capitolo 1 - Mi raccomando

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"Vai via tu Federica."

Comunica la conduttrice.
Mi cade il mondo addosso.
Inizio a piangere, vorrei trattenermi, essere forte per Fede, ma non riesco. Mi copro il volto con le mani cercando di calmarmi.

"Me lo aspettavo Maria."

Risponde la romana. Ed è vero.
Ne parlavamo giusto ieri sera, lei ne era praticamente sicura, io non volevo accettarlo.
Io non voglio accettarlo.

"Buonanotte ragazzi."

Saluta la conduttrice.
Già, buonanotte.
Come se stanotte chiudere occhio sia anche solo una possibilità.
Appena Maria stacca il collegamento mi fiondo tra le braccia di Federica, lei mi stringe a sua volta e le lacrime Non cessano di scendere, ormai nemmeno le trattengo più.
Mi stacco dopo qualche secondo e le prendo il viso tra le mani, guardandole prima gli occhi, lucidi, e poi le labbra.
Non puoi farlo, non qui.
Mi grida la mia coscienza, e purtroppo ha ragione.

"Oh mi raccomando."

Mi limito a sussurrare, una frase che cela più di un significato, e che spero che lei abbia afferrato, ma non indago troppo pervhè ho bisogno di nascondermi di nuovo tra le sue braccia, e così faccio, lei mi stringe ed accarezza ed in quel momento, quasi dimentico tutto il contorno, mi sento protetta tra le sue braccia, nel mio luogo sicuro.

"Tu mi raccomando."

Risponde Fede, io non le rispondo e continuo a stringerla.
Quando poi mi stacco la guardo negli occhi.

"La fai palestra?"

Chiede sorridendo, cercando di tirarmi su. E ci riesce. Con quel sorriso potrebbe convincermi di fare qualsiasi cosa.

"No."

Rispondo tra lo scherzoso e il disperato, e la riabbraccio. È più forte di me, cercare conforto e darle conforto stringendola forte.
Dopo un po' lascio spazio anche agli altri per salutarla.
Mi siedo davanti alla televisione e la guardo abbracciate gli altri e nel mentre realizzo.
Tra qualche minuto andrà via.
Lascerà vuoto quel letto di fronte al mio sul quale ci perdevamo in storie e cazzate la notte, prima di dormire.
Non la vedrò più girovagare in casetta, non faremo più il solletico agli alberi o altre stupidaggini simili che ci facevano sentire bene e ci permettevano di staccare dallo stress della trasmissione.
E quel bacio che ci siamo date ieri?
Questa domanda si fionda tra i miei pensieri e occupa il primo posto. Sarà stata l'euforia del momento? Si dimenticherà di me una volta fuori, rivedrà Giovanni, riabbraccerà la sua famiglia ed io e quel bacio saremo solo un lontano ricordo, o peggio, mi dirà che mi vede solo come un'amica e che quel bacio è stato sbaglio, ma che non vuole perdermi. Ed io e il mio povero cuore rimarremo ridotti in frantumi accettando anche solo un'amicizia, perchè ormai della ragazza bruna dall'accento marcatamente romano non possiamo più farne a meno.
Come ti sei ridotta Nina.
La guardo e ricomincio inevitabilmente a piangere.
Quando ha finito di salutare tutti e si riavvicina a me, mi accarezza la testa e mi sorride amaramente, sorriso che provo a ricambiare, senza successo.

"Mi aiuti a preparare la valigia?"

Mi chiede, io mi limito ad annuire, così Fede mi afferra la mano e mi trascina in camera  chiudendo la porta dietro di noi. Mi lascia e afferra la valigia metà vuota che aveva lasciato sotto il letto.

"Ti sei portata avanti."

Provo a scherzare avvicinandomi a lei, nemmeno mi guarda in faccia, tiene lo sguardo sui vestiti che piega goffamente a causa delle mani tremanti.

"Sesto senso."

Risponde con voce tremante. Lei che fino ad adesso si era trattenuta e che si è lasciata andare solo ora che siamo da sole. La riabbraccio e stavolta è lei a crollare. Stavolta sono io ad essere forte.

"È solo l'inizio Fe."

Dico asciugando le ultime lacrime con i pollici, restando stretta a lei.

"Non è quello."

Ribatte, quando si emoziona così è sempre di poche parole, sa che potrebbe scoppiare a piangere da un momento all'altro, e lei odia mostrarsi fragile. Per fortuna ormai ho imparato a capirla nei suoi mezzi silenzi, mi limito ad accarezzarle le guance, ma i miei occhi cadono inevitabilmente sulle sue labbra, lei sembra notarlo ed arrossisce leggermente.

"Fallo."

Sussurra solamente, e con una sola parola spazza via, momentaneamente, tutte le paranoie di prima. Una parte di me sa che sarà difficile, soprattutto mettere fine a quello che avevamo prima che accadesse questo. Ma l'altra parte è fin tropo persa per la ragazza dai capelli corvini qui di fronte a me e decide di viversi il momento. E per fortuna vince la seconda.
Così mi avvicino, le stringo i fianchi, poggio le mie labbra sulle sue, e le muoviamo simultaneamente ad un ritmo lento ma deciso. Federica schiude leggermente le labbra ed io non esito un attimo ad accettare l'invito, le nostre lingue danzano per la prima volta insieme e creano una sinfonia sublime al mio ed al suo udito. Quando ci stacchiamo ci fissiamo per un tempo indefinito negli occhi, senza emettere suoni ma dicendo centinaia di parole, mentre lei mi accarezza la schiena leggermente scoperta e io le guance, ancora un po' umide dalle lacrime che ha versato precedentemente.

"Senza paura."

Dico, forse più a lei che a me, ricordando le parole di ieri sera. Lei annuisce, ed io mi sento ulteriormente rassicurata. La stringo un'ennesima volta  nascondendo il mio viso sul suo petto, lei mi stringe ancora di più a sè e poggia il suo capo sulla mia spalla.

"Ora basta piangere, non vado mica in guerra, prepariamo sta valigia prima che me cacciano."

Scherza leggermente la romana, fa sorridere anche me e, a malincuore, la aiuto a sistemare gli ultimi vestiti in valigia. Una domanda continua a frullarmi per la mente però  è non posso fare a meno di esternarla.

"Come faremo fuori?"

Chiedo, Fede si incupisce leggermente, chiude la valigia e si volta verso di me.

"Non lo so, lo affronteremo poi insieme, come abbiamo fatto con tante altre cose fino ad ora. Tu concentrati sul programma, voglio vederti tornare vincitrice."

Afferma la romana, inalo un'abbondate quantità d'aria e poi annuisco. Stringendola nuovamente tra le mie braccia.

"Federica è il momento di andare."

Comunica la redazione. La lascio e prendo la valigia che si trova ancora sul letto e la seguo fuori.

Ciao ragazz, a grande richiesta  ecco a voi il primo capitolo della storia nuova storia sulle fedelina (o angerica? Boh nel dubbio entrambe). Se vi va, una stellina ed un commento sono sempre graditi.
Ci si.

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