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¤prima persona (Giacomo)¤
la vita è incredibile: sei tranquillo su un pedalò coni tuoi amici, la classica giornata di luglio al mare dove regna il dolce far niente e dove spesso il divertimento lascia il posto alla noia. ma non importa perché tu sei al mare! ma non avrei mai pensato che la semplice gita in pedalò diventa un salvataggio, che a sua volta si trasforma in una corsa all'ospedale e che grazie a questa corsa però mi sia creato un nuovo amico e che addirittura sto pre entrare con lui nella stanza dov'è ricoverata la sorella per non si sa quale motivo.
con un sospiro si decide ad entrare ed io lo seguo a testa bassa. non potrei essere altro che imbarazzato. non la conosco, ma le sto per fare visita in ospedale.
-Cristian!- dice una voce femminile. non l'ho ancora guardata in faccia, i miei occhi sono puntati sul pavimento.
-Mari! oh mio dio! cosa è succeso? prima Robert, poi tu...
-io non ho nulla... aspetta Robert è qui? come sta? quando l'avete trovato?-
alzo un pochino lo sguardo e vedo una ragazzina magra dai capelli biondo cenere. i suoi occho grigi sono sul punto di piangere di nuovo, perché si vede che ha pianto molto. sulle sue guance coperte di lentiggini non c'è un sorriso, ma un espressione preoccupata.
-lo ha trovato lui!- dice Cristian indicandomi. la ragazza ora ha un espressione più sollevata e forse anche grata.
-sono Giacomo...- mi avvicino porgendole la mano, lei la stringe e sorride.
-Marissa- dice lei con voce gentile. le si illuminano gli occhi, forse vedere gente nuova la aiuta a stare meglio.
-gli amici mi chiamano Mari.
-ok
-mari... voglio la verità... che è successo? perché sei ricoverata?
-Cri, la verita?
-si
io mi giro per uscire, ma lei mi ferma e comincia a raccontare. arriva al punto in cui, mentre piange, arrivano i soccorsi e lei non voleva andarsene senza Robert. gli diceva di cercarlo ma non facevano niente. li hanno caricati sulle ambulanze e portati qui. mi dispiace molto per lei. sembra affezionata a quel ragazzo.
-ora dicono che ho rimosso l'incidente... ma io ero sullo scoglio!!
-ecco perché il tuo cellulare era li! ti dev'essere caduto!
-il mio fratellone che si applica in un ragionamento! bravo crissy!- dice la ragazza con fare ironico e derisorio. lui si mette a ridere.
-bhe... dato che sei ricoverata ti concedo la battuta... ma nob chiamarmi Crissy!- dice a mo' di minaccia, che di minaccioso ha poco visto che le dice ridendo a crepapelle!
mi lascio sfuggire una risata, sono piuttosto in imbarazzo. a Cristian suona il telefono e, scusandosi e dicendo che è sua madre, esce dalla stanza lasciandomi solo con la ragazza che ha lo sguardo rivolto alla sua finestra da dove si vede il mare.

ciaoo! vi piace come procede la storia? lo so che è incasinata... ma avrà tutto un senso!

Nata dal mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora