Just love you// Timoteè Shalamet

CAPITOLO 3

Quel giorno faceva piuttosto freddo e il vento soffiava forte facendo arrivare a tutti gli abitanti di Los Angeles un presagio di pioggia imminente che era da un po' stato dimenticato. Io mi ero alzata da poco ed avevo già il cuore in gola perché lo avevo sognato di nuovo e di nuovo avevo sperato di rimanere tra le sue braccia frutto della mia immaginazione anche se il pomeriggio avrei davvero dovuto incontrarlo,visto che mi aveva scritto solo una data e un luogo dopo che gli avevo dato il mio numero e quello probabilmente voleva dire appuntamento. Stetti tutta la mattina a cercare un outfit decente e che soprattutto mi piacesse poi mi truccai al meglio e cercai di sembrare meno barbona possibile.Dopo pranzo cominciai ad avviarmi a piedi e quando fui arrivata a destinazione vidi una piccola insegna luminosa su cui c'era scritto "Fairy Tales" a grandi lettere,il posto era molto carino e soprattutto abbasta nascosto da occhi indiscreti. Mi guardai intorno quando qualcuno mi prese per i fianchi da dietro e mi respirò sul collo. Non mi mossi e seppi subito che era lui,lui,quel ragazzo di cui conosco solo il nome e di cui sono stra fottutissimamente innamorata.
"Ciao piccola"sussurrò lui facendomi sussultare
Rimasi in silenzio finché lui non mi baciò il collo e allora il mio istinto mi fece scattare in un:
"Che cazzo fai?!"
"Pensavo ti piacesse"disse lui senza colpo ferire
"Comunque ora io direi di andare a sederci"concluse freddo
"Ok"risposi tesa
Ci sedemmo e lui mi porse un fiore di giglio meraviglioso accennando un sorriso e facendomi vedere una parte completamente diversa di lui.
"Ah si,com'è che ti chiami?"mi chiese lui curioso
*Davvero non lo sapeva?*
"Artemis"dissi distaccata
"Hey,come ti ho già detto...non ti mangio"disse lui sporgendosi e tenendo il suo viso a pochi centimetri dal mio e diventando ancora più attraente
"Ti va di ordinare?"dissi io
"Certo,tu cosa vuoi?"mi rispose lui
"Un cappuccino per favore "dissi più tranquilla
*Cazzo quanto era bello,e la cosa divertente è che lui lo sapeva*
Presimo le nostre bevande e poi andammo a fare un giro insieme,lui era affianco a me e guardava tutto quello che mi succedeva intorno come una specie di cane da guardia. A un certo punto si mise a piovere e noi due fummo bagnati da tutte quelle gocce leggere che cadevano facendo un ticchettio all'unisono. Dopo qualche metro lui si fermò e mi guardò negli occhi poi disse:"Lo sai perché mi sono innamorato di te?"
"Cosa?"dissi io incredula
"Hai sentito no?"disse lui con fermezza
"Si ma perché mi ami?"dissi io in preda a una nuova emozione che mi stava divorando
"Sai non tutte le cose si spiegano ma io...io mi sono innamorato di te a causa dei tuoi occhi,quando ti ho vista ho solo più visto te,solo la tua bellezza,solo il tuo carattere forte,solo te. Mi sei sembrata l'unica stella che si vede in città con le luci...un qualcosa di irraggiungibile di cui non sai nulla ma che non riesci a smettere di guardare. Ti amo perché non riesco a trattenermi con te,ti vedo e penso che sei mia,sei la mia donna e la mia luce nella notte.Guardo nei tuoi occhi e ti capisco come tu probabilmente capisci me perchè è come se fossimo collegati. Io ero lì in quella stanza per vendere Emily visto che stavamo insieme,ma poi ho visto te...un angelo con i capelli bruni e gli occhi verdi che era lì a tremare e l'unica cosa che ho pensato era che dovevi essere mia perchè senza di te non sarei stato me stesso. E non sai quanto avrei voluto baciarti e sentirti quando ti ho visto al bar...non so se per te è lo stess..."
Lo interruppi baciandolo con tutta la passione che avevo in corpo,con tutta me stessa. Lui rispose prendendomi per i fianchi quasi stritolandomi e baciandomi come se ci fossi solo io e come se nulla ci avesse potuto dividere. E rimasimo lì,fermi nel tempo mentre la pioggia ci bagnava e faceva scorrere per la strada i nostri pensieri che ormai erano rivolti solo all'altro. Lo amavo con tutta me stessa e sapere che anche per lui era così mi faceva avere la sensazione di essere in paradiso.