#11

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Non so precisamente da quanto tempo io sia chiusa qui dentro il bagno, so solo di volerci rimanere ancora per un po'.
Da dietro la porta però sento le voci di Chiara e mia madre che non vedendomi iniziano a preoccuparsi...

-ma tua figlia che fine ha fatto?
Domanda Chiara.

-non so dove sia finita, credo sia in bagno...
Risponde mia madre che probabilmente già si immagina cosa mi stia succedendo.

-vai a controllare no?

-si, torno subito
Risponde.

Sento i passi avvicinarsi sempre di più alla porta, poi si fermano proprio lì davanti.

-sono Michelangelo... esci, so che sei lì dentro. Ho bloccato tua madre, adesso siamo soli.

Per un attimo mi si blocca il respiro, quella voce rassicurante risuona alle mie orecchie e mi attira a se, proprio come fa la melodia di un flauto con un serpente a sonagli, cerco di resistergli.

-non voglio uscire.
Dico.

Pochi secondi di silenzio intercorrono tra le mie parole e un fastidioso cigolio alla maniglia, automaticamente la mia mano si piazza su di essa bloccando ogni suo movimento.

-è chiuso a chiave, è inutile che cerchi di aprire.
Dice la mia voce fioca mentendo.

-apri la porta e non fare storie.
Insinste Michelangelo.

Nonostante stia mettendo tutta la mia forza contro la porta quelle dannate mani riescono comunque ad aprirla.

-avevo detto che mi ero chiusa a chiave, perché hai aperto?
Mi infastidisco.

Tengo lo sguardo basso mentre mi ritrovo con le spalle al muro bloccata tra le braccia del ragazzo.

-ho aperto la porta perché ero certo che non fosse chiusa... Puoi infastidirti quanto vuoi ma so bene quando menti, potrei leggerti la mente se solo volessi.
Mi sussurra all'orecchio facendomi venire i brividi alla schiena.

Ad ogni sguardo che il ragazzo mi rivolge divento sempre più fragile fino a scoppiare in lacrime.

-eiii, sai che siamo una squadra noi, puoi raccontarmi tutto se vuoi sfogarti...
Mi dice avvolgendomi in un lungo abbraccio.

-lo so.

Quando finalmente riesco a calmarmi, con un bacio sulla guancia, ringrazio Miki.

-che vuoi fare? Vado a mettere il costume e facciamo il bagno?
Mi chiede il ragazzo tentando di tirarmi su il morale.

-sbrigati.
Rispondo, lui annuisce e corre a cambiarsi.

Intanto io esco in giardino dove subito vengo assalita dalle tante domande di Chiara e mia madre, che giustamente si chiedono dove sia stata per tutto il tempo.
Cerco di svincolare dall'interrogatorio e intanto mi sento toccare i fianchi nudi da due mani grandi...

Un brivido percorre tutto il mio corpo facendomi venire la pelle d'oca, il ragazzo accorgendosene ride, che stronzo

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Un brivido percorre tutto il mio corpo facendomi venire la pelle d'oca, il ragazzo accorgendosene ride, che stronzo...
Intanto mi afferra per bene e mi sussurra all'orecchio.

-queste bambine antipatiche non hanno intenzione di scendere dal materassino?
Dice riferendosi alle figlie di Chiara.

-Michelangelo! Sii più gentile..
Rispondo con un tono ironico.

-va bene piccola, ci penso io...
Dice ridendo.

Detto questo si toglie la maglietta, poi raggiunge il bordo piscina e si ferma proprio di fronte al materassino.

-vi conviene scendere o dovrete affrontare uno tsunami.
Avvisa le ragazze.

Loro fanno spallucce ignorando totalmente le sue parole.

-vi ho avvertite!
Urla allora Miki mentre si tuffa.

In meno di un secondo quelle due cadono dal materassino;
Il ragazzo riemergendo dall'acqua soddisfatto lo afferra e lo posiziona proprio davanti a me.
Io tutta contenta mi ci lascio cadere sopra suscitando in lui una risata.

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