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"dai pablo muoviti che stai bene" disse pedri mente il  suo compagno di stanza non si smuoveva da davanti lo specchio del bagno, intento a sistemarsi al meglio il ciuffo che gli ricadeva sulla fronte.

"pedri e non rompere fammi sistemare i capelli" disse pablo lanciandogli una rapida occhiataccia, per poi tornare con lo sguardo fisso sul suo riflesso allo specchio

"il nostro rubacuori pablo caduto ai piedi di una ragazza" disse pedri ridendo e appoggiandosi con la spalla alla cornice della porta guardando divertito l'amico

"ma sta zitto va" disse pablo con aria quasi scocciata, guardando l'amico dal riflesso dello specchio, forse perché sapeva che effettivamente pedri non aveva tutti i torti.

Solitamente erano le ragazze a cadere ai suoi piedi ed interessarsi a lui, e lo dimostravano i 200 messaggi di instagram che gli arrivavano quotidianamente dalle ragazze, i drink che gli venivano offerti in discoteca e soprattutto dai gesti e dalle parole, delle volte piuttosto invadenti ed intimi, che gli rivolgevano le sue fan.
Per questo l'amico si era sorpreso del grande interesse che pablo rivolgeva alla ragazza conosciuta la sera precedente, e lo dimostrava l'attenzione con cui si stava preparando e perfezionando nei minimi dettagli per una semplice passeggiata.

"piuttosto mi preparerei bene fossi in te, vedo come guardi la biondina playboy" controbatté pablo guardando pedri e sorridendo.

Aveva notato come pedri guardava la ragazza e soprattutto come le faceva battutine per cercare di provocarla ed innervosirla.

Anche per lui non era mai stato così difficile trovare una ragazza, aveva migliaia e migliaia di fan interessate a lui, che gli scrivevano e dimostravano un certo interesse nei suoi confronti.
Ma lui non cercava quello, non era interessato a ragazze di quel tipo, voleva trovare quella giusta, quella che avesse saputo tenergli testa, quella che avrebbe saputo giocare al suo stesso gioco.
E la biondina intrigava molto il giovane talento del barça.

Per questo pedri, alle parole di pablo, si limitò a sorridere e mandargli un bacio volante, staccandosi dalla porta ed andando verso il letto per mettersi le scarpe.

Pedri era stato decisamente più veloce di pablo nel prepararsi, ed attendeva seduto sul letto che l'amico finisse di ritoccarsi, incitandolo ad affrettarsi poiché stavano facendo tardi.

"cristo pablo ti devi muovere ci staranno già aspettando giù nella hall" disse pedri guardando l'ora sul telefono

"ho fatto ho fatto andiamo" disse pablo uscendo dal bagno e prendendo frettolosamente il telefono e le chiavi della camera.

Non appena i due varcarono la soglia della porta e pablo inserì le chiavi nella serratura per chiudere la stanza, si aprì anche la porta accanto alla loro, la numero 401, mostrando per metà la sagoma di gaia che incitava l'amica, ancora dentro la camera, a sbrigarsi.

"pepa cristo santo andiamo a fare una passeggiata non andiamo mica a ballare" gridò gaia con lo sguardo rivolto all'interno della camera, dove alessandra era seduta sul letto intenta ad infilarsi ai piedi un paio di tacchi bianchi che si abbinavano perfettamente al suo vestitino bianco leggermente scollato.

"ho fatto ecco" disse alessandra saltellando con un piede  fuori dalla camera, cercando di allacciare il sandalo.

Le ragazze si resero conto della presenza dei due calciatori  solo dopo aver chiuso la porta quando, mentre continuavano a battibeccare su chi fosse stata la più responsabile per tenere le chiavi della camera,  si intromise nella loro conversazione il numero 8 del barça

"datele a me io si che sono responsabile" disse pedri sorridendo e puntando lo sguardo sulla biondina che  teneva le chiavi tra le dita.

Le due si girarono di scatto, totalmente ignare del fatto che i due ragazzi le stavano osservando da un bel po e si limitarono a sorridere imbarazzate.

il destino ci ha voluti insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora