Aveva corso alla massima velocità anche quando il fiato incominciava a mancargli, aveva continuato a correre fino a casa di Takemichi, ormai ventiseienne anche lui. Non era una coincidenza averlo trovato con Naoto a discutere su come tornare quella volta nel passato.
«Chifuyu!» Strillò Hanagaki spaventato «Sei qui anche tu.»
«È arrivato poche ore fa.» Illustrò Naoto, riferendosi a Takemichi «E la situazione non è migliorata, come sempre.»
«Allora torno.» Esclamò Takemichi deciso «Chifuyu ci vediamo...»
«Nel passato, lo so. Vai ora, socio.»Chifuyu si preparò a lasciare per sempre quella realtà, i momenti con Kazutora, il suo lavoro e tutte le persone che aveva incontrato fino a quel momento.
Era un addio, ma non sembrava fargli del male....
I salti temporali continuavano, sembravano non fermarsi mai. Takemichi era diverso ogni volta che tornava, con una nuova missione impossible. Chifuyu - sempre sedicenne quando il suo socio tornava dal futuro - ascoltava attentamente. Se Naoto lo aiutava nel futuro lui lo avrebbe fatto nel passato. Non avrebbe mai abbandonato Takemichi nelle mani del fato.
Lo avrebbe progetto fino alla fine...Poi arrivò quel giorno.
«TAKEMICHI!» Gridò Chifuyu con tutta la voce che aveva in corpo quando Manjiro Sano - ormai irriconoscibile - aveva appena trafitto da parte a parte il suo migliore amico con una katana.
Non credeva ai suoi occhi. Takemichi, dopo aver cinto Mikey dolcemente da dietro la testa, si accasciò a terra, sputando sangue.
Chifuyu gridò ancora, incapace di muoversi. Per un momento sembrò rivivere la stessa situazione dell'Halloween di sangue.Non è possibile, non è possibile, non è possibile.
Mikey sembrò rinsanire dal suo stato di follia, i suoi occhi tornarono ad avere un aspetto normale, poi si accasciò anche lui, sorreggendo Takemichi.
Cominciò a strillare quando l'amico non gli rispondeva. Il cuore di Chifuyu aveva battuto così forte e con così tanta irregolarità solo una volta ed era una sensazione indescrivibile, terrificante.
Se muori nel passato non posso cambiare il corso degli eventi, gli aveva detto una volta il suo socio quando per un attimo gli aveva domandato se Baji poteva...Quindi se Takemichi moriva che ne sarebbe stato di tutti loro? Hina sarebbe morta ancora, tutti i salti che avevano fatto sarebbero stati vani, tutti i sacrifici di quel piagnucolone biondo sarebbero andati perduti. E la volontà di Baji...del suo Baji avrebbe cessato di esistere con lui.
«No, no, no!» Gridava Chifuyu, osservando la scena di morte da lontano. L'intero campo prese un silenzio assordante. Si sentiva solo il suo pianto roco e quello di Mikey.
Era finita.
Sarebbe davvero terminata così la storia delle gang di Tokyo? Sarebbe stata ricordata con il sangue e la morte? Con la perdita di un amante e di un amico?
Allora se ne sarebbe andato anche Chifuyu, aveva pensato il ragazzo. Che senso aveva vivere senza di loro? Prima Baji...ora anche il suo socio, il suo migliore amico.Poi accadde qualcosa.
Qualcosa che forse Chifuyu - a distanza di anni - non sarebbe mai stato capace di spiegare.
Bastò un misero battito di ciglia, tutto diventò scuro, le lacrime che avevano invaso le sue iridi scomparvero e percepì l'istante dopo gli occhi insolitamente asciutti.
Ma che-«Chifuyu! Ti svegli o no?»
Quella voce.
Mamma?«Allora?» La madre entrò nella sua camera spalancando la porta e Chifuyu aprì gli occhi, alzandosi d'istinto.
La luce del mattino gli ferì le iridi, ma quello fu l'ultimo dettaglio che colse.
«Sono venti minuti che ti chiamo, farai tardi a scuola!»
«Ma dove...c-che ore sono?» Borbottò il ragazzo, senza capire neppure in che anno si trovasse.
«È tardi, sbrigati. La colazione la farai per strada.» Detto ciò se ne riandò come era subentrata.
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If We Have Each Other // Bajifuyu
Fanfic"Che c'è?" Aveva chiesto Chifuyu. Baji si era bagnato le labbra con la lingua, nel mentre con il pollice puliva la bocca del biondo, sporca di cibo. "Non sono un romantico, lo sai." Aveva cominciato a dire "Ma posso solo dirti che condividerei tutti...