Capitolo 28

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Hazel spostò i tavoli e le sedie con una tale facilità che fece impallidire persino suo nonno.

Quando sollevò i palmi allargando le braccia i mobili fluttuarono a pochi centimetri dal pavimento; invece, quando spinse le braccia all'infuori come se fosse costretta tra due pareti, le sedie e i tavoli si disposero lungo i muri. Abbassò con calma le mani e tornò tutto per terra. Sentiva la stanchezza, ma in meno di un minuto aveva svuotato l'intero ingresso principale per fare spazio a Brianna.

La donna si posizionò al centro, strinse una pietra tra i palmi e quando li separò Keith comparve nella stanza davanti ai loro occhi. Solo che non era comparso soltanto lui. Una ragazza bassina con i capelli color mogano gli stava accanto. Keith le reggeva il braccio e non sarebbe servito, secondo Hazel, perché la poverina era sul punto di svenire... Ed era ricoperta di sangue.

Keith la fronteggiò. «Hey, tutto bene?»
«N-non lo so.»
Brianna strinse i pugni e Mable corse in cucina.
«E gli altri civili?»
Keith non smise di controllare la ragazza mentre rispondeva a Brianna. «Josh e Liz li stanno riunendo all'esterno del palazzo.»
Hazel gli andò vicino. «Ma cos'è successo?»
«I dríag» fece Keith, poi schioccò la lingua sui denti. «Chi avrebbe pensato che attaccassero il castello? Credevo volessero colpire noi.»
La ragazza ebbe uno spasmo e gli occhi le si riempirono di lacrime. Hazel non voleva nemmeno immaginare cosa avesse visto.

Mable tornò con degli stracci bagnati e pulì il viso alla ragazza.
«Come ti chiami?» le chiese Hazel.
«Estelle.»
«Io sono Hazel. Sei ferita?»
Lei scosse la testa, improvvisamente consapevole delle altre persone intorno a lei. «No. Questo sangue non è mio.»
Mable convenne con un cenno d'assenso mentre la puliva ed Estelle sollevò una mano incerta sullo straccio. «Grazie, io... Io posso fare da sola.»

Keith riempì i polmoni. «Devo tornare da Liz e Josh.»
Non finì nemmeno di dirlo che Estelle gli prese il polso e lo trattenne. Hazel vide la sorpresa invadere i lineamenti dolci di Keith.
«Non te ne andare, per favore, mi ha detto di restare con te» lo supplicò.

Era traumatizzata e aveva bisogno di spazio. Hazel e Mable si scambiarono un'occhiata e si fecero da parte.
Keith non disse niente.

Baram fece un passo avanti. «Chi?»
«Il principe mi ha chiesto di portarla qui.»
Estelle si guardò intorno senza lasciare il polso di Keith. «Cos'è questo posto?»
«Ti trovi a Séiros, la Casa della magia» il vecchio arrivava più o meno alla sua stessa altezza; Estelle si decise a lasciare Keith quando Baram le fu accanto. «Mia nipote, Hazel, ti mostrerà una camera in cui riposare.»

Estelle sgranò gli occhi rossi al massimo delle sue possibilità. «No! Non voglio riposare! Devo aspettare mia sorella. Lei verrà» poi il suo sguardo impanicato cercò quello di Keith. «Vero?»

«Ragazzi!» Brianna scattò al centro della stanza. «Fate spazio!»
Keith dovette trascinare via Estelle prima che la maga del teletrasporto rispondesse alla seconda chiamata.

Hazel fremette. Per un attimo il viso sereno e rassicurante di Aidan fece capolino nei suoi pensieri, quasi sperò che fosse lui a tornare, ma al centro della sala principale comparve Nate, seduto per terra e ricoperto di sabbia e sporcizia. Hazel si portò una mano alla bocca. «Oh, cazzo, che è successo?!»
Nate aveva i capelli incollati alle guance rigate di lacrime e una mano piegata a un angolo innaturale.
Alzò un archetto nella mano sinistra. «Almeno il violino è salvo.»

Brianna lo mise in piedi. «Devi andare da Baba, subito!»
Ma Nate non si reggeva, i piedi lo tradirono e rimase incollato per terra.
«Aspetta!» la voce si levò dal margine della stanza; tutti quanti, Nathan compreso, si voltarono scrutare Estelle, soltanto Keith pareva tranquillo.

Nethereal, Vol.1 - La Casa della MagiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora