Episodio Quattro/2

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Era proprio una bella giornata.

L'aria fresca, il tepore del sole tra i rami d'albero, il calpestio familiare del suolo sotto le sue scarpe... tutto quanto, l'aveva riempito di sano ottimismo, di positività.

Avevano raggiunto in orario il piazzale, all'uscita dalla tangenziale, in cui si erano dati appuntamento con suo zio. Qualche minuto, ed ecco l'auto di suo zio. Non aveva perso tempo ed era subito corso verso Luca, che a sua volta si era precipitato fuori l'auto, non senza una sgridata dalla mamma. "Ti devo raccontare una cosa, una novità grossissima!" gli aveva annunciato, entusiasta e impaziente. Suo padre e suo zio si erano allontanati per prendere un caffè, c'era un bar proprio lì accanto, era un punto di ritrovo molto frequentato da tutti coloro che andavano fuori città. Ebbro di curiosità, aveva incitato il cuginetto a raccontargli, ma Luca aveva risposto che era un discorso lungo e che gli avrebbe detto ogni cosa una volta giunti sul posto, e nel dirlo aveva lanciato un'occhiata guardinga verso sua madre. Dopodiché, tornati gli adulti, erano partiti.

Quel posto aveva ormai un forte sapore nostalgico. Almeno un paio di volte l'anno, andavano lì, tutti insieme, per una passeggiata, una grigliata, una boccata d'aria fresca. Una montagnola poco fuori città, con una vasta area attrezzata pensata apposta per grigliate pasquali o di ferragosto. A quella latitudine, i più approfittavano di quelle feste primaverili per andare al mare, ma la sua famiglia, e quella di Luca, preferiva cogliere l'occasione e rilassarsi in tutta tranquillità, dato che l'area era poco gettonata, non c'erano gruppi rumorosi nelle vicinanze né si doveva faticare a trovare tavoli e piazzole per la brace sgombri.

All'arrivo, avevano ripetuto i soliti gesti, i soliti riti. La crema solare in viso, a macchiargli di bianco le guance olivastre, il cappellino fisso in testa, le maniche della felpa arrotolate, e via, pronti all'avventura.

O quasi, perché prima che potesse lanciarsi all'esplorazione con Luca, suo padre gli aveva ordinato di aiutare la mamma, restare nei paraggi e dare una mano, non potevano fare tutto loro, doveva dare il suo contributo. Si era lamentato, aveva sbuffato. Suo padre aveva tenuto fede al discorsetto di quella mattina, dunque, non poteva che dare almeno una parvenza di obbedienza e collaborazione.

Finalmente libero dagli ordini di suo padre, mentre gli adulti si dedicavano a preparare il fuoco, già a metà mattinata, lui e suo cugino scandagliavano i dintorni, facendo ben attenzione a non allontanarsi troppo. Ne aveva prese di sculacciate per essersi allontanato, una volta anche per essersi perso insieme a Luca, di cui ovviamente doveva essere responsabile. Inutile tentare di convincere suo padre che sì, davvero, era stato responsabile, anche se aveva undici anni: era stato Luca a scappare via, lui l'aveva inseguito per non lasciarlo solo, ma poi non era stato capace di orientarsi e aveva ritrovato la strada del ritorno a fatica, nel panico e in ritardo. No, alla fine le aveva prese, una volta a casa. Se suo padre era più propenso a usare altri metodi per correggere il suo rendimento scolastico, per tutto quello che erano guai, danni in casa, disobbedienze e quant'altro, la pena prevista era sempre una generosa dose di sculaccioni educativi.

Per un po', Leonardo e Luca avevano giocato a pallone, combinando regole della pallavolo e del calcio, in un gioco che non aveva né capo né coda, ma che si adattava bene al terreno accidentato e che soddisfaceva la loro voglia di muoversi e far fluire l'energia in eccesso.

Riavvicinatisi alla brace, avevano scoperto che la carne era già stata messa sul fuoco. Sua mamma aveva apparecchiato la tavola, tirato fuori l'insalata di riso, mentre sua zia forniva bibite e una sangria che sembrava appetitosa, ma che avrebbe fatto bene a non degnare d'uno sguardo, altrimenti suo padre... indeciso tra l'appetito, che lo chiamava verso quella enorme insalatiera, e la curiosità, s'era lasciato portare via da Luca, con la promessa di non allontanarsi troppo, perché la prima razione di carne, delle succulente costine di maiale che già stavano spargendo dappertutto il loro aroma, sarebbero state pronte in poco tempo.

Ramoscelli pungenti e uova scottanti (SV#7)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora