Capitolo Quindicesimo

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A casa Myoui la situazione era stata un po' strana per alcuni giorni, ma alla fine anche Chaeyoung era quasi riuscita ad abituarsi a vedere due sorelle in atteggiamenti che, nel suo mondo, non stavano né in cielo né in terra.

Poi non poteva negare di essere stata particolarmente fortunata, dato che quelle due avevano iniziato una sorta di competizione per farle scegliere la migliore in ogni ambito.

Mina era bravissima a cucinare, sua sorella invece era negata. La mora si stancava subito a fare i massaggi, Sharon invece si impegnava al massimo per trovare i punti giusti. Alla maggiore piaceva provocare tramite l'utilizzo delle mani, l'altra prediligeva i baci.

Erano completamente diverse l'una dall'altra anche per quanto riguardasse l'ordine della propria camera da letto e, avendole viste parecchio da vicino, si era sentita meno in colpa nel notare quanto la loro somiglianza fisica non fosse poi così tanta.

In ogni caso erano legate dal sangue e non riusciva proprio a passarci sopra, tanto che erano state ben attente dal non farsi mai beccare in atteggiamenti romantici per non rovinarle l'umore.

Tuttavia, anche se si sentiva colpevole di un crimine punibile con la peggiore delle pene, aveva acconsentito a fare da giudice per una gara ritenuta importantissima da quelle due e quella mattina si era svegliata in mezzo a loro.

Era esausta e si sentiva indolenzita più di quella volta in cui aveva tentato di correre un'intera maratona, tanto che aveva fatto una fatica immensa anche solo per girarsi su un fianco.

I suoi occhi avevano incontrato quelli di Sharon, la quale da assonnata sembrava quasi un angioletto "buongiorno Chaeng"

"Buongiorno anche a te, hai i capelli che sembrano un nido di uccelli"

"Lo so, è il prezzo da pagare per mantenere un colore tanto chiaro" si era rannicchiata, coprendosi fino al naso "sono stanchissima"

Una terza voce si era aggiunta alle loro "considerata la tua performance di stanotte mi sembri fin troppo in forma"

Chaeyoung era arrossita, improvvisamente consapevole di quanto era accaduto in quella stanza "oddio" si era messa a sedere con uno scatto, dimenticando completamente ogni dolore e guardando uno schermo immaginario che le stava facendo rivivere la notte precedente.

La camera era totalmente in disordine e c'era persino un perizoma appeso ad una lampada. Le due sorelle avevano seguito il suo sguardo e Sharon si era alzata per toglierlo "non ricordo di aver lanciato le mie mutande, a chi devo dare la colpa?"

Mina aveva fatto spallucce "ero troppo ubriaca per ricordare un particolare di poco conto come questo. Potrei essere stata io, ma non ne ho la certezza"

L'ospite invece ricordava benissimo il momento in cui aveva quasi strappato l'intimo della bionda, però si era trattenuta dal mostrarsi imbarazzata "nemmeno io riesco a ricordare, temo di aver bevuto oltre il mio limite"

"Non importa chi sia stato, ciò che conta è che io abbia vinto" il bacio volante di Sharon era stato rivolto a coloro che erano ancora nel letto "vado a farmi una doccia, non fate le furbette mentre non ci sono"

Non appena era andata via era sfuggita una risatina dalle labbra di Mina "ho mentito a mia sorella per non farti sprofondare nella vergogna, ma non meritavi il mio aiuto visto che hai dato più attenzioni a lei"

"Mi dispiace, non so cosa mi sia preso" aveva le mani giunte e si era piegata in un inchino "ti chiedo scusa dal profondo del cuore"

"Da quando è arrivata lei sei cambiata, hai perso il tuo carattere affascinante e stravagante e sembri quasi una santarellina" stava ridendo sotto i baffi "ma devo ammettere che mi piaci anche così"

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