Gentle

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Una carezza, una parola, un gesto, un bacio in fronte al mattino, un buongiorno caldo, un sorriso gentile, una risata, annaffiare le piante,
contare le goccie di pioggia sulla finestra,
contare i vetri a terra,
le lacrime arrivate
coprono le gote arrossate
come il colorito del vetro
di un rubino tetro
quello che si può compiere in un attimo è così delicato.
il ragazzo mancato di delicatezza, mi guarda dalla finestra con un sorriso ipnotico, sapeva che ero lì perciò spalanca entrambe le ante della finestra per farmi udire meglio quella straziante nottata, spero soltanto che il mio sonno pesante mi venga in aiuto, prima di addormentarmi mandai un'email a bill
-hey oggi non ti ho salutato decentemente, buona notte sempre che tu riesca a dormire
-lan lan! sul serio vai a dormire? tra un mese scarso ricomincia la scuola goditelo! infatti stanotte andrò da qualche parte a ballare con gli altri, credo solo tom resterà, volendo ti passo a prendere -
salto giù dal letto aprendo l'armadio, non sono affatto sicura di ciò che sto per fare, l'ultima volta mi sono chiusa al bagno per paura e ansia a fare amicizia con una che stavo sboccando, però era simpatica ascoltava tutto quello che avevo da dire mentre ero sbronza, però magari uscire con bill mi aiuterà ad essere leggermente più aperta per l'inizio della scuola, sfilo qualcosa di carino dall'armadio, mi guardo allo specchio poggiando il vestitino sopra al petto, andrà bene? mi infilo il vestito e le calze velocemente a breve sarebbe arrivato bill

arrossì leggermente nel vedermi carina,in questi giorni non fa affatto freddo anzi, perciò non portero nulla al disopra non curante delle cicatrici alle braccia con la scusa della sera,faccio attenzione a non farmi sentire dai miei tanto domani ma...

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arrossì leggermente nel vedermi carina,in questi giorni non fa affatto freddo anzi, perciò non portero nulla al disopra non curante delle cicatrici alle braccia con la scusa della sera,faccio attenzione a non farmi sentire dai miei tanto domani mattina presto vanno a lavoro non se ne renderanno conto, zompetto verso la porta intenta a mettere una scarpa, liscio l'abito, mi odoro i polsi inebriati dal mio dolce profumo alla vaniglia ed esco di casa sorridendo a bill di fronte a me con il suo motorino nero fighissimo, "hey stai benissimo cazzo, oggi vuoi rimorchiare?" arrossisco felice del suo complimento mi mette più coraggio "magari, voglio solo divertirmi" mi aggrappo al ragazzo, era la prima volta che salivo su una moto avevo leggermente paura, lui sorrise dolcemente "vai tranquilla stringi pure" arriviamo al luogo, pensavo fosse una discoteca invece ci troviamo in un villone con tanto di giardino e piscina,spalanco gli occhi estasiata, a terra è pieno di bottiglie rotte bicchieri di plastica, cicche di sigarette e canne e qualche bustina che dio solo sa cosa conteneva, un ammasso di merda e stronzate messe sotto forma di pastiglie probabilmente, all'interno c'è musica a palla e diverse luci un botto di gente che balla, nel giardino c'è gente che vomita, gente che limona e gruppetti di cui uno è quello in cui mi andrò ad imbattere insieme a bill,mi siedo su una panchina a fianco a lui e mi offre un cocktail da quel che ho capito il proprietario della casa ha speso una fracca di soldi per questa serata, barman, dj, e tanto tanto alcool, stiamo seduti intorno ad un tavolino insieme a georg gustav e altre tipe, tra cui una che riesco a ricordare non so perchè mi sembra di averla già vista, bill appoggia un braccio intorno al collo "allora lan lan che ne dici è ora di giocare al gioco della bottiglia visto che sei arrivata" una mora dagli occhi verdastri lo fermo "kaulitz aspetta tu fratello dai" era lei la ragazza familiare, lancio un'occhiataccia a bill non capendo se venisse suo fratello o meno, "non sapevo alla fine venisse si sarà deciso tre minuti fa" appoggia la schiena allo schienale accendendosi una canna, mi avvicino leggermente per sentirne l'odore, ho sempre voluto starne alla larga ma ora mi sento pronta o magari è il contesto a mettermi voglia di provarla,quando uscivo la sera da sola caputava spesso di vedere gente nei vicoletti pronte a fabbricarne qualcuna del resto il mio buon senso mi ha sempre protetta,scuoto la testa e mi rimetto al mio posto non posso farlo... "hey guarda che non ti mangio puoi chiederlo se vuoi che te ne rolli una, la prima è gratuita solo per te" dice un ragazzo a fianco a bill dal bel aspetto, aveva due occhi scuri impenetrabili, ma con quella punta di rosso velato su tutta la sclera (parte bianca dell'occhio) che rimpompava le venette ma che a sua volta metteva in risalto le sue fredde iridi, aveva la carnagione cadaverica e i capelli corti e ben curati, a guardarli sembravano essere morbidi come una coperta calda ma pungenti come un riccio, questo ragazzo aveva un che di diverso dai fratelli, saranno i suoi glaciali occhi rossi che spiccano in una notte senza stelle come dei fari,una busta d'erba verdastra sulle ginocchia pronto a prepararne un'altra, io presa dall'imbarazzo non rispondo ma la prendo volentieri poco dopo averla fabbricata la appoggio alle mie labbra cercando l'accendino in borsa, una volta trovato copro la parte che sporge con la mano per poterla bruciare facilmente con la piccola fiammetta flebile espansa dall'accendino quasi scarico,non faccio in tempo a fare il primo tiro che qualcuno me la strappa dalla bocca "non è roba per te" sento un brivido passarmi lungo la schiena tom era dietro di me con quello spinello in mano, prese una sigaretta dalla sua tasca e me la poggio delicatanente in bocca, non capisco cos'era tutto questo riguardo, i suoi polpastrelli al tocco del mio labbro inferiore crearono in me una piccola scossa che si percosse lungo tutti i miei nervi,la accese violentemente, lanciando la cartina ripiena d'erba da qualche parte, a quanto pare se sto qui a lungo non mi divertirò come volevo perciò mi alzo intenta ad entrare ballare ed ubriacarmi, "bill vuoi venire a ballare o vuoi giocare ancora? è un gioco da bambini poi" lui si alza barcollando leggermente "ottimo tempismo lan lan perchè sta salendo, che peccato che tom non tel'abbia fatto provare, be ragazzi giocate voi tanto sappiamo già come andrà a finire" lancia un'occhiata divertita al fratello e alla mora dagli occhi felini,qualcuno stava per dire qualcosa ma prendo per mano bill trascinandolo dentro, vado al bancone e per iniziare subito pesante prendo come al solito la vodcka sta volta purtroppo l'avevano solo al limone, non ho intenzione di offrirne a bill viste le condizioni, in poco tempo stava ballando approcciando con una bella ragazza dai capelli bruni, be mi toccherà ballare sola, sento qualcuno sfiorarmi il fianco, ho il singhiozzo, mi giro di scatto ed era il tipo che mi aveva rollato la canna mai provata, mi scosto dal suo tocco, però ero intenta a conoscerlo per non restare sola tutta la serata "hey io comunque sono lana tu?" il corvino mi prese delicatamente dalle mani il bicchiere ancora pieno di vodcka "non importa il mio nome" mi sorride avidamente riporgendomi il bicchiere, devo ammettere che era inquietante, mi accarezza dolcemente la guancia con il pollice per poi raggiungere il mio labbro inferiore, mi vengono i brividi, il tocco è differente da quello di tom, le sue mani sono ghiacciate, il suo sguardo è spento o meglio c'è una piccola fiaccola di desiderio, bevo l'ultimo sorso rimasto dal bicchiere "balliamo?" dico innocentemente come un agnello che cerca di negare di star andando verso il macello, lui ghigna in modo rigido.
Inizio a muovermi stavamo ballando da un po',quando sento la testa pesante, mi appoggio al ragazzo, ho il corpo debole, la vista si sta offuscando,il cuore batte forte in gola, la musica rimboba dentro le mie vene, sento un fischio lungo alle orecchie, non capisco più nulla, devo uscire,sento di essere all'aria aperte ma una mano sta stringendo il braccio debole, fa male molto male, la mano è ghiacciata deve essere il tipo, lo strattone mi fa cadere a terra fino a quando...buio.

