II CAPITOLO

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Appena arrivati alla sosta, Jessie fu svegliata dal leggero tocco di Sam, che la stava chiamando scuotendola dolcemente.

-Siamo arrivati?- Domandò la ragazza con la bocca impastata e in tono speranzoso, mentre il mondo attorno a lei si faceva più nitido.

-Ti sei fatta una bella dormita, eh?-

La voce della Fray arrivò alle orecchie di Jessie come acqua fredda in viso: si era addormentata davanti alla sua professoressa preferita! Lei si era fatta vedere vulnerabile e nel suo peggiore stato davanti alla sua professoressa preferita!

Jessie tentò disperatamente di trovare qualcosa di sarcastico o divertente da dire, ma le uscì soltanto un "già" mugolato.

In quel momento si sentì tremendamente in imbarazzo, e non si accorse del sorriso beffardo che le aveva rivolto la donna.

Alzata dal sedile e prese le sue cose, la ragazza scese finalmente dal pullman seguita a ruota dalla Fray e da Sam, che si fece beffa di lei continuando a narrare la figuraccia compiuta poco tempo fa.

Tutti i ragazzi erano già dentro al bar, una grande struttura fatta in vetrate e mura sull'arancio-marrone. Anche i due amici entrarono l'uno a fianco all'altra seguita dalla professoressa, che andò subito da Moroni, probabilmente per raccontargli ciò che era successo poco fa, infatti si misero a ridere come due adolescenti che avevano visto un video divertente su youtube, mentre Jessie, accorgendosene, arrossì ancora di più e Sam la guardava divertito, mettendosi a sedere di fronte a lei, in un divanetto. Ormai solo il tavolo li separava.

-Ahah, Jess, è stato bellissimo poi, quando hai mugugnato quel "già"! Che figuraccia!-

-E che amico che sei, che continui a ricordarmelo. Davvero, grazie, troppo gentile.-

Lo azzittì la ragazza mentre cercava di afferrare una merendina nello zaino, che aveva preso poco prima di essere scesa dal pullman.

-Penso di non volerla, ho lo stomaco in subbuglio. La vuoi?-

-Tienitela per dopo, no?-

-Senti Sam, lo so che fuori c'è un cartello su cui c'è scritto:"non dare da mangiare agli animali", però davvero, accettala!-

Sam guardò Jessie in maniera indecifrabile, un po' divertito ma anche ferito. Sospirando, il ragazzo afferrò la merendina, e mentre il sapore dolciastro del cioccolato si propagava nella sua bocca, chiese:

-Ehi, ma dove sono i prof.?-

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Ridendo, la Fray stava implorando Moroni di smetterla, che sennò si facevano scoprire: il professore, insinuando le mani al di sotto della maglietta, dava il solletico alla professoressa, che nel frattempo lo cingeva con le braccia in un tenero abbraccio.

-Perché dovrei? Insomma, stiamo in questa saletta angusta, vicino ai bagni, mentre il nostro amore infiamma nei nostri petti, insomma, se ci scoprono:" Quis legem det amantibus? Maior lex amor est sibi."-

-E tu come fai a conoscere Boezio?-

-Lunga storia.. ma hai capito che intendo? Non c'è persona che possa fermare con una legge il nostro amore. Baciami.-

Detto questo, le loro labbra si unirono in un soave bacio, mentre nei loro cuori infuriava una tempesta d'amore.

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-Stupida figlia di putt...-

-Ehi!-

Delle urla sopraggiunsero alle orecchie di Sam e Jessie, che stavano discutendo animatamente di quale cantante fosse migliore, se Kygo o Ed Sheeran.

Salvami, mio AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora