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il mio giorno fortunato

"AAAAA PEPA! PEPA! "
"amore che c'è perché urli il mio nome"
"CORRI VIENI QUI, VIENI A VEDERE"
" arrivo"

Gaia era stesa sul letto di camera sua con il suo tablet in mano che continuava a fissare incredula per ciò che stava vedendo.

Alessandra, o pepa come la chiamava la sua migliore amica, era scesa in cucina alla ricerca di qualcosa che le due potessero sgranocchiare durante il film che avrebbero voluto vedere.
Hai detto bene, avrebbero voluto, avrebbero voluto prima che a gaia non arrivasse una email proprio sul tablet che stringeva tra le mani.... il mittente? beh l agenzia che aveva organizzato un concorso gratuito, ed il primo premio era un viaggio a Barcellona in un hotel a 4 stelle per una settimana.
Le due avevano deciso di partecipare, affinché realizzassero il sogno di gaia, ovviamente condiviso anche da alessandra, ovvero quello di visitare Barcellona.
Gaia infatti era sempre rimasta incantata dalla bellezza, dalla cultura, dalla lingua e dalle persone della Spagna e non vedeva l'ora di visitarla.

Alessandra, una volta trovate le patatine, sali le scale per arrivare in camera di gaia ed una volta aperta la porta trovo la sua migliore amica che saltellava per la camera con le lacrime agli occhi.
il motivo? beh erano riuscite a vincere il concorso ed entrambe sarebbero volate a Barcellona fra 3 giorni.

"non ci posso credere, no non può essere vero...fa vedere!" grido alessandra non appena ricevette  la notizia da gaia
"è tutto vero pepa, è tutto vero!" continuava a ripeterle gaia con le lacrime agli occhi per la felicità.

i genitori delle ragazze erano a conoscenza del loro desiderio e quando le due amiche comunicarono a tutti e 4  del concorso, non potettero frantumare tutta la felicità e l'eccitazione delle ragazze, per  questo acconsentirono al viaggio. Anche  perche entrambe le ragazze erano maggiorenni, motivo in più per fidarsi e lasciarle partire, ed avevano appena finito l anno scolastico e di conseguenza sarebbe stato anche un premio per tutto l'impegno e lo sforzo che avevano impegnato le due ragazze per 9 mesi.

i giorni seguenti furono dedicati dalle ragazze per fare le valigie, comprare le ultime cose, sia da portare sia per completare i loro outfit, e fare un programma giornaliero per tutti e 7 i giorni che avrebbero trascorso a barcellona. Avevano preparato entrambe due valigie, cariche di scarpe, vestiti, borse, top e pochette per ogni occasione.

*LA MATTINA DELLA PARTENZA*

"PEPA SE NON ALZI QUEL CULO DAL LETTO PARTO DA SOLA SAPPILO" gridava gaia alle 5:30 di mattina, la quale ormai era già bella che in piedi da una ventina di minuti intenta a sbrigarsi affinché le due non perdessero l aereo.
Avevano infatti dormito insieme, a casa di gaia, in modo da facilitare la partenza.
"eddai è presto lasciami dormire 10 minuti in più, non perderemo l aereo" ringhiava alessandra dal letto.
"no no no signora, forza alzati" urlo gaia trascinando ale giù dal letto verso il bagno.
"grazie sei un amore" le disse con aria scontrosa alessandra  mentre apriva l'acqua della doccia.
Una volta lavate entrambe presero il cambio che avevano lasciato fuori dalla valigia, una tuta un top ed una felpa, semplice ma comodo per affrontare lo strazio dell'aeroporto, e si vestirono.
Truccate a malapena, scesero in cucina e tempo  per prendere un caffè e mangiare una barretta che si erano fatte le 6 e come sempre erano in ritardo.

"TI DEVI MUOVERE, prendi quelle cazzo di valigie" urlo silenziosamente gaia, affinché i suoi non si svegliassero, contro alessandra che stava ancora bevendo il caffè seduta beatamente sul divano.

Uscirono di casa alle 6:05 precise ed ad attenderle fuori c'era il taxi che avevano chiamato la sera prima, così che i loro genitori non si sarebbero dovuti alzare così presto la mattina.
Dopo una bella mezz'ora nel traffico di Roma riuscirono ad arrivare all'aeroporto di  Fiumicino, che con la sua grandezza incantava ogni volta gaia.
Una volta arrivate, si sbrigarono a fare il check-in ed in men che non si dica si ritrovarono sull aereo direzione Barcellona!

*piccolo salto temporale*

Arrivarono a Barcellona in perfetto orario, 9 e zero zero, ed una volta scese dall'aereo non si poteva non notare la felicità di gaia in volto. Saltellava da una parte all altra portandosi dietro le valigie e mostrava continuamente il suo sorriso a 32 denti all'amica, che intanto rideva contenta per la felicità di gaia.

SPAZIO AUTRICE
ecco il primo capitolo della storia
cercherò di postare quotidianamente
spero che vi piaccia... aspettate perché il bello deve ancora arrivare❤️

il destino ci ha voluti insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora