Nethereal, Vol.1 - La Casa della Magia

Capitolo 20

Hazel deglutì e pensò che non sarebbe stata una cattiva idea indossare una maglia più leggera.
In realtà, era un bene che facesse un caldo asfissiante, perché almeno aveva una scusa per giustificare le guance rosse e il fatto che di tanto in tanto si passasse le mani sul viso.

Secondo Lucian, le avrebbe fatto bene assistere agli allenamenti dei suoi pupilli.
Secondo lei, Aidan avrebbe dovuto mettersi qualcosa addosso.

Faceva caldo, lui era un mago del fuoco ed era naturale che dopo un'ora di allenamento la maglietta gli si fosse incollata addosso.
Hazel aveva distolto lo sguardo concentrandosi sui movimenti di Kaya. Non era tutta colpa sua.
Gli uomini mezzi nudi che aveva visto nel corso della sua vita si contavano sulle dita di una sola mano e nessuno di loro era lontanamente paragonabile ad Aidan.

Non era un allenamento. Era una tortura.
Inspirò a pieni polmoni e si rimproverò, perché non era un'adolescente in piena crisi ormonale.
Certo, avrebbe aiutato se lui avesse smesso di girarsi a guardarla e a sorriderle. Come se sapesse.

I capelli dorati di Keith le sfiorarono il braccio facendola sussultare. «Preferisci che io sia discreto o sincero?»
Hazel fissò confusa il sorriso genuino e limpido del ragazzo. «Prego?»
Keith intrecciò le gambe e poggiò i gomiti sulle ginocchia, i pantaloncini corti lasciavano intravedere il tatuaggio della stella a dieci punte appena sopra al ginocchio sinistro. «Avanti, rispondi.»
«Preferisco sincero.»
Il suo sorriso si fece più ampio un attimo prima di mutare in qualcosa di profondamente diverso. «Lo sentiamo» disse. «Il battito del tuo cuore. Il modo in cui cambi la respirazione. Persino il tuo odore. E il calore che emani.»

Oh. Santi.

Mable e Brianna erano sedute dietro di lei, ma si stavano facendo gli affari loro.
Hazel sgranò gli occhi non appena capì a chi fosse riferito il plurale. «Quando dici 'sentiamo'... intendi anche Aidan?»
Keith aspettò un secondo prima di annuire.
«Intendi anche in questo momento?»
Quando Keith annuì di nuovo Hazel sentì un nodo stringerle lo stomaco. Il desiderio di sparire come faceva sua madre non era mai stato così forte.
Fece cadere la testa a peso morto in mezzo alle spalle. «Mi dispiace» sospirò, «Non volevo essere molesta, io non...»
Keith le batté una mano sul ginocchio. «Sono emozioni che non possono essere controllate. Ho solo pensato che avresti voluto tenerle...» tossì per schiarirsi la voce. «Private.»

Hazel chiuse gli occhi.
Che figura di merda.
Avrebbe dovuto aspettarselo. Lei ci andava a braccetto con le brutte figure.
Keith le sorrise e d'un tratto Hazel ebbe la sensazione che non ci fosse assolutamente niente di sbagliato in lei.
Poi il mago dell'acqua si fece serio, abbassò il tono della voce quando disse: «Anche lui ti guarda.»

Un attimo dopo, Aidan inciampò con uno stupido passo falso regalando a Kaya l'opportunità di avere la meglio su di lui. La maga non dovette nemmeno sforzarsi per farlo cadere col culo per terra.

Aidan batté i pugni sul suolo. «Ma che cazzo, Keith!»
«Che vuoi?! È più giusto così» ribatté l'altro.
Il loro piccolo dibattito però attirò l'attenzione delle ragazze dietro e di Lucian.
Fu lui a fulminare Aidan con lo sguardo. «Si può sapere cos'è successo?»
Aidan e Keith si scambiarono un'occhiataccia. «Niente!» gridarono.

Lucian alzò gli occhi al cielo. «Kaya?»
Hazel giurò che tanto il ragazzo alla sua sinistra quanto il mago del fuoco si fossero irrigiditi.
Kaya fece vagare lo sguardo sull'uomo, poi sue due ragazzi e infine su Hazel. Le fece l'occhiolino.
«Non lo so. Ero troppo impegnata a fare il culo ad Aidan.»

Aidan tirò un vero e proprio sospiro di sollievo.
Cose tra etereali... Sbuffò Hazel.

Lucian scosse la testa. «In piedi, Aidan. Datti una ripulita.»
L'altro obbedì e si diede uno slancio per rialzarsi con un balzo, poi si accostò alle panche. Il sole colpì i lembi del suo tatuaggio mentre il ragazzo si massaggiava piano il fianco.
Fu allora che Hazel le vide per la prima volta. Tre parole incise con l'inchiostro poco sopra il fianco, sull'obliquo.
Nodo. Gabbia. Fiamma.