Addio.. o Arrivederci?!

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Capitolo 5.
Erano le undici e mezza, ero in anticipo, ma uno strano senso di inquietudine, mi accompagnava da stamattina, tenendomi compagnia nel corso della giornata.
Avevo persino saltato l'allenamento, inventando una scusa con mia nonna per tagliare la corda .
Mi conosceva bene, fin troppo oserei dire, ma ebbe il buon senso di non fare troppe domande.
Avevo il caratteraccio  di mio padre , come lo definiva lei.
Per me era un pregio. Per lei , il mio unico difetto.
Fortunatamente per me , mi lasciava i miei spazi e proprio adesso ne avevo bisogno.

- Ti stavo aspettando. Buona sera Elisabeth.
Mi salutò cortese , avviandosi verso di me.

- Sei già qui? Eppure sono arrivata in anticipo.
Ballettai, senza pensare.

- Te l' avevo detto che esistono le coincidenze.
Non era l'orario stabilito, eppure entrambi ci siamo anticipati e siamo finiti con trovarci.
Vedi una coincidenza. Noi siamo esattamente dove dovremmo essere.
Doveva succedere, forse eravamo destinati a incontrarci.

- Stai dicendo un sacco di assurdità.
Dissi cercando di mantenere la mia compostezza.

- Forse. Ma io ci credo. Sono un inguaribile romantico e questa sera ho portato con me il mio lato poetico.

- E allora dimmi , domani quale lato di te mi mostrerai?
Chiesi , affascinata.
Odio ammetterlo, ma mi incuriosiva.
Mi affascinava questa parte di lui.
In fondo , quale donna non ama le lusinghe, credo che anche un cuore di roccia , se toccato dalle giuste mani si sciolga.

- Domani?! Cos'è un appuntamento?!
Domandò spavaldo.

- No, una coincidenza.
Risposi frettolosamente, con un sorriso.

- Qual è il tuo scrittore preferito?
Mi chiese , cambiando discorso.
Ci fermammo qualche isolato più avanti di casa sua.

- Nessuno. Non ho dedicato molto tempo alla lettura.
Risposi , rimanendo vaga.
Non potevo certo dirgli , che non avevo frequentato nessun tipo di scuola, ma bensì che ero stata istruita dai miei nonni e che la maggior parte della mia istruzione si basasse su tecniche di combattimento e conoscenza delle arti mistiche.

- Jane Austen. Emily Brontë. No, forse Mary Shelley. Si, lei forse è più adatta per te.
Disse Kol, parlando più con se stesso che con me.
Stava dicendo cose senza senso e stava parlando da solo, forse mi ero fatta impressione abbastanza.
Mi iniziai a preoccupare che quel tizio fosse fuori di testa. In fondo, per essere interessato a una come me, era ovvio che avesse qualche rotella fuori posto.

- Scusami , stavo pensando ad alta voce.
Provo a prendermi la mano , ma arretrai .
Ero troppo veloce per lui . In fondo era soltanto un mortale.

- Fino a qui l'avevo capito.
Beh forse ho anche ipotizzato che fossi matto.
Ora ero io quella che parlava a sproposito.
Cavolo, non volevo dire questo.
Perché mi veniva così naturale mettere a nudo i miei pensieri davanti a lui, lo conoscevo appena , difficilmente mi aprivo a qualcuno eppure con lui era diverso, avevo la sensazione che lo conoscessi da sempre.

- Domani voglio portarti in un posto.
Sono in vena di pazzie, quindi preparati.
Annuncio misterioso, mentre riprendevamo a camminare verso il viale di casa sua.
Rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto.
Il rumore dei grilli, ci fece da sottofondo.

- Vuoi che ti accompagni a casa, dove abiti ?
Mi chiese galante.

Il panico mi attanaglio lo stomaco.
Accelerando il ritmo cardiaco. Sentivo come gelarsi il sangue nelle vene.
Cosa potevo inventarmi. Dovevo pensare in fretta a qualcosa di credibile.

- Port Angeles. Ma adesso vivo dai miei zii , vivo a pochi isolati da qui, ti ringrazio ma non credo che sarebbero felici se mi vedessero a quest'ora in compagnia di un ragazzo.
Rispondi rimanendo vaga.
Mi allontanai correndo, non mi voltai ma sapevo che era rimando lì a fissarmi andar via.
Mi sentivo le guance roventi, erano bagnate di lacrime.
Stavo piangendo, ero davvero stupida , non potevo vivere la vita da mortale, non lo ero.
Quello non era il mio mondo.
Promisi a me stessa di non ritornare mai più in quel posto.
Non potevo permettermi distrazioni.
Non potevo permettermi di innamorarmi.

IL RITORNO DEI WALKER. (III La trilogia delle divinità). Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora