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Sette giorni. Erano passati sette lunghe giornate prima che dimettessero definitivamente Chifuyu dall'ospedale. Il danno che Baji aveva creato al suo corpo era più grave di quanto avesse pensato, ma in tutto questo Chifuyu non aveva mai creduto che quel ragazzo dai lunghi capelli color della pece fosse stato lo stesso che qualche giorno prima dell'aggressione lo aveva toccato delicatamente con le stesse dita.

Chifuyu stava seduto sull'altalena del parco giochi. Non c'era traccia di nessun bambino che giocava, faceva ancora troppo freddo. Stava pensando. Pensava fin troppo quei giorni. Pensava alle parole di Kazutora, pensava alla Toman. Pensava a lui.
Rammentava ogni dettaglio di quella notte passata al caldo, nel letto di Baji. Di come lo aveva accarezzato, di quanto i suoi capelli profumassero del suo semplice odore, di quanti baci si erano regalati a vicenda.

Poi però si ricordò del dolore provato mentre Baji, sopra di lui, lo massacrava senza alcuna pietà. Il suo sguardo era impassibile, sembrava davvero convinto di fargli del male. Doveva odiarlo. Doveva odiare Baji Keisuke a morte. Lo aveva condotto al covo della Valhalla nello stesso modo in cui delicatamente lo aveva portato a letto quella notte; gli aveva stretto il polso, mentre delle sere prima quel polso lo aveva baciato un'infinità di volte. E poi era arrivato l'incubo. Sì, doveva odiare Baji.

Poi, però...

"Non dimenticare mai quello che ti ho detto quella sera."

Quelle parole penetrarono nella sua testa come l'ambrosia, il dolce nettare degli Dei che curava le ferite dei grandi eroi.

Erano le parole che Baji gli aveva detto prima di entrare nella Valhalla.
In quel momento tutto prese luce.
E lo riportò a quella notte.

"Ops."
"Lo hai fatto apposta, eh."
"Probabile."
"Baji Keisuke, stai facendo una cosa romantica ricordando il nostro primo incontro, lo sai?"
"Oh no, davvero?"
Chifuyu si era avvicinato alle sue labbra, sorridendo "Oh, sì. E ora dovremmo dividerci il Peyoung Yakisoba...di nuovo?"
"Va bene, hai capito che l'ho fatto apposta a comprarne solo una porzione, non farne una commedia romantica." Aveva detto Baji, alzando gli occhi al cielo.
"Troppo tardi." Chifuyu divise le bacchette e succhiò il primo boccone.

Una striscia di noddles era fuoriuscita dalle labbra del biondo e, prima che potesse tirarla su con la lingua, Baji ne approfittò per tuffarsi nella sua bocca, afferrando lo spaghetto, mentre la sua mano finiva dietro la nuca di Chifuyu.

Quando, dopo molto tempo, si erano staccati, gli occhi di Baji avevano percorso ogni centimetro del viso dell'altro ragazzo, non riuscendo a staccarsi da quelle iridi azzurre.

"Che c'è?" Aveva chiesto Chifuyu.
Baji si era bagnato le labbra con la lingua, nel mentre con il pollice pulì la bocca del biondo, sporca di cibo.
"Non sono un romantico, lo sai." Aveva cominciato a dire "Ma posso solo dirti che condividerei tutti i peyoung yakisoba dell'universo con te per il resto della mia vita." E per non dargli modo di ribattere lo aveva baciato ancora.

Una patina di lacrime aveva invaso le iridi del ragazzo. Emise un singhiozzo forzato, si alzò in piedi di scatto e si mise a correre.
Non importava dove lo avrebbe trovato, non importava quanto ci avrebbe messo per cercarlo, lo avrebbe trovato a qualsiasi costo. Non esisteva nessun Kazutora, nessun Mikey, nessuna Toman se Baji Keisuke non era al suo fianco. E in quel momento correva, correva da lui, come aveva sempre fatto da quando lo aveva guardato per la prima volta dietro i banchi di scuola, da quando gli aveva salvato la vita, dal momento in cui divisero la prima Yakisoba insieme.

Voglio dividerne altri cento con te, pensava Chifuyu.
Voglio dividerne altri mille, e poi altri cento ancora e poi tutti tutti i Peyoung Yakisoba dell'universo...come mi hai detto tu.

Arrivò in men che non si dica all'angelo senza testa e lì dovette fermarsi, sia per riprendere fiato, sia per salvarsi la pelle. Se Baji era lì dentro...allora sarebbe entrato, senza esitazione. Baji aveva in mente qualcosa, lo sapeva. Non avrebbe mai tradito Mikey in quel modo, neppure l'intera Toman. Non avrebbe mai tradito...lui.

Si avvicinò pericolosamente alla porta, il cuore gli batteva all'impazzata. Esitò un momento, ma poi dentro la mente gli comparve il viso sorridente di Baji che gli offeriva metà yakisoba e così toccò la porta per aprirla, ma fu sorpreso quando, prima che potesse spingere, quella si aprì da sola, facendo uscire la persona principio dei suoi pensieri.
Entrambi, alla loro vista, trasalirono sgranando gli occhi. Si osservarono attentamente per un solo attimo, seppure parve infinito.
Baji, aveva pensato Chifuyu, ma non fu in grado di dirlo.
«Chifuyu...» Riuscì a pronunciare l'altro.

Quello che accadde l'istante dopo Chifuyu non ne fu consapevole. In un attimo Baji lo afferrò per le spalle, lo spinse al primo angolo dietro l'edificio e lo incastrò al muro, tra le sue braccia che erano poggiate su di esso, come per proteggerlo da un proiettile vagante.
Chifuyu respirò a fondo, ponendosi una mano sul cuore, mentre l'odore dell'altro ragazzo lo invadeva tutto.

«Che ci fai qui?» Sussurrò preoccupato Baji, coperto di sudore sulla fronte, poi sembrò riprendere il controllo e guardò veramente Chifuyu.

Una patina di lacrime gli invase le iridi.
«Che cosa ti ho fatto?» Mormorò, adagiando delicatamente una sua mano sulle bende del biondo.

Chifuyu allungò le dita e le poggiò sulla mano di Baji, prolungando il tocco «Sto bene.»

Il moro scosse la testa «No. Non è così, non...»

«Baji...»

«Stavo venendo a cercarti.» Esclamò il moro di getto, interrompendolo «In questi sette giorni non ho fatto altro che pensare a te. Volevo correre da te appena ti hanno portato via, ma dovevo rimanere lucido.»

«Baji, io...»

«Lo so.» irruppe ancora «Mi starai odiando in questo momento e va più che bene. Merito di essere odiato da te per quello che ti ho fatto. E presto ti spiegherò tutto.»

«Baji Keisuke non sono arrabbiato con te!»

Quelle parole fermarono il cuore di Baji per diversi secondi. Il moro si discostò dal biondo, lasciando uno spazio che pareva infinito tra i due.

«Non ho capito cosa vuoi fare,» proseguì Chifuyu «Ma so che non tradiresti mai Mikey o la Toman. C'è qualcosa sotto che non hai voluto condividere con nessuno. Neppure con me. Ma qualunque cosa sia non puoi farla da solo...»
Chifuyu allungò una mano per afferrare quella di Baji, ma esitò un attimo prima che esse si sfiorassero.

Baji non faceva altro che voltarsi ogni secondo per controllare che nessuno lì stesse vedendo, ma udendo le ultime parole di Chifuyu non potè fare a meno di bloccarsi.

«Non ho intenzione di coinvolgere anche te.»
Disse duramente «Ma ora devi andartene da qui. Se ci vedessero rovinerei ogni cosa.»

«Non mi importa. Io voglio proteggerti Baji.»

«E pensi che io non lo voglia fare?!» sbottò il moro, colpendo il muro davanti a lui «E invece ti ho fatto solo del male. Vattene, Chifuyu. Non ti merito, forse non ti ho mai meritato.»

«Allora perché hai detto che stavi venendo a cercarmi?» Chifuyu lo guardò negli occhi, deciso.

Baji distolse lo sguardo, ma poi cedette anche lui e le loro iridi si intrecciarono lentamente. Quello sguardo sembrò fermare il cuore di entrambi per diversi secondi; forse invece essi si erano appena connessi, battendo all'unisono.

Senza dire nulla, Baji afferrò la mano di Chifuyu e lo condusse fuori da quel vicolo, lontano dall'angelo senza testa.
«Dove stiamo...» Provò a dire il biondo, senza però completare la frase.

Arrivarono in un parcheggio isolato. Baji afferrò delle chiavi dalla tasca, si avvicinò ad una motocicletta di un nero così lucido che era facile specchiarsi ed infine mise in moto.
Senza parlare tirò fuori un casco dal retro, lo infilò sulla testa di Chifuyu, legandoglielo stretto sotto la gola. Fatto questo mise le mani sul manubrio.

«Sali.» Disse solo, senza guardarlo.
«E il casco per te...?»
Chifuyu sapeva che Baji non avrebbe risposto, così obbedì, salendo nel sedile posteriore.
«Reggiti a me.»
«Dove andiamo?»
Chifuyu non si aspettava neppure quella volta una risposta, ma un attimo prima di partire Baji sussurrò «Ovunque, lontano da qui.»

Un minuto dopo stavano già sfrecciando insieme, l'uno legato all'altro, per le grandi strade di Tokyo.

If We Have Each Other // Bajifuyu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora