una benda sugli occhi ed una sulla bocca e non aveva idea di dove l'avessero portata i due uomini, si era solo resa conto di essere scesa dalla macchina per essere poi trascinata dentro una casa. Era ormai seduta a terra, con le mani legate dietro la schiena ed attaccate ad una specie di ringhiera, da un paio d'ore, aveva il viso bagnato dalle lacrime e tutto quello che desiderava era tornare a casa e riabbracciare tutti, sperava che Ashton stesse bene e non gli fosse successo nulla. In quel momento sentì una voce rompere il silenzio e notò, quel poco che poteva, una luce accendersi "così è questa la puttanella che ha fottuto la testa al mio uomo migliore" rise, una risata vuota, senza provare davvero un qualcosa che si avvicinasse anche solo lontanamente al divertimento ed in quel momento capì che l'uomo nella stanza doveva essere Valentine "scioglietele le mani e fatela alzare" ordinò a qualcuno che non aveva sentito entrare nella stanza. Un uomo corpulento si avvicinò a lei per liberarla dal nodo che le stringeva i polsi, lei si ritrasse istintivamente e sentì di nuovo quella risata "tranquilla dolcezza, non ti torceranno un capello finché non glielo ordinerò io" quella dichiarazione non la tranquillizzò per niente "avvicinati" disse ancora lui, lei fece qualche passo incerto in avanti, fino a quando sentì l'uomo respirare sul suo viso "beh, bel corpicino tesoro" le accarezzò una guancia e lei ebbe un brivido lungo la schiena, quell'uomo la terrorizzava e ancora non l'aveva neanche visto in faccia. Con un gesto deciso le tolse la bandana dagli occhi e Kate si ritrovò davanti un uomo sui 35 anni, moro con i capelli corti e tirati su dal gel, due occhi azzurri profondi ma allo stesso tempo glaciali, le labbra sottili erano piegate in un sorriso, era vestito con dei jeans chiari, una camicia celeste e sopra una giacca non troppo elegante, era poco più alto di Ashton, in altre occasioni avrebbe potuto dire che era davvero un bell'uomo.
"Ditemi subito dov'è lei" disse per la centesima volta Ashton ad uno degli uomini che facevano la guardia alla porta, per impedirgli di uscire "è in ottime mani" ed un ghigno si dipinse sul volto dell'uomo, il ragazzo sentì i muscoli irrigidirsi "non deve toccarla" quasi urlò, l'uomo davanti a lui continuò a tenere il suo ghigno "non so se resisterà a quel bocconcino. Devo dirtelo biondo, ti sei proprio trovato una gran bella puttanella" a quelle parole Ashton non riuscì più a controllarsi, si avventò su di lui, colpendolo prima al volto e facendolo cadere, però poi dargli un calcio nello stomaco, quando l'uomo cercò di rialzarsi Ashton gli sferrò un calcio in pieno viso facendogli perdere i sensi "stammi bene Pit" lo scavalcò e corse fuori dalla stanza. Conosceva quella villa a memoria ed era sicuro di dove si trovasse Valentine e quindi anche Kate.
Corse per i corridoi sperando di trovarla prima che lui potesse farle davvero male, arrivò davanti ad una stanza "la stanza dei giochi" come la chiamava Valentine, portava sempre li le prostitute o le donne che usava per una notte e basta. Spalancò la porta e vide Valentine baciare Kate, premeva dolcemente le sue labbra su quelle della propria ragazza "lasciala subito" urlò preso dalla rabbia. Valentine si voltò lentamente, sorridendo ed osservando il ragazzo davanti a lui "oh ecco qui il mio adorato Ashton" gli fece cenno di avvicinarsi, mentre l'altro uomo nella stanza teneva saldamente Kate dalle braccia, lei lo guardava con le lacrime che scorrevano lungo le sue guance "Ash" sussurò lei, lui si avvicinò a lei e la prese per abbracciarla forte a sé "andrà tutto bene" le disse mentre le accarezzava i capelli. In quel momento sembrava davvero che tutto potesse andare meglio, che tutto si sarebbe sistemato "che nel quadretto, mi dispiace interrompervi ma l'orario delle visite è terminato" sentenziò l'ormai ex capo di Ashton "lasciala andare Valentine, ho fatto tanto per te, non ti ho mai tradito ne ho mai chiesto niente, adesso ti imploro, lascia andare lei" lo pregò il ragazzo più giovane "oh vecchio mio, impossibile, ormai sa troppo e poi, motivo principale, mi piace troppo questa bambolina". Kate si strinse forte al proprio ragazzo, era terrorizzata e sapeva che non sarebbero usciti indenni da quella casa degli orrori."Dobbiamo andare dalla polizia" suggerì Debbie "ha ragione, da soli non la troveremo mai, chissà dove sono finiti" aggiunse Michael, Luke e Calum erano ancora seduti sul divano con le mani nei capelli "hanno ragione Cal, dobbiamo andare" l'amico annuì, non aveva più aperto bocca da quando erano rientrati in casa ed avevano cacciato tutti. Uscirono da casa e dopo essere saliti in macchina di Luke si diressero spediti al distretto di polizia. Il poliziotto li fece accomodare dentro il suo ufficio e raccolse la dichiarazione, ascoltando tutti i ragazzi davanti a lui, i quali evitarono di dirgli del coinvolgimento di Ashton in tutta quella storia. L'uomo chiuse il fascicolo in cui stava scrivendo "faremo del nostro meglio, cercate di stare tranquilli. Devo dirvi però che non sarà facile, abbiamo avuto altri casi come questo ed era sempre coinvolto Valentine Gigs, un uomo che gestisce tutti i traffico illeciti in Australia, purtroppo non siamo mai riusciti ad incastrarlo, ma vedrete che ci riusciremo" Debbie si strinse al braccio di Calum, lui le accarezzava la mano, mentre si alzarono lentamente ed uscirono dal distretto di polizia. Tornarono a casa, facendo tutto il tragitto in silenzio, fino a quando, arrivati ormai davanti casa, Luke si voltò di scatto verso Calum "amico, Kate aveva un gps nel cellulare, ricordi? Potremmo provare a rintracciarlo" il moro sgranò gli occhi e si colpì la fronte con il palmo della mano "cazzo! Perché non ci ho pensato prima?" Luke mise di nuovo in moto sentendo Michael dire "andiamo da me, dovrei avere dei programmi nel computer che potrebbero aiutarci".
Un barlume di speranza accese i loro cuori, forse non tutto era perduto."Ora Ashton, basta con i giochetti, esci da qui che io ho da fare con la mia bimba" Valentine avanzò verso di loro, sfilando Kate dalle braccia del ragazzo "Ashton!" Urlò lei, non voleva essere toccata da lui. L'uomo che fino a poco prima era dietro di Kate ora stava tenendo Ashton, per impedirgli di andare da lei, in quel momento successe tutto troppo in fretta, Ashton colpì l'uomo al volto con il gomito, si girò e con un cazzotto nello stomaco lo fece cadere a terra, si voltò per correre da Kate, ma uno sparo lo bloccò, si guardo la spalla e il sangue scorreva lungo la sua maglia, toccò la ferita con un dito, era profonda "ASHTON! Cazzo!" Urlò Kate, schizzando verso di lui, che piano piano si accasciò a terra.
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Saaaaalve!
Allora.... So che questo capitolo è più corto degli altri, ma non potevo mettere troppe cose insieme!Coooomunque... riusciranno Calum e gli altri a trovare Kate?
Ed il nostro povero Ashton?
Immaginare un Ash che fa a botte per la propria ragazza.... 😍😍
Coooomunque, fatemi sapere cosa ne pensate, perché se davvero non piace questa storia senza che perdo tempo a continuarla la cancello!!!
Peace&Love, -F.
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Disconnected || A.I.
FanficCi sono molti di noi che custodiscono gelosamente i propri ricordi, che raccontano della propria infanzia come un periodo idilliaco. Ma non lei. Lei avrebbe fatto di tutto per poter cancellare quello che aveva vissuto fino ad i suoi 18 anni. Cosa su...