Spiegazioni

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Alyssa

"Potete concentrarvi per un secondo?" chiedo. Non ne posso davvero più di tutto questo.

Al momento sono seduta su una sedia al tavolo da cucina della casa nella quale, da quanto ho capito, vivono questi quattro ragazzi. L'interno è molto moderno, con dei contrasti tra il nero, il grigio e il bianco. Siamo qua dentro da quasi un'ora e i ragazzi stanno cercando di spiegarmi qualcosa di quello che è successo prima.

In realtà stavano, poi Daniel è intervenuto e da lì è nata una discussione tra lui e Jane su qualcosa che non ho ancora capito bene.

"Ha ragione. Daniel, piantala! Non è proprio il momento adatto per mettersi a litigare" dice Lily.

"Quindi?" chiedo io.

Caleb appoggia i gomiti sul tavolo e poggia il mento sulle mani incrociate. "Credo che dovremmo partire dall'inizio"

"Alyssa, quello che stiamo per dirti devi tenerlo per te e non devi in alcun modo riferirlo ad altri. Hai capito?" mi chiede Lily.

Io sbuffo. "A patto che io ci capisca qualcosa, non lo dirò a nessuno. Non saprei nemmeno a chi dirlo"

"Perfetto" annuisce Lily.

"Comunque la cosa riguarda anche te, soprattutto te direi. Non avrebbe senso che tu lo andassi a dire in giro" dice Daniel.

"Simpatico, come sempre" ribatto io.

"Le creature che hai visto prima si chiamano Mephit e sono dei mostri che qualcuno ha mandato qui per te" mi dice Jane.

Aspetta, cosa? "Per me?"

Jane annuisce. "Non sappiamo chi li abbia mandati, ma sappiamo che erano qui per cercarti"

"Perché dovrebbero cercarmi?" chiedo.

"Purtroppo non sappiamo nemmeno questo" ribatte lei.

"Immagino tu voglia anche delle spiegazioni riguardo ad altro" interviene Caleb.

Inclino leggermente la testa e lo guardo di sbieco. "Esatto, vorrei sapere perché avete le ali"

"Noi tre siamo delle persone speciali chiamate Alate, abbiamo le ali e dei poteri di luce che ci permettono di combattere. Purtroppo, a volte questi non sono sufficienti e abbiamo bisogno dell'ausilio di altri strumenti. Armi, per intenderci" mi dice Jane.

"Quindi siete degli angeli?" chiedo perplessa osservandoli bene.

Daniel fa un'espressione di disgusto. "No! Ma dai! Sapevo che avrebbe detto qualcosa di stupido prima o poi"

"Beh, almeno io dico cose stupide ogni tanto. Tu, al contrario, lo fai di continuo" ribatto io sorridendogli.

"Noi non siamo angeli, diciamo che siamo simili a loro, ma gli angeli sono immortali e hanno poteri molto più potenti dei nostri. Almeno secondo i testi scritti" spiega Caleb.

Io annuisco, poi indico Lily. "E tu? Perché non hai le ali?"

"Io non sono un'Alata. Sono sicura che avrai sentito parlare delle Banshee"

"Le donne che piangono e urlano quando la morte è vicina e le quali urla possono uccidere chi sta intorno a loro?" gli anni passati a guardare film e serie tv, a leggere libri e a cercare su internet per documentarmi sugli argomenti trattati si stanno rendendo utili.

Lily sembra sorpresa che io sappia tutte queste cose. "Esatto" poi continua. "Io ho imparato a controllare le urla, posso indirizzarle ad un soggetto e risparmiare chi ho intorno"

Io annuisco. "Quindi cosa dovremmo fare?"

"Credo che la cosa migliore da fare sia andare nell'Altro Mondo" dice Caleb.

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