he loves my heart shaped sunglasses
he loves the heart shaped my ass is
crystal
crystal
champagne glasses ~lana del rey
"cos'hai tre anni?" esclamò il ragazzo quasi imbarazzato dal fatto che io avessi messo degli occhiali da sole a forma di cuore, li abbasso leggermente fino alla punta del naso squadrandolo male "vuoi prendere il sole senza rotture apposto però non iniziare ad essere il solito tipo acido con le palle girate" dico secca, in pochi secondi mi renderò conto che sarebbe stato meglio tacere, perchè il ragazzo appena finito di pronunciare quelle parole si alzò dal lettino e delicatamente con tutta la dolcezza del mondo mi fa cadere sulla sabbia iniziando a ridere inenterrutamente, sputo la sabbia che mi ha fatto mangiare, ormai sono una fettina panata perciò tanto vale aggravare la situazione, gli tiro i capelli facendo cadere anche lui, logicamente a lui che era ancora fradicio la sabbia attacca ancora di più, lui tenta di contraccarmi ma lo immergo nella sabbia calda "ahhh smettila cotton tutta questa sabbia che stai aggiungendo te la faccio ingogliare granello per granello" a differenza del solito questa volta sento la punta di ironia in ciò che dice, oggi gli ho fatto sprigionare un sorriso genuinamente allegro, stiamo ridendo insieme, non mi preoccupo di fare qualcosa, è come se questo ragazzo stia ritirando fuori tutto il mio carattere, cerca di tirar fuori la mia sfacciataggine o sono io a cercar di tirarla fuori per lui? come dice vladimir riguardo alla sua ninfetta io mi ritrovo nello stato finale di lolita quello in cui si sta spegnendo, è sbiadita è avvizita, ad humbert poco importava rivedrà sempre la tenerezza di una scalmanata ragazzina, cosa che io non persi,cosa che io non ebbi mai avuto. Gli infilai gli occhiali da sole che aveva tanto critare una volta che fosse ben ricoperto di sabbia,sta arricciando il naso "mi prude tutto dai ora sfascio tutta sta porcata" sospiro però effettivamente nel mentre gli altri erano1 già ben che tornati e presto saremmo dovuti andare a casa,non volevo subire il getto freddo della doccia pubblica, sono le 18 l'acqua del mare si starà riscaldando tipo piscio perciò tanto vale che farsi il bagno, corro verso l'acqua ed inizio a bagnare i piedi, vado poco più avanti della riva giusto per sciacquarmi,ma subito dopo sento un'ondata d'acqua che seppur calda a contrasto con il venticello del tardo pomeriggio mi faceva tremare, mi giro istintivamente logicamente è tom perciò ricambio subito rincorredorlo per schizzarlo d'acqua salata, la pelle brucia a come l'acqua di quella sera ma non era solo il sole, la stella più luminosa, ad averla fatta bruciare perchè conteporaneanente stava bruciando ogni mia singola molecola, il momento in cui delle calde risate ci fanno strada fino alla fine della giornata, tutto ciò che era successo la notte prima è già dimenticato, il mare è vuoto, non c'è più nessuno, le famiglie stanno richiudendo gli ombrelloni e i lettini, i bambini si portano dietro la borsa dei giochi tristi di dover aspettare, le persone vestite eleganti si avvicinano agli chalet pronti a preparare del buon pesce, poi ci siamo noi in mezzo all'acqua che si stava dipingendo di rossastro cercando di copiare il colore del tramonto,io non lo sopporto o meglio così credevo, però ora non mi sfiora nulla, mi sto puramente divertendo con una persona che leggo sia già rotta.
Sedile accanto al guidatore braccio fuori dal finestrino e piedi sul cruscotto, mi guardo dallo specchietto e ho le guance infuocate, oggi non ho messo nemmeno un filo di crema pensavo che l'ombra sarrbbe bastata, controllo meglio ed effettivamente ho diverse bruciature anche sulle braccia e sulla schiena, sento il dolore della schiena cotta contro il sedile di pelle fresco,alla fine siamo andati via subito per prepararci e poter fare cena insieme, raggiunta casa mi faccio una doccia e piastro i capelli come al solito cerco di fare la tendina in modo che nom si rovini ma so già che fine farà, vado davanti l'armadio con l'accappatoio addosso sono indecisa,penso alla ragazza che stava con tom l'altra sera, indossava una bellissima minigonna nera con delle calze corte attillate, a lei stavano bene ha le gambe sottili e pallide, era proprio bella, però infondo a me cosa importa, sento qualcosa cadere alle mie spalle, mi giro trovando un sassolino con su attaccato un bigliettino
Sei indecisa cotton? la gonna che ti stavi provando l'altra sera che poi hai scartato ti stava bene
mi affaccio alla finestra e glielo ritiro assicurandomi che gli arrivi in testa, chissà dove li trova tutti questi sassolini, del resto ho ancora il biglietto in mano, il cuore batteva forte in petto e l'unico mio pensiero era come avrei potuto comparare queste gambe da panda a quelle snelle ma allo stesso tempo sensuali di quella,inizio a mordermi le unghie e a fissare la gonna appesa all'armadio, rileggo il biglietto e alla fine ogni uomo ottiene ciò che desidera
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the best part
Fanfictionci troviamo nel 2000, Lana Bloody è una ragazza italiana, di 16 anni, che fin da quando era piccola ha sempre sofferto di solitudine e bullismo, i suoi divorzieranno a breve e troverà sollievo nell'autolesionismo, del resto però il tempo sana ogni f...