Capitolo Quinto

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"Questa sì che si può definire una bella macchina, posso guidarla?" Dahyun adorava stare dietro al volante, soprattutto quando c'erano di mezzo delle auto parecchio costose come quella.

"Non permetto a nessuno di toccare le mie cose, in più dubito tu abbia la patente in questo mondo e se dovessero fermarci sarebbe un problema"

La modella aveva alzato gli occhi al cielo, aprendo lo sportello dal lato del passeggero e sedendosi di peso sul sedile "dove andiamo?"

Tzuyu aveva deciso di rispondere soltanto dopo essere uscita dal parcheggio, tenendo gli occhi fissi sulla strada "Jeongyeon ha detto che il primo step da fare è andare a casa della persona ospitante per farvi ambientare"

"Giusto, ero talmente presa dalla rabbia da essermene dimenticata" stava guardando fuori dal finestrino, ammirando le varie diversità che la grande città aveva con quella in cui aveva sempre vissuto "tu cosa fai per vivere?"

"I miei genitori sono a capo di varie attività molto influenti anche all'estero, io sono soltanto una raccomandata che ha già ereditato una buona parte di esse e che lavora con loro"

Il modo tranquillo in cui Dahyun si era girata a guardarla era piuttosto insolito visto l'atteggiamento dimostrato fino a quel momento "hai un'opinione così bassa di te stessa?"

"Cosa ti fa pensare che io possa avere una bassa opinione della mia persona?"

"Rispondi in modo freddo e conciso, in più hai screditato la tua posizione soltanto perché l'hai ereditata dai tuoi genitori. Non c'è niente di male ad avere la strada già spianata, questo non fa di te una persona meno degna"

"Allora non sei una stronza priva di tatto come c'è scritto nella rivista"

Ci fu un po' di imbarazzo da parte di entrambe "tutti noi indossiamo una maschera, ma non posso negare di essere un po' cattiva a volte. Fa parte del mio carattere e non riesco a cambiarlo, perciò non aspettarti che io sia un pasticcino come tutte le persone che si comportano come me. Io non fingo, vado solo a momenti"

Tzuyu si era trattenuta dall'urlare degli insulti piuttosto articolati alla persona che l'aveva costretta ad inchiodare per non investirla, sentendosi un po' esposta "allora suppongo che abbiamo qualcosa in comune"

"Io sarei scesa dalla macchina e l'avrei preso per le orecchie, la gente non sa nemmeno come si attraversa una fottuta strada. Se capita una seconda volta investilo, almeno imparerà la lezione e non lo farà più"

"Ritiro tutto, io e te siamo completamente diverse"

Avevano finalmente raggiunto la loro destinazione e non ci volle molto prima che la modella potesse ammirare la vastità dell'abitazione in cui avrebbe vissuto per un po' di tempo. Ovviamente le piaceva molto più di quanto stesse dimostrando con la sua espressione impassibile.

La possibilità di scegliere la sua camera da letto, la quale aveva persino un bagno annesso, era stata la ciliegina sulla torta per una persona pratica e pretenziosa come lei, tanto da essersi sentita subito a suo agio in quel nuovo ambiente.

"La nostra corporatura non combacia affatto, usa questo per ordinare tutti i vestiti che vuoi. Non dimenticare di prendere anche i saponi che ti piacciono e tutto quello di cui potresti avere bisogno" le aveva dato il suo cellulare e se ne stava andando.

"Aspetta, non sarebbe più divertente uscire a fare compere insieme? È noioso farlo attraverso uno schermo e non ho nemmeno la certezza che i vestiti che sceglierò possano starmi bene" era seduta sul letto e stava ammirando la bellezza del paesaggio che la proprietaria del telefono aveva impostato come sfondo "so com'è vivere nell'agio, ma non mi piace sprecare i soldi, soprattutto se non sono i miei"

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