quello che si può compiere in un attimo così delicato

Degli schiaffetti alle guance mi svegliano erano leggeri, apro lentamente gli occhi che bruciavano, sono all'inteeno di un letto caldo ma non è il mio, neanche quello di lizzy, il soffito era nero le pareti di casa mia sono bianche, mi sento il corpo pesante, provo a voltare leggermente la testa e noto i dreads del ragazzo trovarsi di fianco al letto,tiro giù ub respiro di solievo, di solito non lo farei però questa volta ho rischiato di ritrovarmi con un altro uomo spaventoso a fianco"giorno o buona sera cotton possibile che stai sempre per morire?" mi metto seduta sul letto, ero vestita mi aveva solo tolto le scarpe, strofino gli occhi violentemente "che ci faccio qui?" ricordo bene poco di ciò che è accaduto,solo i suoi occhi rubini che spiccavano all'interno di quel posto buio,lui mi passa dell'acqua con una pastiglia "uno ti ha drogata e voleva stuprarti probabilmente, però sei stata fortunata perchè ti ho trovata a terra più o meno vicino all'entrata, non capirmi male ti avrei lasciata lì,ma quel tipo lo controllavo già da parecchio" guardo la pasticca che tengo salda tra i polpastrelli, nel momento in cui finse di bere dal mio bicchiere lui poggiò qualcosa all'interno penso, ho avuto una brutta sensazione, non ho un corpo che regge l'alcool perciò con la drogha è ancor peggio, sento ancora lo stomaco in fiamme, se ne avesse messo una dose esagerata avrei potuto andare in overdose, piego le ginocchia appoggiandoci il mento, una piccola lacrima mi riga le dolci guance "grazie tom,per questa volta non ti meriti alcun aggettivo dispregiativo anzi credo di doverti delle scuse alla tua fidanzata avrà dato fastidio" punto i miei occhi caramellati sui suoi al cioccolato, le lacrime salate arrossavano anche le gote, noto che le sue si stanno velatamente dipingendo anch'esse di rosso, faccio cadere le lacrime sul palmo della mano, lui mi fissa come se fossi una specie rara di extraterrestre "senti non piangere che mi dai sui nervi, e poi quale fidanzata ma fammi il favore" mi porge un fazzoletto, mi sento d'intralcio perciò sposto le coperte e provo ad alzarmi " e sta un po' ferma" poggia le mani alle mie spalle per farmi tornare giù "non voglio disturbare ancora e poi credo che piangerò a lungo non voglio darti fastidio" abbasso lo sguardo cercando le mie scarpe "non ne hai le forze cotton e non ho voglia di sorreggerti,perciò vedi tu io vado a dormire in camera di bill, se vuoi restare a dormire va bene se vuoi andartene meglio basta che non rompi perchè non ti aiuterò" mi fulmina indelicato lasciandomi sola in camera sua,confusissima.

spazio mary <3
Hey sto andando troppo veloce o troppo lenta? ditemi tutto quello necesaario per migliorare la storia :)

spazio mary <3Hey sto andando troppo veloce o troppo lenta? ditemi tutto quello necesaario per migliorare la storia :)

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io che cerco di scrivere cose interessante

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