Capitolo Quarto

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L'ultima domanda posta da quella che tutte consideravano stupida aveva fatto sì che ci fosse nuovamente silenzio nella stanza, dando la possibilità a Jeongyeon di raccogliere le idee per giostrarsi le cose che avrebbe potuto dire.

"Ricapitoliamo: siete tutte qui perché l'ho voluto io, anche se devo ammettere di aver messo in conto anche dei possibili errori nei miei calcoli, e i libri che avete scelto" stava indicando le vincitrici della visita guidata "sono quelli che avevo selezionato per voi, pertanto il mio esperimento sta andando a gonfie vele"

"Questo non spiega nulla, ci stai soltanto facendo sentire delle complete idiote" Mina si era alzata per dirigersi in direzione della macchinetta del caffè, comportandosi come se fosse sua e pigiando i tasti di suo interesse "vogliamo sapere le motivazioni della nostra presenza qui e come sia stato possibile unire dei mondi totalmente opposti"

Chaeyoung la stava osservando con evidente interesse "potresti prepararne uno anche per me? Mi piace l'espresso"

"Che schifo, è troppo amaro e forte" Jihyo aveva fatto una smorfia.

"Sempre meglio di quella roba annacquata che viene spacciata per caffè che bevete in molti"

A quel punto Dahyun non era stata in grado di rimanere in silenzio "potreste evitare di farci perdere altro tempo con i vostri inutili commenti? Ognuno è libero di bere ciò che vuole"

"Infatti non potrei mai rinunciare al mio tè coi petali di rosa" Sana aveva uno sguardo sognante al solo pensiero.

"Andrebbe bene anche l'acqua del cesso?" Nayeon stava ridacchiando "io una volta ci ho provato a berla, ma ero solo una bambina"

"Adesso riesco a capire molte cose sul tuo conto" la modella si era allontanata da lei per quanto possibile, finendo a stare appiccicata a colei che considerava una stangona.

Tzuyu la stava fissando infastidita, ma allo stesso tempo trovava che il suo calore fosse piacevole "ti stai prendendo un po' troppa confidenza per essere una completa estranea"

L'unica che non aveva aperto bocca era Momo, la quale si era persa nei suoi pensieri fino a quel momento. Una volta ripresasi si era rivolta direttamente a Jeongyeon "se volessi restare in questo mondo potrei farlo o c'è un limite di tempo?"

Era chiaro quanto fosse insoddisfatta della sua vita nel libro e il dispiacere generale nei suoi confronti era stato genuino, tanto che persino una persona dura come Mina si era ritrovata ad essere gentile con lei, infatti le aveva portato subito una cioccolata calda.

Jeongyeon si era rattristata, ma il suo compito non era quello di provare empatia "hai indirettamente anticipato un discorso che avrei dovuto fare a prescindere, perciò cercherò di rispondere nel modo più diretto possibile: non c'è alcun limite alla vostra permanenza in questo mondo, ma questa dipenderà anche dalla persona che vi ha liberate dai libri"

"Quindi basterebbe urtare la sensibilità di colei che ha reso possibile l'attivazione del meccanismo e farle desiderare la nostra sparizione immediata? Mi sembra una cosa un po' triste, per non parlare dei sensi di colpa che colpirebbero il mio fragile cuore nel rendermi antipatica agli occhi di qualcuno che non mi ha fatto alcun male"

Gli sguardi rivolti alla principessa, a differenza di quelli che erano stati indirizzati a Momo, erano un misto di confusione e profondo disgusto, tanto che alcune di loro non erano riuscite a nasconderlo.

L'intervento di Mina era stato immediato "ho intervistato molta gente stramba e fastidiosa durante i miei sei anni di carriera, ma penso che non potrei mai sopportare una come te. Mi viene voglia di picchiarti ogni volta che apri bocca, vedi di parlare come mangi"

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