Di Marco, che alla fine ebbe una pazienza degna di Giobbe per mesi, non mi liberai facilmente.
Si presentava quasi tutte le sere a casa di Silvia , da cui mi ero momentaneamente trasferita a causa delle frequenti liti con mia sorella, e cenavamo insieme.
Non era male; gentile, simpatico, attento e molto premuroso. Nonostante avessi messo in chiaro che non cercavo una storia, fui costretta a respingere in più di un'occasione i suoi tentativi di approccio. Ad ogni modo era diventata una persona sempre presente. Veniva a prendermi al lavoro con la scusa di essere passato davanti alla libreria e mi trascinava in giro con scuse sempre più fantasiose a cui non riuscivo a dire di no.
Qualche volta mi chiamava al telefono dopo essersene andato e riusciva a tenermi incollata all'apparecchio fino a tardi.
Aveva anche conosciuto il mio titolare, Fulvio, con cui condivideva la passione per le moto e questo gli forniva la scusa per passare anche qualche mattinata al negozio e portarmi via per un caffè.
Fu proprio durante una di queste mattinate che, mentre eravamo al bar, mi anticipò che avrebbe parlato con Fulvio perché prendesse un suo amico a lavorare da noi; il tipo se la stava passando male, era " a spasso" da mesi e aveva parecchi debiti e un grosso problema in famiglia ed era, a suo dire, una gran brava persona ed un instancabile lavoratore. Mi offrì di perorare la causa se ce ne fosse stato bisogno ma il mio intervento fu quasi superfluo... La candidatura di Marco sfondò una porta aperta per il mio capo: avevamo estremo bisogno di un magazziniere !
Alle dodici in punto del giorno dopo fu fissato il colloquio, avrei dovuto presenziare ma un odioso contrattempo domestico mi costrinse a tornare a casa di corsa proprio una manciata di minuti prima dell'appuntamento: l'inquilino del piano di sotto aveva chiamato Silvia, che era fuori città , per avvisarla che qualcosa non andava nel suo appartamento perché dal soffitto veniva giù acqua.
Ne seguirono due giorni d'inferno! Alcuni tubi sotto il pavimento erano scoppiati e tra acqua e riparazioni fui costretta a richiedere due giorni di ferie. Per fortuna anche in questa occasione Marco mi diede una mano.
- Sai che da oggi hai un nuovo collega?- mi disse mentre preparava la tavola .
- Da oggi??? Sapevo che a Fulvio era piaciuto, ma credevo cominciasse la settimana prossima!-
- In teoria era stato deciso così, ma poi...senza di te il grande capo si é visto perso e gli ha chiesto di cominciare subito e pare anche che non se la cavi male con i clienti!-
- Ottimo... Così darà una mano anche a me!-
- Non diciamo eresie, con te non può competere; quale cliente preferirebbe avere a che fare con un uomo quando può scegliere di essere servito da una meravigliosa donna come te?-
Non perdeva occasione per farmi complimenti e, soprattutto in quelle due sere in cui Silvia non c'era stata, il compito di fargli prendere la porta ad una certa ora era stato davvero arduo!
- E questo tuo amico che tipo é?- gli chiesi per sganciarmi dal suo sguardo approfittandone per servire la cena.
- Bhè lui é... piuttosto taciturno, qualche volta un po' pignolo e scontroso anche, soprattutto nell'ultimo periodo per tutto quello che sta passando, ma... é un buono, una persona di cui ci si può fidare e sono certa che non creerá problemi! Anzi, spero che tu possa aiutarlo ad inserirsi !-
- Stai tranquillo, con noi starà benissimo!- risposi con le migliori intenzioni - Tanto domani torno a lavoro e me ne occupo io!- conclusi strizzando l'occhio .
- Allora c'è da fare un brindisi... Alla splendida donna che risolve tutti i miei problemi e che ... -
- Frena ! Frena! - lo interruppi per non dargli modo di continuare - Guarda che se é un brontolone insopportabile lo licenzio in tronco!-
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Per un finito tempo.
RomanceSi dice dell' Amore che " é eterno finché dura" , ma esistono splendide eccezioni. Talvolta si ama anche dopo la fine di una storia.