CAPITOLO 2

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Erano passate due settimane dalla festa in cui ero sprofondata nel baratro dell'amore per colpa di quell presuntuoso,senza cervello di un attore che però non riuscivo a smettere di pensare,sia il giorno che la notte erano tempestati di lui,dei suoi occhi,la sua voce e perfino il suo profumo. Non pensavo che il suo ricordo potesse durare così tanto in me ma direi che mi ero sbagliata...
Quella mattina il mio migliore amico Louis sarebbe dovuto venire a dormire da me per il weekend e forse anche di più visto che tanto era estate e non c'erano impegni. Verso le undici ho sentii suonare il campanello e dire che ci eravamo dati appuntamento per le dieci... e vidi spuntare dalla porta gli occhi giocosi del mio amico che non esitò ad abbracciarmi facendomi quasi finire per terra.
"Hey briciola!"urlo lui in preda alla felicità
"Hey ragazzo che mi ha quasi ucciso"dissi ridendo,lui era forse l'unico con cui mi sentivo sempre a mio agio,tanto che quando la gente ci vede per strada pensa che siamo fidanzati.
"Eddai,non sono un assassino"rispose lui ridendo
"No,hai ragione sei solo idiota"dissi ironica
"Ok,lo hai voluto tu...LOTTA DEL SOLLETICO!!"urlo lui lanciandosi su di me nel mentre lo stavo mandando a quel paese in 10 lingue diverse. Dopo le nostre solite idiozie andammo a salutare i miei genitori per poi accomodarci in camera mia per chiaccherare amabilmente con strattoni e insulti qua e là.
"Eh dimmi,hai un ragazzo?"chiese lui nel mentre si riprendeva da una mia gomitata
"No,perché?"risposi stranita
"Così per sapere"disse lui con quella che poteva sembrare tutto meno che convinzione
"Ok,e tu?"gli chiesi con aria di sfida per irritarlo
"Io cosa?"controbattè facendo finta di nulla
"Hai una ragazza,idiota?A no vero,sei talmente stupido che appena ti conoscono ti mollano"dissi soffiando dolcemente e soprattutto con tono di superiorità
"Ma fottiti."scoppiò lui diventando paonazzo
"Ok ok scusami,se vuoi ti offro un gelato"gli dissi prima di essere trucidata
"Bene"concluse lui soddisfatto.
Quel giorno faceva veramente caldo e io mi ero vestita con dei pantaloncini corti e una canottiera,invece Louis non si era fatto problemi a non mettersi direttamente la maglia e andare in giro come se nulla fosse,ma nei dintorni non era l'unico. Ci avviammo verso una viuzza alberata giusto per avere un po' di ombra e vento visto che c'era un po' di corrente fresca,a un certo punto riuscimmo anche a farci un po' di foto che per noi sono una specie di obbligo quando ci vediamo. Dopo una mezz'ora di camminata circa arrivammo a un bar che vendeva gelati ma non si sa per quale motivo era pieno di gente che continuava a fare foto,ma anche se sia io che Louis siamo famosi in quel momento non avremmo sopportato un altro minuto di camminata sotto il sole cuocente di Los Angeles quindi senza troppi ripensamenti entrammo al fresco di quel locale.
"Hei ragazzi,è il nostro giorno fortunato,guardate chi c'è!"urlo uno degli uomini che ormai avevamo capito fossero paparazzi
Io e Louis non ci girammo nemmeno verso di loro e ci avviammo al bancone ma poi capimmo che l'attenzione non era rivolta a noi ma a una figura familiare e per me anche fin troppo...
"Hey Timoteè come va?"chiese un uomo
"Perché non vi fate i cazzi vostri?"rispose lui ringhiando come un animale ferito
"Abbiamo visto che la tua ragazza o dovrei dire ex ti ha mollato,non è vero?"urlo un altro per farsi sentire
Il ragazzo che mi aveva stregato però ora non stava più guardando i paparazzi ma me,i suoi occhi mi stavano inquadrando senza nemmeno accorgersi della presenza di Louis ,che ,pareva al quanto irritato alla vista di uno sconosciuto che stava divorando con gli occhi la sua amica. Poco dopo il mio amico prese il gelato e me lo mise in mano per poi trascinarmi fuori a forza visto che ero rimasta lì imbambolata a guardare quel ragazzo così bello e maledetto.
"Ma sei cretina?!"mi urlò faccia
"Ma che ti prende?"risposi allora io
"Ma che prende a te Artemis,sai in che casino potevi finire con quello lì? Avrebbero potuto pensare che voi due foste una coppia o peggio tu fossi un'amante. Con Shalamet è meglio se stai attenta,non puoi starci insieme che i paparazzi danno mentalmente."disse lui in preda all'ira
Feci silenzio e vidi il suo viso ammorbidirsi per poi sorridermi pentito e allora anche io ricambiai,ma appena alzai gli occhi sentii quel maledetto punto debole che si era creato nel mio cuore che continuava a gridare di dare a quel maledetto ragazzo il mio numero,quindi,per non avere problemi con Louis gli dissi che dovevo andare a prendere un tovagliolo e tornai nel bar senza che lui mi dicesse nulla di che,dopo ciò chiesi una penna alla cameriera e scrissi il mio numero per poi metterlo in tasca al ragazzo che tanto agognavo senza che lo notasse nel mentre era alzato per fare degli autografi. Poi tornai da Louis e tornammo a casa per arrivarci solo al tramonto a causa di una "scorciatoia" di Louis e goderci quel cielo stupendo.La sera stessa mi era già arrivato un messaggio da un numero sconosciuto di cui però io conoscevo fin troppo bene il proprietario.Quindi che dire,missione compiuta.

Just love you// Timoteè ShalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora