Fiordineve

1 0 0
                                    

Alyssa

Sono al centro di una stanza. Le pareti sono bianche così come il soffitto. I miei piedi non toccano terra nonostante il pavimento sia a pochi metri sotto di me. Man mano che il tempo passa il soffitto si allunga e io salgo sempre di più. Mi guardo intorno, questa volta cosciente del fatto che stia facendo un sogno. Non mi era mai capitato di sentirmi così sveglia durante il sonno, è come se la mia mente sappia sia vigile e consapevole.

Ad un certo punto un ragazzo si avvicina a me, sarà sicuramente più grande di me, ma non avrà più di venticinque anni. I suoi capelli sono neri, corti e ricci e i suoi occhi sono di un marrone molto scuro, quasi nero. La sua carnagione è anch'essa scura e indossa un completo elegante.

Lo sconosciuto mi tende la mano.

"Fidati di me Alyssa" dice una voce nella mia testa.

Non può essere stato lui, non ho visto la sua bocca muoversi di un solo millimetro.

Provo a parlare ma le mie labbra non sembrano voler collaborare. Chi è questo? Che cosa sta succedendo?

"Non devi preoccuparti di me ora. Per rispondere alla tua domanda: questo è un sogno, il tuo sogno. So che non dovrei farlo e Fanon potrebbe aver visto, ma dovevo parlarti"

"Come può Fanon vedere quello che fai?" penso. Forse è questo il modo giusto per comunicare.

"Fanon vede molte cose, ma a volte preferisce tenerle per sé. Per questo molti si fidano di lui, anche se a volte può sembrare un po' matto"

"Decisamente"

"Ma non sono qui per parlare di lui, ho una cosa molto importante da dirti"

Possibile mai che non si possano avere conversazioni tranquille di tanto in tanto? "Che cosa devi dirmi?"

"Ho appena saputo una cosa terribile: un villaggio è stato attaccato da dei Mephit qualche ora fa e-"

"Lo so"

"Cosa? Come lo hai saputo?"

"Non credo di potermi fidare dite. Non so nemmeno come ti chiami o come hai fatto a metterti in contatto con me all'interno del mio sogno, quindi perché dovrei dirti come sono venuta a conoscenza di questo fatto?"

"Hai ragione, non posso svelarti chi sono. E poi è davvero un'informazione superficiale. La cosa che devi sapere è che cose terribili stanno per accadere e tu potresti essere la chiave di tutto"

"Sì, sì, lo so. Ormai me lo ripetono tutti, c'entro con questa storia. Credo sia così che si sentisse Harry Potter ad Hogwarts"

"Come?"

Sbuffo mentalmente. Non sono nemmeno in grado di cogliere le mie referenze al mondo umano. "Niente, lascia stare. In poche parole sono una specie di prescelta o altro?"

"In un certo senso. Le chiamerei piuttosto delle coincidenze che sono capitate per volere di qualcuno"

"Se qualcosa è una coincidenza non può essere la conseguenza di un'azione o altro di qualcuno. Ma ti senti quando parli?"

"Credevo fosse più facile convincerti ad ascoltarmi" continua lui posandosi una mano sul viso.

"Non so chi sono i tuoi informatori ma ti hanno dato delle informazioni sbagliate su di me" penso incrociando le braccia al petto.

"Beh, non tutti sono perfetti a quanto pare"

Detto questo si sente una musica in lontananza e lo sconosciuto mi tende una mano.

"Lascia che ti spieghi" dice aspettando una mia reazione.

"Chi mi assicura che questa non sia una trappola? Nessuno. È questa la risposta esatta, quindi preferirei di no"

Fantastic WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora