Un nuovo inizio.

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Capitolo 1.

Erano passati ben sedici anni, da quando avevo sposato Adam.
Sono stati gli anni più belli e felici della mia vita, ma anche i più tormentati e dolorosi.
Non ero impazzita, seppure le circostanze mi avevano fatto credere il contrario.
Ci erano stati plagiati nuovamente i ricordi , ma questa volta la malia era più potente, il perché?!
Era la malia di un angelo.
Era stata Evangeline , la madre di mio marito a modificare i nostri ricordi , ma anche il corso del tempo, si era alleata con Ade, quei due non smetteranno mai di amarsi e di farsi del male a vicenda, ma chi sono io per giudicarli , sono la prima a commettere le scelte sbagliate e a innamorarmi dell'uomo sbagliato.
Ma la mia era stata un eccezione alla regola, lui era cambiato per me.
Diventando l'uomo perfetto.
Ed io ero ancora oggi ,follemente innamorata di lui.
Il mio dannato Dio .
Il mio dannato Angelo.
Lui era entrambi.
Evangeline era sparita e con lei anche nostra figlia, per anni l'abbiamo cercata con ogni mezzo possibile, ricorrendo ad ogni tecnica sovrannaturale, ma nulla entrambe erano introvabili.
Ci siamo arresi?! No , sembra logico.
Come può arrendersi una madre alla perdita di sua figlia, il dolore resta immutato nel tempo, impari a conviverci, ma non ti rassegni.
Ade esasperato dalle nostre visite all'inferno , ci aveva confessato che nostra figlia era morta e che Evangeline se ne era andata perché era troppo addolorata per suo figlio.
In mio canto, non gli credevo .
In fondo restava il Dio degli inferi.

-Mamma , non trovò il mio libro di poesie.
Mammaaaaaaa...
Urlava a squarciagola mio figlio Joseph.
Dopo un anno di matrimonio, sono rimasta incinta, del nostro secondo genito Joseph.
Aveva i capelli ricci e dorati del padre , gli stessi lineamenti, l'unica differenza aveva i miei stessi occhi verdi .
Con l'arrivo di nostro figlio, era ritornata la gioia nella nostra vita, seppure la nostra Elisabeth ci mancherà ogni singolo giorno della nostra immortale esistenza.

Con la nascita di Joseph, io e Adam avevano riacquistato i poteri , i ricordi già erano riaffiorati quando avevo rincontrato Adam , ma nonostante siamo ritornati ad essere un angelo e una cacciatrice, noi avevamo preso la decisione di non usare i nostri poteri e di vivere come dei comuni mortali. Ed era ciò che stavamo facendo almeno fino ad oggi.

-Papà dove è finita mamma.
Disse con insistenza mostro figlio.

-Joseph , quante volte devo ripeterti di non urlare come un commerciante di bestiame.
Tua madre è in cucina, chiediglielo come si deve , vedrai che forse quel maledetto libro spunta fuori.
Lo rimprovero esasperato Adam.

-Cosa ho sempre detto del linguaggio.
Dissi rimproverando entrambi.
Era vero quel che si dice . Tale padre, tale figlio.

-Se continua a urlare, brucieró ogni libro della sua biblioteca.
Minaccio Adam in preda a una crisi di nervi, nostro figlio a volte era davvero peggio di suo padre.

-Fai pure, papino adorato. Ti farò ricomprare il doppio dei libri.
Puntualizzo Joseph, come avevo detto era molto più stronzo di suo padre. Ed era l'unico a tenergli testa, ovviamente dopo di me.

Il suono del campanello, salvò mio figlio da suo padre, che era già pronto a ribattere , ed io ad assistere al loro botta e risposta giornaliero.
Adam guardò suo figlio e Joseph sospirò, sapeva bene che non era finita lì, che era stato fortunato, e che momentaneamente era salvo.

-Vai ad aprire che aspetti.
Ordinó autoritario Adam, fortunatamente Joseph ebbe il buon senso di non contraddirlo e andò ad aprire la porta.

-Quel ragazzo mi farà impazzire, ha davvero un caratteraccio.

-Già, è tutto suo padre.
Risposi divertita, mentre andavo a controllare l'ingresso, chi poteva essere, non aspettavamo nessuno.

-Mamma vieni, un altra tua fan, sicuramente vorrà qualche autografo o roba del genere.

Due anni dopo essermi sposata scrissi un libro, quel libro era diventato un best seller , ed io ero una famosa scrittrice.
Il mio editore , mi metteva pressioni perché scrivessi un sequel, ma io ancora oggi avevo un blocco , era tempo che non riuscivo più a scrivere.
Il mio libro, in realtà era la mia biografia, parlava di me , di Adam, di angeli e di divinità.
Ovviamente tutti credevano che era un romanzo fantasy, non la storia della mia vita , come dargli torto, anche a me sembra surreale.

-Forse ho sbagliato casa, scusami.
Disse agitata una voce alquanto familiare.

Non riuscì a raggiungere la porta , mi sentivo come paralizzata, le gambe si rifiutavano di avanzare, mi mancava l 'aria mentre la mia vista diventava sempre più sfocata per via della lacrime. Lacrime di gioia. Non poteva essere vero.

Una ragazza minuta dai lunghi ricci ramati , mi fissava coi suoi enormi occhi viola.
Indossava una t-shirt rossa e un leggings di pelle abbinato alla giacca nera.

Erano passati sedici anni , eppure la riconobbi all'istante.
Era bellissima.

-Elisabeth, sei proprio tu?
Balbettó Adam, correndo incontro a sua figlia.

-Posso sapere cosa diavolo sta succedendo?
Chiese confuso Joseph. Non gli è mai piaciuto essere messo a disparte, piuttosto ama essere al centro dell'attenzione, e ora quella sconosciuta gli rubava il palcoscenico.

-Ciao fratellino.
Non fare troppe domande, riunione di famiglia.
Disse arrogante Elisabeth, entrando in casa ,sbattendo la porta.
Il sangue non mente e lei, era una Walker.

Adam si fermò , a pochi passi da lei.
Indeciso su come comportarsi.
Elisabeth prese l'iniziativa, si fiondò in lacrime tra le braccia di suo padre.

-Ora sei finalmente a casa.
Sussurrò dolcemente Adam, mentre stringeva avidamente la sua bambina.

IL RITORNO DEI WALKER. (III La trilogia delle divinità). Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora