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Ares aveva creato il suo mondo, voleva uno spazio tutto suo e della buona compagnia.
Quando avvennero i tre fallimenti fu un colpo tosto da incassare per lui, però erano di una bellezza disarmante come i Dei successivi.
Furono proprio loro a determinare la formula perfetta per i figli successivi, sette dei che lo avrebbero aiutato con la gestione del regno e dei sudditi.
Al momento però poteva fare affidamento su quattro di loro.
Molti si chiederebbero perché proprio sette, la scelta del numero era dettato da varie opzioni, era un numero adeguato per gestire una popolazione, essendo suddiviso in sette parti il loro potere era proporzionato in modo equilibrato e come ultima cosa era il numero preferito del creatore.
Com'era nato Ares? Molti si potrebbero porre questa domanda ma la realtà è che non ci sarà mai una risposta, nemmeno lui lo sapeva.
Era a conoscenza del dopo di lui, ma non del prima, sapeva quello che lui stesso aveva creato, aveva dato vita ad Artemis.

Oggi era la giornata di lezione di recupero, ogni settimana Ares per tre giornate si occupava delle anomalie, dedicava un giorno a testa.
Era il turno di quello che doveva essere la Divinità dell'acqua, il suo secondo nome era Poseidone, il nome di nascita Jungkook.
Arrivato davanti alla sua abitazione aprì un varco nella bolla, una volta all' interno si richiuse subito alle sue spalle.
Si ritrovò nel suo giardino, solitamente avrebbe dovuto esserci un manto erboso, qualche fiore, nel suo non c'era niente del genere.
Il suolo era ricoperto di cemento e allestito con ogni sorta di attrezzo ginnico, Jungkook amava lo sport, ma odiava qualcosa che avrebbe dovuto gestire, l'acqua.
Si limitava a berla, a farsi una doccia, ma guai se gli proponevi di fare un bagno, anche semplicemente in vasca, impazziva.
Bussò alla porta che venne subito aperta, lo stava aspettando.
Se lo trovò davanti con una canottiera zuppa di sudore e dei pantaloncini al di sotto, in mano un frullato sicuramente proteico.
Lo guardò ridacchiando, aveva creato il Dio dello sport altroché.

"Lo sai che sarebbe ottimo un bagno dopo tutta quella fatica".
Disse Ares accomodandosi.

"Hahahaha riempirei la vasca di sudore, più che pulirmi mi sporcherei di nuovo".
Sbuffò Jungkook sarcastico.

"Eh sì, è proprio quello il motivo Poseidone".
Lo guardò andando verso la cucina, si sedette su una sedia, l'opposto lo seguì.

Jungkook terminò il frullato e guardò Ares.
"Vado a farmi una doccia veloce".

"Perché non provi un bel bagno?"
Insistette Ares sapendo già la risposta, infondo era la stessa che riceva ogni volta.

"Ma quando ti arrenderai? Sai che va a finire sempre allo stesso modo".
Sospirò l' opposto infastidito.

Ares lo guardò e come sempre ripeté la stessa frase per la milionesima volta.
"Mai".

Vide Jungkook voltargli le spalle e dirigersi in bagno, il creatore rimase da solo in cucina, si chiedeva come potevano essere tutti e tre venuti l'esatto opposto di quello che rappresentavano.
Non si sarebbe arreso ma doveva trovare un sistema differente, si alzò dalla sedia e lasciò la casa.
Solitamente lo costringeva ad andare in un lago rendendosi invisibili, ma quel ragazzo possedeva una forza smisurata, era difficile anche per lui gettarlo in acqua, sprecava troppe energie.
Ritornò nel suo castello in cima alla collina, aveva bisogno di riflettere, sarebbe comunque ritornato tra due giorni, dopo aver rivisto le altre due divinità.
Qualcosa che accomunava lui e le sue tre diverse creature era la determinazione, nessuno di loro era disposto a cedere, a far vincere l'opposto, fermi nei loro ideali.
Magari Poseidone odiava l' acqua, ma aveva la stessa forza di un' onda che si scagliava su uno scoglio, la pace di un mare tranquillo quando si allenava, le acque burrascose quando qualcosa non era di suo gradimento.

Artemis vminkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora