La Fray, appena la sveglia suonò, con un verso contrariato si girò su un fianco, guardando l'ora proiettata sul cellulare.
Erano le sei e mezza del mattino, solo mezz'ora prima di andare a svegliare i ragazzi.
Con un sospiro poggiò un braccio davanti a sè, pensando al giorno prima e a Moroni.
I suoi baci bruciavano ancora sulla pelle della donna che sorrise a quel pensiero.
Chissà come aveva passato la sua prima notte in quel posto, chissà come si era trovato.
La professoressa si sedette sul letto, liberandosi dall'abbraccio del piumone che l'aveva avvolta tutta la notte, come una specie di protezione.
Fatto un sospiro profondo si massaggiò le tempie e finalmente s'alzò per dirigersi al bagno e prepararsi, non avendo idea della giornata che avrebbe passato.
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Sam, dopo l'accaduto della sera prima, non chiuse occhio. Appena il raggio di sole s'infiltrò tra le tende della stanza, il ragazzo s'alzò senza controllare l'ora dirigendosi verso la porta e uscendo.
Sbuffò piano non appena il freddo della mattina gli punse la pelle. Appena uscito si affacciò dalle scale aguzzando lo sguardo per scorgere qualcosa di anomalo nell'alta vegetazione dove avevano avvistato le due figure nella sera prima.
Niente.
Solo piante di tutti i tipi.
Sam voleva chiamare Moroni, ma non era ancora il momento di svegliarlo, e voleva lasciargli il meritato riposo.
Poggiò i gomiti sul parapetto abbassando la testa finché la fronte non sfiorò le sue braccia.
Faceva freddo là fuori, ma al ragazzo non importava. Ripensandoci, aveva solo paura, tanta paura di perdere Jessie, di perdere i suoi professori, le persone a cui voleva bene. Ancora non avevano capito cosa o chi fosse quell'aura, e soprattutto cosa volesse da loro, e questo lo terrorizzava.
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-Ragazze, è ora di svegliarsi!- la voce della Fray s'infiltrò, ovattata dallo spessore della porta, nella camera di Jessie che si girò di fianco pregandola mentalmente di darle ancora cinque minuti.
-Sì, siamo sveglie.- la voce di Lara risuonò secca dall'alto del letto a castello mentre scendeva. A quanto pare era sveglia da un po'.
-Ehi.- due mani mossero il corpo di Jessie che piagniucolò piano. -Sei proprio una dormigliona.- sbuffò Lara, andando da Tessa e accendendo la lampada.
Gemendo, Jessie si sedette sul letto, passandosi una mano nei capelli arruffati e mentre gli occhi mettevano a fuoco la stanza. La luce glieli feriva, facendola lacrimare. Odiava quando per svegliarla accendevano la luce. Per lei era proprio una cattiveria.
Sbuffò e si alzò per prepararsi. -Buongiorno.- disse poi, la bocca ancora impastata. Le due non risposero: avevano iniziato a chiaccherare animatamente di chissà che e non avevano avvertito la voce flebile della ragazza. Finito di prepararsi, Jessie si infilò una felpa e uscì, prendendo le chiavi. Appena fuori si scontró addosso ad un corpo possente.
Il profumo che avrebbe potuto riconoscere ovunque.
Quel qualcuno era Sam.

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Salvami, mio Angelo
Fantasy~In corso~ ~Trama provvisoria~ Un'aura negativa si aggirava tra le anime che si stavano godendo il loro camposcuola. Quattro in particolare erano tormentate da questa: Jessie, Sam, il professor Moroni e la professoressa Fray. Tre Angeli (un Custod...