Sebbene a volte faccia di tutto per non sembrarlo, la Vita è Bella.
E non perché lo diceva un celebre film di Roberto Benigni o il testamento di Lev Trotsky. Non perché dobbiamo negare l'evidenza delle tante brutture del mondo (guerre, pandemie, malattie, morti, distruzioni, ecc.) ma perché è innegabile che ci sia un assoluto di bellezza nello sguardo innocente di un bambino, nelle molteplici manifestazioni della Natura che si rinnova, nella luce che si espande radente sulla superficie del mare, nel respiro profondo di una foresta bagnata di rugiada, nella perfezione silenziosa e misteriosa dell'Universo... nel fisico e nel metafisico (la bellezza della conoscenza, dei numeri in matematica, dell'armonia in musica, delle proporzioni e simmetrie in geometria, dell'ordine dell'Universo e delle leggi della fisica, eccetera). Decine di filosofi e scienziati si sono sforzati di definire l'assoluto di Bellezza nell'esistenza umana.
Ma cosa succederebbe se improvvisamente la Bellezza scomparisse dal Creato?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro nel tempo, oltre i leoni della Storia, lì dove la Storia si fa Leggenda e la Leggenda si consacra Mito.Da sempre la mitologia ha ispirato ogni forma artistica e comunicativa umana, dalla scultura alla cinematografia, dalla pittura alla letteratura, dalla musica alla filosofia, dalla TV ai videogames, dal Web all'Intelligenza Artificiale.Sui banchi di scuola, tutti abbiamo studiato le epiche gesta di dèi ed eroi, grazie alle opere di Omero, di Esiodo, di Euripide, di Virgilio, di Apuleio, ecc. La pittura e la scultura le hanno spesso immortalate, il cinema, sceneggiandole, ce le ha fatte rivivere e la televisione ha corroborato in noi, anche grazie all'inestimabile contributo di personaggi come Luciano De Crescenzo e Piero Angela, l'importanza culturale, valoriale ed identitaria che esse hanno avuto e continuano ad avere per l'intera umanità.C'è però una storia che nessuno ha mai raccontato prima.
È la storia del Signore indiscusso del tutto: il Tempo.È la storia della Storia prima della Storia.È la storia del mito dei miti o il mito della storia delle storie.È la storia della Bellezza che ancora una volta salverà il mondo.
Il prof. Francavilla, esimio professore di Lettere e Latino del liceo Scientifico "A. Einstein" di Mottola (TA), a proposito del romanzo in oggetto, scrive: "Un originale e affascinante viaggio nel mito per conoscere le origini dell'Universo e per scandagliare l'animo umano in tutte le sue contraddizioni: è quanto ha inteso realizzare l'autore di questo libro snello, piacevole e attraente. Snello perché si legge tutto d'un fiato, piacevole perché ti fa gustare l'imprevedibile e l'imponderabile, attraente perché quello che appare scontato diventa misterioso. Riscoprire il mito significa tornare alle origini, significa prendere atto che degli elementi primordiali (terra, cielo aria e acqua) non si può fare a meno, significa rendersi conto che da sempre le antinomie più ricorrenti sono gioventù-vecchiaia, bellezza-bruttezza, odio-amore (non è mai scaduto il catulliano Odi et amo). Sembra un libro dell'iperuranio, invece è il libro dell'umanizzazione degli dei, anzi della "caduta" degli dèi, se è vero che essi si arrabbiano, si odiano, si fanno i dispetti, si battono gli uni con gli altri con armi improprie, cercano di superarsi e di sopravvivere. Persino Zeus, il potente padre degli dei, diventa corruttibile. E qui l'autore, che sa conciliare la preparazione scientifica con la cultura umanistica, scende dall'iperuranio per mettere i piedi in terra, lasciandosi andare ad una amara riflessione tutta terrena quando afferma: "... a volte i figli ricalcano le orme peggiori dei padri, anche quelli più odiati". Una volta, quando nei licei classici si studiava la mitologia, i giovani si abituavano a sognare, a volare con la fantasia sull'Olimpo, a fare il tifo per Atlante o per Prometeo, per Artemide o per Atena, e sapevano ben distinguere l'Odio dall'Amore. Se è vero, come è convinto l'autore, che la Bellezza, al di là e al di sopra del Tempo, salverà il mondo, vuol dire che l'Amore vincerà sull'Odio. Va letto questo libro, va letto nei particolari nascosti, anzi va consigliato nelle scuole a prevalente cultura classica e umanistica, per rivalutare quei miti che sembrano lontani da noi, ma che, invece, possono farci innamorare del terreno attraverso il divino. Va fatto leggere ai ragazzi, per far loro staccare la testa e gli occhi dal cellulare."
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IL MITO DELLA BELLEZZA CHE SALVÒ IL MONDO
FantasySebbene a volte faccia di tutto per non sembrarlo, la Vita è Bella. E non perché lo diceva un celebre film di Roberto Benigni o il testamento di Lev Trotsky. Non perché dobbiamo negare l'evidenza delle tante brutture del mondo (guerre, pandemie, mal...