La famiglia Walker.

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Capitolo 2.

Elisabeth era piombata nelle nostre vite , come un fulmine a ciel sereno.
Era di una bellezza incredibile. I miei genitori sembravano pendere dalla sue labbra.
Ero così geloso, invidiavo il modo in cui la trattavano.
Mio padre, per quanto non mi abbia mai fatto mancare nulla,e mi abbia sempre voluto bene , non era una persona molto affettuosa, non esternava i suoi sentimenti, ne amava abbracciare o fare smancerie del genere, ma con lei era diverso.
Quando l ' aveva vista sulla soglia della porta, lui aveva perso tutta la sua compostezza , sembrava balbettare addirittura.
Ardevo di gelosia per quella che diceva essere mia sorella.
Il suo arrivo, non portava nulla di buono , me lo sentivo.
Avevo un brutto presentimento, sin da bambino ero diverso.
Quando stava per succedere un qualcosa di brutto , io avvertivo uno strano malessere.
Con gli anni, questa mia diciamo abilità era mutata, si era perfezionata oserei dire.
Oltre al senso di malessere, avevo iniziato ad avere delle visioni, poco accurate e ovviamente era un segreto . Nessuno sapeva di questa mia stranezza, anni fa , senti mia nonna parlare di alcuni problemi che mia madre ebbe da ragazza.
Allucinazioni.
Distorsione della realtà.
Farneticazioni.
Come aveva risolto?!
Farmaci.
Molte sedute con uno specialista.
La mia paura,era quella di aver ereditato la pazzia di mia madre.
Ovviamente ora sta bene, quello fu soltanto un periodo difficile della sua vita, in seguito a un brutto incidente.
Ma nonostante tutto , preferisco impazzire in silenzio , piuttosto che essere trattato come un pazzo.
Forse era davvero ereditario, perché ciò che racconto quella sera, la tizia che sosteneva di essere mia sorella, quello sì che sembrava il racconto di una psicopatica.
Raccontó di essere scappata con sua nonna, Vangelin , Evangeline, o roba del genere aveva un nome davvero strano.
La cosa assurda sosteneva che sua nonna era un angelo.
Erano scappate dopo aver fatto non so cosa con suo nonno, il re degli inferi.
Ovviamente il Dio del male , aveva avuto tempo da dedicare a sua nipote e sua nonna.
Infatti Ade aveva addestrato Elisabeth, proponendogli persino di regnare insieme a lui all'inferno.
La principessa del male , che assurdità.
Dopo anni, sua nonna si era sacrificata con un rituale , donando l'immortalità a sua nipote e dandole la possibilità di vivere con la sua famiglia.
Ovviamente le avevo chiesto, assecondando le sue farneticazioni e fingendo di crederla, il perché non fosse tornata prima a casa.
Mi rispose, che non era pronta, doveva prepararsi per la guerra che le aspetta.
Mio padre sembrava turbato, mentre la ascoltava, trovavo strano che non la sgridasse o le chiedesse di smettere di inventare cose assurde, ma forse la compiativa e sapeva che aveva bisogno di uno bravo.
Mia madre , non faceva che piangere e il suo sguardo passava da suo marito ad Elisabeth la pazza, sembrava che non mi notasse.

-Quindi hai conosciuto tuo nonno, Ade il Dio dell ' oltretomba?
Chiese mio padre.
Finalmente avrebbe smesso di delirare, quella odiosa.

-Conosco i vostri trascorsi padre, ma mio nonno era cambiato, mi vuole bene , so che non è facile da accettare, ma mi ha crescita come una figlia.
È stato lui a dirmi dove trovarti , dopo la morte di nonna, ha sacrificato tutto per me.
Disse singhiozzando, mentre scoppiava a piangere.
Questa cosa dovrebbe essere, una sceneggiata per farsi compiatire.
Ne avevo abbastanza.

-Una domanda alla pazza del paese.
Se mio nonno è un Dio.
Mia nonna un angelo.
Cosa sono i miei genitori, degli unicorni?
Chiesi arrogante, con una risata nervosa.
Mia madre sembrava sotto scock.
Mio padre sembrava sul punto di volermi soffocare.

-Io sono una cacciatrice, tuo padre è per metà un Dio, per metà un angelo.
Tua sorella una chimera, per via della sua tripla natura.
Confesso mia madre, alzandosi dal divano.
Facendo un cenno a Elisabeth.

-È ora che tu sappia tutta la verità.
E che smetti di aggredire e offendere tua sorella, altrimenti la minaccia di tuo padre di bruciare i tuoi stupidi libri, non sarà nulla al contrario di ciò che farò io se continui a comportarti così.
Mi minaccio mia madre.
Cavolo, non era da lei.
Ora di alcune cose ero sicuro.
La prima che ero nei guai.
La seconda quella era davvero mia sorella.
La terza non era pazza , e forse avevo qualche strano potere anch'io.

IL RITORNO DEI WALKER. (III La trilogia delle divinità). Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora