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"gaiaaa spegni quella cazzo di sveglia sono le 8" gridò assonata alessandra, mentre la sveglia del telefono di gaia rimbombava in tutta la camera, provocando un forte e fastidioso rumore.

"amore scusa mi ero scordata di levarla" disse l'amica con voce rauca per il sonno, mentre rigirava la testa sul cuscino cercando con la mano il telefono che aveva riposto la sera prima sul comodino.

quando però andò per prenderlo e spegnere la sveglia vide involontariamente l'ora che il suo blocco schermo segnava: le 10:45

"cazzo ale sono le 10:45!" gridò alzandosi di scatto dal letto, scaraventando metà piumone sul corpo di alessandra

"e allora? è presto" rispose la ragazza che se ne stava ancora beata sotto le coperte

"ale la colazione termina alle 11 e dovevamo uscire per comprare alcune cose sta mattina! ma che non ti ricordi?" le disse mentre si sbrigava ad entrare  in bagno per lavarsi

"dopo ieri sera non ricordo proprio nulla, e in più ho un mal di testa fortissimo! ma quanto cazzo ho bevuto?" le disse portandosi le mani sulle tempie massaggiandole

"me lo sono chiesta anche io quando mi è toccato venirti a riprendere nella camera affianco!" disse sbuffando gaia, dal bagno, mentre si lavava i denti

le era passata ora la sbronza e quindi gaia era pronta a farci una bella chiacchierata dopo la figura di merda che le aveva fatto fare.

"beh se proprio lo vuoi sapere una cosa me la ricordo bene" disse con tono sicuro e fomentato

"cosa?" le chiese l amica curiosa di quale delle tante situazioni assurde successe la sera precedente si ricordasse

"quanto cazzo era figo Pablo!" disse euforica mentre si era alzata con metà busto dal materasso appoggiandosi allo schienale del letto

gaia sbuffò ricordandosi ancora l imbarazzo che aveva provato con pedri per quello stupido capriccio dell'amica.

"amo ma te l hai visto? con quel corpo muscoloso, quegli occhi color nocciola, quel sorriso e quelle fossette! cazzo è il mio uomo ideale!" disse fantasticando, entusiasta della nuova fiamma

"beh ti ricordi fin troppe cose di lui per una che ieri sera non si reggeva in piedi!" disse gaia rassegnata, ormai ale lo aveva puntato, e se lei ne punta uno fa di tutto purché cada ai suoi piedi

"amore ci si ricorda solo le cose più importanti quando si è ubriachi, e pablo era decisamente la più importante, direi che è stato la svolta della serata" disse mentre si alzò dal letto con un sorriso che contagiò anche gaia e le provocò una leggera risata prima che ritornasse seria e ricominciasse a richiamare l amica.

"muoviti e vatti a lavare che abbiamo solo 15 minuti e io vorrei fare colazione! e prima che tu possa dire qualcosa, non voglio sentire lamentele!" disse  mentre le lanciava la scatola della tachipirina per il mal di testa.
Nonostante a volte era frustante gestire la sua migliore amica, gaia lo faceva con il cuore perché le voleva un bene dell'anima e sarà sempre grata ad ale per averla sostenuta, in particolare modo, nel brutto periodo che aveva attraversato dopo la rottura con l'ex.

Si riuscirono a preparare in 5 minuti esatti, solo perché scesero con i vestiti con cui si erano addormentate, un pantaloncino da calcio ed un top, spettinate e struccate, con due solchi al posto delle occhiaie, che gaia decise di coprire con un paio di occhiali da sole.
In fondo chi le avrebbe dovute vedere se non la receptionist e i camerieri che stavano sgomberando i tavoli, orami vuoti, per prepararli per il pranzo.

Scesero al piano terra dove si trovava la sala della colazione e, prima di mettersi alla ricerca del tavolo il cui segna posto segnava il numero 402, si diressero verso il buffet,ormai praticamente vuoto, per prendere quel che rimaneva del vassoio dei cornetti e farsi un caffè dalla macchinetta delle bevande.

il destino ci ha voluti insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora