Capitolo 1.

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Un dolore lancinante mi attraversò il corpo impietosamente, facendo rabbrividire ogni singolo centimetro di pelle. Gli occhi si fecero lucidi e bruciavano come ferro rovente. Spalancai la bocca emettendo un gemito mozzato che svanì nel freddo gelido della notte insieme alla mia anima strappata via brutalmente e senza scrupoli. Una lama affilata lacerò il mio stomaco e colpendolo nello stesso punto per delle volte indefinite e violente mentre colui che era l'artefice di quel supplizio sorrideva beffardo e mi accarezzava dolcemente il viso. Mi piegai in ginocchio fino a cadere sul terreno sporco del mio sangue. Alzai il volto verso il mio carnefice penetrandone le iridi. Una lacrima scese dal mio viso e l'unica cosa che riuscii a dire prima di accasciarmi definitivamente al suolo fu: «Perché?»
Sentii il suo respiro sulla mia fronte e il posarsi su di essa di un bacio. Pochi istanti fui lasciata lì da sola ormai quasi priva di vita. Ero stata tradita da una persona di cui potevo fidarmi anche ad occhi chiusi, o almeno così credevo.

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