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È bastato un sorriso per farmi diventare peccatrice, colpevole di un amore impossibile tra una ragazzina e un uomo incontratisi per caso in una notte di ferragosto...

Ma partiamo dal principio:
Questa sono io...

Noemi Valentini, 17 anni, molto riservata e con poca autostima

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Noemi Valentini, 17 anni, molto riservata e con poca autostima.
Da due settimane ormai ho il morale a terra, passo intere giornate sotto le coperte a piangere...
Beh, sembrerò esagerata, ma immaginate voi come mi sono sentita entrando nella camera della mia migliore amica e trovandola completamente nuda sul letto con il mio ragazzo...
Non ho mangiato per giorni, il pensiero di quei due mi rigirava in testa facendomi venire la nausea; durante la notte di ferragosto però qualcosa è cambiato... Tutto potevo aspettarmi benché meno di ritrovarmi di fronte alla persona che mi avrebbe travolto e stravolto tutti gli anni a seguire...

                      14/agosto/2021
                                9:10
Come ogni mattina ho poca voglia di alzarmi dal letto, quel dannato ricordo di Denis e Giuliana mi perseguita.
Cerco un motivo che mi spinga ad affrontare anche questa giornata, e svogliatamente mi trascino fuori dalla mia camera consolandomi al pensiero di questa sera, la notte di ferragosto: mio cugino Matteo da una settimana a questa parte mi sta supplicando di partecipare alla festa che sta organizzando, la prima festa a cui andrò dopo settimane, insomma sta cercando in tutti i modi di convincermi che è arrivato il momento di ricominciare, di riprendere in mano la mia vita e dimenticare ciò che mi è stato fatto...
Faccio una doccia veloce e vado a fare colazione, prendo gli ultimi biscotti al cioccolato rimasti e bevo un sorso di te freddo, intanto finisco un'altra pagina del romanzo che sto leggendo.
Per il resto della mattina mi tengo impegnata, sistemo la mia camera e dopo porto fuori il mio cane Ben...

Tornata a casa continuo a dipingere il quadro che ho iniziato circa un mesetto fa; a vederla così la mia sembrerebbe una vita perfetta, non calcolando i crolli emotivi e gli sbalzi d'umore che mi colpiscono ogni 5-10 minuti

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Tornata a casa continuo a dipingere il quadro che ho iniziato circa un mesetto fa; a vederla così la mia sembrerebbe una vita perfetta, non calcolando i crolli emotivi e gli sbalzi d'umore che mi colpiscono ogni 5-10 minuti.

La giornata fortunatamente trascorre veloce e fatta una certa mi inizio a preparare per uscire.
Indosso qualcosa di stranamente provocante, proprio ciò che mi serviva per riacquistare un po' di sicurezza in me...

Ormai pronta inizio a fantasticare su come andrà la serata: la festa si terrà nella casa vacanze di famiglia, mio cugino inviterà molti dei suoi amici, ragazze in quantità e davvero pochi parenti

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Ormai pronta inizio a fantasticare su come andrà la serata: la festa si terrà nella casa vacanze di famiglia, mio cugino inviterà molti dei suoi amici, ragazze in quantità e davvero pochi parenti. Ci sarà la musica alta, alcohol e molto cibo, e la grande piscina che coronerà la serata.

                              20:03
Diversamente da come avevo immaginato tutto va nel peggiore dei modi...
Esco di casa in ritardo e arrivata alla festa fatico a trovare Matteo, come se non bastasse gli occhi di tutti sono puntati su di me.
Faccio i complimenti a me stessa per essermi accorta solo questa sera, a 17 anni, di non avere più le forme del corpo da bambina... Forse non è stata una buona idea mettermi in mostra in un luogo pieno di ragazzi ubriachi e in cerca di divertimento.
Dopo diversi minuti mi rassegno e smetto di cercare mio cugino, così inizio a girovagare per il grande giardino.
Mente cammino passo davanti a un gruppo di ragazze, le sento ridere del modo in cui sono vestita ma le ignoro e accelero il passo.
Arrivo davanti al bancone delle bevande e prima di prendere qualcosa da bere mi guardo intorno, molti ragazzi fissano il mio corpo come se fossero affamati, altri sorridono maliziosamente.
Molto imbarazzata dalla situazione accendo il telefono, apro la barra delle notifiche e trovo un messaggio da Giuliana, "Ei, come stai?" è quello che c'è scritto. La rabbia prende il sopravvento in me, con quale faccia mi scrive dopo quello che ha fatto? Blocco il suo contatto e spengo lo schermo del telefono.
Fortunatamente alzando la testa intravedo in mezzo a un gruppo di persone mio cugino, facendogli cenno con la mano lo faccio avvicinare a me.

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