pedri's pov
"pedri io vado giu al bar dell'hotel torno tra un po'" mi disse pablo mentre ero seduto in terrazzo intento a guardare il cielo.
"al bar dell'hotel? ma sono le 3 di notte che vai a fare" dissi stupito dall affermazione di pablo.
"si sono le 3 ma è comunque aperto, o almeno un bicchiere di liquore me lo daranno no?"
ma questo è fuori di testa
"vuoi bere alle 3 di notte? ho capito che domani non ci alleniamo ma tutto bene?"
"si ma ho bisogno di bere qualcosa, mi sono messo a vedere le notifiche di insta e ho visto quelle di alicia..." disse abbassando la testa
"ho capito, domani mi racconti meglio, tanto non posso impedirti di andare al bar perché lo faresti lo stesso quindi mi raccomando pablo, non esagerare ti prego" dissi
"tranquillo so quello che faccio"
se se poi vediamo quando torna
dopo di che uscì dalla camera e io continuai tranquillamente a stare in terrazzo finché non udii delle voci, una voce, che sembrava ripetere strillando il mio nome.
"PEPI, PEPI, SEI SVEGLIO?" urlava
"PEPI, PEPI!"
chi mai poteva chiamarmi alle 3 di notte sapendo che ero sul terrazzino e non in camera.
Mi misi quindi il cappuccio della felpa, non sia mai fosse stato qualche fan invasivo, e mi alzai dalla poltroncina per cercare di capire chi mi stesse chiamando ripetutamente.
Mi guardai intorno finché non capii da dove provenissero quelle voci: sul terrazzino affianco al nostro infatti c'era una ragazza, anche lei imbacuccata e seduta su un divanetto, che continuava a chiamarmi rivolta però verso la vetrata della sua camera.
Ma è scema? Pensa che io sia in camera sua?
ma poi come ha fatto a sapere che sono nella camera affianco alla sua!?Decisi così di porre fine a tutti i dubbi che la mia coscienza stava elaborando.
"Chi è?" dissi appoggiandomi alla ringhiera del balcone, così da poterla guardare meglio.
Non lo avessi mai fatto, penso di averle fatto perdere 10 anni di vita dalla sua reazione. Le ho fatto persino cadere la sigaretta dalle dita per lo spavento.
"MIO DIO" gridò portandosi una mano al petto.
"mi hai fatta prendere uno spavento, ma sei impazzito?" mi disse dopo essersi ripresa.
"Scusami non volevo spaventarti" le dissi.
forse non era stata una grande idea sbucare così dal nulla e mi dispiaceva averle fatto prendere un colpo. Però infondo non stava aspettando questo? non stava cercando di attirare la mia attenzione?
"sentivo qualcuno chiamarmi e volevo vedere chi fosse dato che sono le 3 di notte" le dissi giustificando la mia apparizione improvvisa.
"proprio perché sono le 3 di notte mi hai spaventata sbucando fuori così dal nulla" disse mentre si chinò per raccogliere la sigaretta
" guarda mi hai fatto anche buttare la sigaretta a terra" ringhiò
" ei riccioli d'oro stai calma, non è mica colpa mia se urli il mio nome nel bel mezzo della notte" le dissi
si mi sono inventato un soprannome notando i suoi riccioli biondi che uscivano dal cappuccio.
"ma ci conosciamo?" le chiesi, visto che da come mi parlava non sembrava stesse cercando di attirare la mia attenzione.
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il destino ci ha voluti insieme
Teen Fictionun incontro casuale, o forse no, ed una serie di coincidenze hanno portato gaia, una ragazza italiana di 18 anni, ad incontrare pedri, o pepi come lo chiamerà lei, il numero 8 del barcellona che condivide insieme a pablo la suite accanto a quella di...